I tre assessori all’istruzione della Provincia autonoma di di Bolzano, Philipp Achamer (SVP) per la scuola dell’infanzia di lingua tedesca, Marco Galateo (Fratelli d’Italia) per la scuola dell’infanzia di lingua italiana e Daniel Alfreider (SVP) per la scuola dell’infanzia di lingua ladina, il 3 dicembre hanno deliberato i criteri e i dettagli per l’introduzione di un anno obbligatorio di scuola dell’infanzia a partire dall’anno scolastico 2025/2026. Rimane in atto l’obbligo della vaccinazione pediatrica.

Dal punto di vista legale, tuttavia, l’obbligo di frequentare la scuola dell’infanzia – in quanto corrisponderebbe proprio a detta del governo provinciale al diritto del bambino all’istruzione – e l’obbligo della vaccinazione pediatrica si escludono a vicenda.

Proprio per questo motivo, nel 2017 il Parlamento nella cosiddetta legge Lorenzin non ha previsto l’esclusione dei bambini non vaccinati dalla scuola primaria e secondaria.

Considerato che per i vaccini pediatrici utilizzati in Italia non è mai stata fornita la prova dell’efficacia e della sicurezza con studi clinici con veri gruppi di controllo, ed è, invece, scientificamente dimostrato che nessuno dei vaccini utilizzati previene la trasmissione virale (e batterica), e la percentuale di bambini autistici anche in Alto Adige/Sudtirolo è altissima (1 bambino su 75), concentrerò più che mai i miei sforzi per far cadere questo disumano obbligo vaccinale pediatrico.

Evidentemente né i rappresentanti della Südtiroler Volkspartei, né quelli di Fratelli d’Italia vedono la palese incostituzionalità e la violazione dei diritti umani nel rendere obbligatoria la frequenza della scuola dell’infanzia con un obbligo vaccinale pediatrico.

Anche se l’obbligo vaccinale pediatrico non rientra nella competenza legislativa della Provincia Autonoma di Bolzano, alla luce dei fatti sarebbe il chiaro dovere del governo provinciale di intervenire a Roma per l’abolizione dell’obbligo vaccinale pediatrico.

Consiglio a tutti i genitori interessati di iscrivere i loro bambini, totalmente o parzialmente non vaccinati, nella scuola pubblica dell’infanzia e di non optare per l’esenzione dall’obbligo di frequentazione e dunque per l’istruzione parentale.

È giuridicamente insostenibile obbligare un bambino a frequentare la scuola dell’infanzia (non tutti hanno la possibilità di organizzarsi per l’istruzione parentale) e poi escluderlo perché “non in regola con il piano vaccinale nazionale”.

Difenderemo il diritto dei bambini non vaccinati a frequentare la scuola dell’infanzia pubblica – con l’importante sostegno politico della prossima amministrazione degli Stati Uniti – legalmente e politicamente, ora più che mai!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA