Intervista con Avv. Holzeisen in occasione dell’evento “Deontologia medica tra passato e futuro” a Ravina (TN) del 14 luglio 2023.
Autore: wordpressadmin
Evento “Deontologia medica tra passato e futuro” a Ravina (TN) del 14 luglio 2023
Deontologia medica tra passato e futuro – Gruppo Coscienza e Medicina – Trento, 14 luglio 2023
Relazione medico-paziente, Inviolabilità del corpo, Sfida tecnologica.
Relatori: Avv. Carlo Palermo, Dott. Sandro Sanvenero, Avv. Renate Holzeisen, Prof. Marco Mamone Capria, Prof. Daniele Trabucco, Avv. Andrea Oddo, Prof. Carlo Valerio Bellieni.
Link per video del convegno “Deontologia medica tra passato e futuro” – 14 luglio 2023 Ravina (TN)
Il piano “vaccinale” pediatrico dell’Italia è pura follia
Il piano “vaccinale” pediatrico dell’Italia è pura follia … è basato sul nulla e espone i piccoli ad una distruzione del loro sistema immunitario innato
E hanno ragione i genitori sudtirolesi … il piano “vaccinale” pediatrico dell’Italia è pura follia … è basato sul nulla e espone i piccoli ad una distruzione del loro sistema immunitario innato … pure dei vaccini tradizionali non è mai stata provata né l’efficacia, né la sicurezza … perché le sperimentazioni cliniche non hanno come gruppo di controllo persone (bambini) non vaccinati, ma invece persone (bambini) vaccinati con un altro vaccino … questo non corrisponde ad una sperimentazione clinica.
Big pharma fa di tutto per evitare vere sperimentazioni cliniche perché i risultati sarebbero un disastro: le vere sperimentazioni cliniche private (paragone vaccinati con non vaccinati anche riguardo agli effetti a lungo termine), condotte soprattutto negli Stati Uniti, dimostrano che i bambini non vaccinati sono in media molto più sani! È questa la nuda e cruda realtà che viene nascosta alla popolazione.
Chi vuole sapere di più, legga questo libro basato tutto su evidenza scientifica peer reviewed. La traduzione in lingua italiana uscirà prossimamente.
MANOVA: Carlos Gebauer, Renate Holzeisen, Gudula Walterskirchen e Walter van Rossum discutono sull’argomento “Il governo mondiale che verrà”
Nell’intervista esclusiva di Manova, Walter van Rossum discute con l’avvocato Carlos Gebauer, la politica Renate Holzeisen e la storica Gudula Walterskirchen delle intenzioni dell’OMS e dell’ONU di rafforzare la sorveglianza mondiale.
L’avvocato Holzeisen si esprime sul trattato dell’OMS sulle pandemie: inizio di una dittatura della salute
Traduzione in italiano dell’intervista con l’Avv.DDr. Renate Holzeisen pubblicata su Russia Today (RT DE):
https://de.rt.com/international/176177-anwaeltin-holzeisen-zum-who-pandemievertrag/
L’avvocato Holzeisen si pronuncia sull’accordo internazionale OMS sulla pandemia: inizio di una dittatura sanitaria
La popolazione deve essere informata sull’accordo internazionale dell’OMS sulle pandemie e sulle modifiche ancora più pericolose del Regolamento Sanitario Internazionale (RSI), finché questo è ancora possibile nei media, avverte l’avvocato Renate Holzeisen. Secondo l’avvocato, l’imminente dittatura sanitaria può essere evitata solo attraverso la pressione proveniente dai cittadini.
Avvocato DDr. Renate Holzeisen
© Renate Holzeisen
Di Felicitas Rabe 29.07.2023
Fin dall’inizio della cosiddetta pandemia Corona[1], la dottoressa Renate Holzeisen, avvocato d`impresa italiano, si è impegnata a preservare i diritti individuali di autodeterminazione e la sovranità degli Stati. La sua più grande preoccupazione è quella di rendere edotta la popolazione ed i politici sulla dittatura sanitaria antidemocratica in programma. La sudtirolese ritiene che questo sia anche il compito principale di avvocati “illuminati” e collegati in rete a livello internazionale.
Renate Holzeisen fa parte del direttivo della sezione europea dell’organizzazione statunitense “Children’s Health Defense“, fondata dall’attuale candidato alla presidenza e avvocato Robert Francis Kennedy junior del Partito Democratico statunitense. Collabora inoltre con la neonata associazione internazionale di avvocati “International League of Attorneys for Freedom” per fermare la dittatura dell’OMS. Collegato con lei professionalmente in tale ambito, vi è in particolare l’avvocato svizzero Philipp Kruse.
Holzeisen fa appello ai giornalisti affinché, anche solo nel loro interesse professionale, partecipino all’informazione dell’opinione pubblica sulle conseguenze del previsto accordo dell’OMS sulle pandemie e sulle modifiche al Regolamento sanitario internazionale (RSI-IHR International Health Regulations). Altrimenti, a causa della censura controllata dall’OMS di qualsiasi opinione dissenziente – ad esempio su questioni di politica sanitaria e climatica – presto non ci sarà più un giornalismo indipendente.
In un’intervista rilasciata all’autrice il 20 luglio, la dott.ssa Renate Holzeisen ha fornito una panoramica dei dettagli finora poco noti del previsto trasferimento di poteri dagli Stati membri all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Allo stesso tempo, ha sottolineato il pericolo imminente a ciò correlato, di un’abolizione delle democrazie.
Differenze significative tra il pianificato nuovo accordo dell’OMS sulle pandemie e gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale già esistente
L’avvocato ha iniziato spiegando quello che considera il pericolo maggiore del pianificato nuovo accordo dell’OMS sulla pandemia e le modifiche al già esistente Regolamento sanitario internazionale. È importante sapere che il trattato dell’OMS sulla pandemia deve essere ratificato attivamente da ciascuno dei 196 Paesi membri prima di poter entrare in vigore nei rispettivi territori.
Tuttavia, ciò non si applica alle modifiche previste al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI-IHR). Il RSI modificato entrerebbe automaticamente in vigore per ogni Paese membro come “soft law” dopo essere stato adottato a maggioranza semplice dall’Assemblea Mondiale della Sanità dell’OMS nel maggio 2024. A meno che un Paese membro non respinga esplicitamente le modifiche previste in un arco temporale di dieci mesi a decorrere dalla prossima assemblea dell’OMS del maggio 2024.
Ed è proprio questa differenza che non viene compresa nemmeno dai pochi politici ancora critici, ha espresso preoccupazione l’avvocato: “I politici non sanno che la modifica del RSI entrerà automaticamente in vigore se si rimane passivi. I previsti emendamenti alla RSI rappresentano, soprattutto per il modo di entrata in vigore automatica, un pericolo per la democrazia molto più grande del nuovo accordo dell’OMS sulle pandemie che deve essere stipulato ad hoc.
Per l’adozione dell’accordo proposto dall’OMS è necessaria una maggioranza di due terzi in seno all’Assemblea Mondiale della Sanità e, inoltre, una successiva ratifica esplicita da parte dei singoli Paesi membri”.
Secondo Renate Holzeisen, tuttavia, probabilmente l’intenzione era quella di implementare le modifiche al RSI, che entrano automaticamente in vigore, “sotto il radar” dell’opinione pubblica, rendendo invece pubblico il nuovo accordo dell’OMS sulle pandemie.
“Il RSI di per sé porta all’introduzione di una dittatura sanitaria”, ha detto Holzeisen.
Secondo il piano, spetterebbe al Direttore generale dell’OMS e a una commissione di esperti dell’OMS, piccola e “assolutamente oscura nelle modalità di nomina”, decidere se e quando esista un’emergenza sanitaria internazionale o addirittura regionale. Nel decidere l’effettiva esistenza di uno stato di pandemia, i singoli Paesi membri non avrebbero più voce in capitolo – e altrettanto poco avrebbero voce in capitolo sulle contromisure. A questo proposito, l’avvocato ha dichiarato che:
“Nel nuovo articolo 12 dell’IHR, l’estensione del meccanismo di emergenza internazionale (PHEIC – Public Health Emergency of International Concern) è prevista anche per le sole presunte emergenze regionali che possono essere stabilite dal Direttore Generale dell’OMS di propria autorità, senza che le autorità e il governo di quel Paese possano ancora prendere una decisione in merito a propria discrezione. Questo è l’impianto definitivo del meccanismo di autopotenziamento dell’OMS. Non ci sarà più un’autorità di controllo indipendente. In futuro, l’OMS sarà in grado di dichiarare lo stato di pandemia ancora più facilmente e di costringere gli Stati membri a un regime di emergenza per un periodo ancora più lungo di prima (se non addirittura permanente)”.
Analisi: Come l’OMS ha creato la pandemia di Corona e ha aperto la strada alla sperimentazione genetica di massa
Per tre anni e tre mesi, durante la pandemia di SARS-CoV-2, avevamo già potuto sperimentare cosa significasse essere nelle mani dei cosiddetti “esperti”, Holzeisen ha ricordato il periodo dello stato di emergenza e le relative restrizioni e misure sui diritti fondamentali. Secondo il protocollo di Corman, Drosten e altri , l’esistenza di una pandemia di Corona era stata determinata mediante test PCR, sebbene il test PCR non potesse in linea di principio diagnosticare se una persona fosse infettiva.
Oltre a questo errore fondamentale, il protocollo Corman-Drosten del gennaio 2020 contiene altri incredibili errori scientifici. Un gruppo di scienziati riconosciuti a livello internazionale aveva quindi chiesto in un documento di ritrattazione che il lavoro di Corman-Drosten – un protocollo per il test PCR della SARS-CoV-2 – fosse ritirato. Ma già allora era chiaro che l’OMS non era interessata a evidenza scientifica.
Dopo tutto, i cosiddetti “casi positivi” sono aumentati in tutto il mondo solo dopo la pubblicazione del protocollo del test PCR di Corman-Drosten (nel Bollettino dell’OMS a metà gennaio 2020), ricorda Holzeisen. Di conseguenza, l’OMS ha dichiarato il 30 gennaio 2020 una PHEIC, o emergenza di salute pubblica di dimensione internazionale. Quando un gruppo internazionale sempre più numeroso di scienziati ha chiesto di ritirare la pubblicazione del protocollo Corman-Drosten a causa degli errori fondamentali – come l’elevato numero di cicli di amplificazione, che in moltissimi casi hanno portato a risultati “positivi” – l’OMS ancora non ha reagito. Fino alla fine del 2020, cioè fino all’introduzione dei cosiddetti “vaccini” COVID-19, ha permesso che si continuasse per un anno a determinare almeno un 97% di falsi positivi.
E solo dopo che le “campagne di vaccinazione” con queste iniezioni sperimentali basate sull’ingegneria genetica erano state iniziate in molte parti del mondo, l’OMS aveva emesso una raccomandazione agli utenti del test PCR nel dicembre 2020, avvertendo che occorreva prestare attenzione anche alla presenza di sintomi della malattia e ai parametri importanti per l’applicazione di questi test.
L’avvocato italiano ciò lo ha definito un’azione di mero alibi da parte dei responsabili dell’OMS. Nel dicembre 2020, il risultato voluto, cioè “dimostrare in modo impressionante una presunta emergenza sanitaria internazionale attraverso il numero di casi creati artificialmente”, era già stato raggiunto. Allo stesso tempo, si era impedito l’uso di farmaci già esistenti per il trattamento dei presunti sintomi del COVID-19 (ivermectina, idrossiclorochina, antinfiammatori, ecc.). In questo modo, è stato creato il prerequisito legale di base per la cosiddetta autorizzazione condizionata (nell’UE) e la cosiddetta autorizzazione d’emergenza (negli USA, ecc.) dei “vaccini” COVID-19. L’obiettivo è stato quello di utilizzare farmaci sperimentali NON testati per la cura dei sintomi del COVID-19.
L’obiettivo era quello di utilizzare in un esperimento di massa sull’umanità sostanze genetiche sperimentali non testate, che non erano state precedentemente sottoposte a studi preclinici e clinici per verificarne l’efficacia e la sicurezza. Questo operato costituisce il più grande crimine, ha spiegato l’avvocato:
“È il più grande crimine contro l’umanità che probabilmente sia mai stato commesso, perché riguarda miliardi di persone in tutto il mondo, 451 milioni di cittadini solo nell’UE”.
Le sostanze incorporate nei “vaccini” non erano mai state testate sulla loro genotossicità, cancerogenicità e mutagenicità – in altre parole, la possibile alterazione del DNA, il genoma umano. Ma è noto fin dagli anni ’70 che anche l’RNA può essere retrotrascritto nel DNA. Con le vaccinazioni, l’OMS – e per i cittadini dell’UE anche l’UE – ha creato un immenso rischio per la salute e la vita”. Holzeisen ha chiarito:
“Ed è quindi anche un enorme inaudito rischio se il Direttore Generale dell’OMS, con un gruppo di cosiddetti esperti, che non devono rispondere a nessuno circa il loro operato, sarà autorizzato, ai sensi dell’articolo 12 del RSI, ad imporre arbitrariamente emergenze sanitarie internazionali e regionali a livello mondiale o anche individualmente ai Paesi membri”.
L’introduzione della modifica del Regolamento sanitario internazionale significa la fine di un sistema giuridico democratico
Se, dopo l’introduzione del RSI, l’OMS dovesse dichiarare un’emergenza sanitaria a livello mondiale o anche in un solo Paese, tutti i Paesi membri – ad esempio anche la Repubblica Italiana, sempre che non si opponga alla modifica del RSI nell`arco temporale di 10 mesi, con decorrenza da maggio 2024 – dovrebbero attuare immediatamente le “raccomandazioni vincolanti” dell’OMS a questo proposito. In ogni Paese dell’UE l’istituzione di autorità di controllo è già in atto.
Queste dovranno monitorare l’attuazione delle misure prescritte dall’OMS e verificare se gli obiettivi fissati sono stati raggiunti. Ad esempio, dovranno verificare se il 70% della popolazione è stato “spikerato”. (Questo è stato un obiettivo imposto durante la pandemia di Corona).
Secondo l’articolo 44 delle modifiche previste al RSI, gli Stati membri sarebbero anche obbligati a sostenersi reciprocamente nella lotta contro le informazioni “false o inaffidabili” sulle epidemie. Inoltre, dovrebbero trasporre nel diritto nazionale la lotta obbligatoria contro le (anche presunte) false informazioni. L’avvocato ha chiarito che:
“Questo significa che in futuro ci sarà solo la “verità ufficiale dell’OMS”. Le voci critiche saranno messe a tacere o addirittura perseguitate con una censura “contrattualizzata” su larga scala”.
Negli ultimi tre anni e mezzo, la magistratura e i parlamenti si sono già fatti ingannare dal dogma dell’OMS, non basato su prove e certamente non democratico. Holzeisen ha dichiarato:
“In questo sviluppo, i parlamenti hanno già dimostrato di non avere contezza dei diritti fondamentali e di non sapere cosa c’è scritto nelle loro costituzioni”.
In futuro, la magistratura e il parlamento saranno ancora meno in grado di contraddire questo dogma dell’OMS. Ciò significherebbe una massiccia espansione delle competenze e, di fatto, una revisione generale della nostra costituzione e delle nostre forme di governo. Da un punto di vista giuridico formale, ciò non sarebbe affatto ammissibile. Ma negli ultimi tre anni si è visto come i principi costituzionali fondamentali possano essere improvvisamente ignorati in nome di una cosiddetta emergenza sanitaria internazionale.
Inoltre, secondo l’avvocato, non bisogna mai dimenticare che non solo i Paesi membri sono partner dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. I principali partner dell’OMS sono gruppi di interesse, come la Fondazione Bill e Melinda Gates o l’ONG Gavi. In quanto “organizzazioni dietro le quinte”, essi determinerebbero le politiche dell’OMS e sarebbero quindi gli effettivi detentori del potere.
Ciò che l’OMS vuole decidere a maggio 2024 è già in corso di attuazione nell’UE.
Ciò che né i cittadini né i parlamentari avrebbero saputo, Holzeisen lo ha poi spiegato: nell’UE, il Regolamento sanitario internazionale modificato viene già attuato con dei regolamenti. A questo proposito, ad esempio, il 23 novembre 2022 il Parlamento e il Consiglio dell’UE hanno deciso, con il Regolamento UE n. 2022/2371 , che l’UE avrebbe collaborato con l’OMS e i suoi Stati membri. L’intensificazione della cooperazione serve ad attuare il concetto di “ONE HEALTH”, che comprende la prevenzione delle malattie trasmissibili attraverso la vaccinazione e la prevenzione dei rischi sanitari legati al clima.
Visto il presunto successo dei cosiddetti certificati COVID-19, l’UE, in collaborazione con l’OMS, vuole introdurre un certificato di vaccinazione digitale a livello mondiale, che fungerebbe anche da passaporto. Secondo l’avvocato, bisogna sapere che: Quando questi certificati COVID-19 sono stati introdotti nel Regolamento UE 2021/953 del 14 giugno 2021, era stato esplicitamente dichiarato che non vi erano ancora prove se e in che misura le cosiddette “vaccinazioni” COVID-19 potessero prevenire l’infezione e l’infettività nelle persone trattate con esse.
Inoltre, nel rapporto di valutazione del vaccino Pfizer BioNTech ufficialmente redatto dall’EMA, era già stato pubblicato nel febbraio 2021 – a pagina 97 al punto 2.5.4 “Conclusioni sull’efficacia clinica” – che i cosiddetti vaccini COVID-19 non erano stati né testati né approvati a questo scopo. Ciononostante, nella Raccomandazione UE 2023/1339 del 27 giugno 2023, la Commissione UE raccomanda agli Stati membri di continuare a rilasciare questo “certificato COVID-19, che è un’assurdità assoluta”. In collaborazione con l’OMS, esso dovrebbe essere utilizzato in tutto il mondo in modo autoritario e discriminatorio nel quadro della “certificazione sanitaria” internazionale globale.
Partecipazione sociale ed economica solo con “certificati di salute” digitali.
Se i cittadini non fermeranno immediatamente questo sviluppo fatale – e soprattutto a livello europeo – in futuro potranno circolare “liberamente” solo con certificati di vaccinazione digitali, ha spiegato l’avvocato. La partecipazione sociale ed economica, ovvero la partecipazione alla vita sociale, sarebbe quindi legalmente possibile solo per coloro che possono dimostrare con “certificati sanitari digitali” di essere presumibilmente non “infettivi”.
Ciò che a livello di OMS non verrebbe implementato prima del 2024, nell’UE era già stato attuato nel settembre 2021 con l’istituzione di una nuova direzione generale della Commissione europea denominata HERA (Health Emergency Preparedness and Response Authority). In questo modo, la monopolizzazione della politica sanitaria è già stata istituzionalizzata nell’UE, sebbene i trattati dell’UE non lo consentano. Secondo l’articolo 168 del Trattato sul funzionamento dell’UE (TFUE), l’effettiva attività di HERA e quindi della Commissione europea non è legalmente coperta, ha spiegato l’avvocato.
La Commissione UE con operazioni occulti avrebbe per il futuro già acquistato miliardi di dosi di “vaccini” genetici sperimentali. Gli acquisti per il futuro sono stati effettuati “per conto dei suoi Stati membri” da una Presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, “impantanata in un enorme conflitto di interesse”. Nel frattempo, la Commissione europea sta preparando, tramite l’HERA, il rispetto obbligatorio delle sue raccomandazioni e di quelle dell’OMS in futuro. Le istituzioni europee stanno già prendendo provvedimenti contro la presunta diffusione di “false informazioni”. Come esempio, Holzeisen ha citato le minacce dei burocrati dell’UE contro Twitter. Questa procedura completamente antidemocratica è illegale, ha spiegato l’avvocato:
“Come cittadini dell’UE abbiamo quindi a che fare con una linea d’azione delle istituzioni europee che è particolarmente al di fuori di qualsiasi fondamentale ordinamento giuridico, anche dal punto di vista del diritto penale”.
L’ordinamento giuridico dell’UE si basa sui trattati dell’UE e non sulle decisioni della Commissione UE o sui singoli regolamenti di un Parlamento UE e di un Consiglio UE completamente deviati.
I compiti dei giuristi internazionali e dei giornalisti responsabili per l’illuminazione pubblica
In questa situazione, i giuristi “illuminati” dovrebbero fornire un’informazione completa. Dovrebbero fornire al maggior numero possibile di politici i documenti ufficiali sul previsto accordo dell’OMS sulle pandemie e i documenti sulle previste modifiche al RSI e spiegare loro il loro significato di vasta portata.
Gli avvocati che lavorano nell’UE devono rendere consapevoli i responsabili delle decisioni anche della portata dell’attuazione già in corso nell’UE. Devono anche far capire ai politici che questi regolamenti dell’OMS e dell’UE stanno di fatto abolendo le costituzioni nazionali. In Italia, prima di essere stata iscritta all’albo degli avvocati, ha dovuto prestare giuramento sulla Costituzione della Repubblica Italiana. Nel frattempo, si chiede se la maggior parte degli avvocati si ricorda ancora del giuramento prestato. Inoltre, i giornalisti responsabili sono necessari anche come moltiplicatori:
“Tutti i giornalisti che vogliono ancora chiamarsi tali devono riferire al più presto sull’abolizione programmata, contrattualizzata e quindi definitiva delle democrazie! Altrimenti, non avranno alcun futuro” ha avvertito l’avvocato.
A questo punto, ha fatto nuovamente riferimento al previsto obbligo di censura a livello mondiale. Altrimenti, alla fine, non avremo nemmeno bisogno di questi “scribacchini”. Questi verrebbero sostituiti da programmi di scrittura artificiale.
Perché questo processo può essere fermato solo dalla popolazione
Durante la pandemia della corona, si è potuto osservare anche un fallimento totale di vasta portata dei tribunali. Secondo la valutazione dell’avvocato sudtirolese, questo processo può essere fermato non tanto dagli avvocati quanto dalla pressione della popolazione. Il compito degli avvocati, ha detto, è quello di fornire una completa informazione, anche attraverso dei processi pilota. Holzeisen ha spiegato agli avvocati la sua preoccupazione per il fatto che la popolazione deve innanzitutto capire cosa si sta progettando. Questo è il compito più urgente:
“Il nostro primo compito deve quindi essere quello di informare le persone, finché ciò è ancora possibile, attraverso i media”.
Perché, ha spiegato, l’attuazione delle misure di censura previste dal RSI è già stata implementata nell’UE con il Regolamento n. 2022/2372 del 23 novembre 2022. L’avvocato ha lanciato un appello alla fine dell’intervista: “La gente deve opporsi a tutto questo:
“La situazione cambierà solo quando i politici-burattini sentiranno il fiato della popolazione sul proprio collo.”
[1] Covid-19
[2] In realtà non è un emendamento ma una nuova stipulazione di contratto
VITA Renate Holzeisen: “Sono stati violati i diritti umani”
La candidata di punta della lista “VITA”, Renate Holzeisen, chiede una riforma completa della politica provinciale in materia di Corona Virus.
Cliccare qui per visualizzare il video (Video RAI-NEWS)
Elezioni provinciali in Sudtirolo
https://www.renate-holzeisen.eu/VITA
Ufficio stampa stampa@votalavita.it
L’Azienda Sanitaria mette ad alto rischio salute e vita dei ns. bambini con la diffusione di gravissime falsità – è assolutamente necessario un intervento immediato!
Renate Holzeisen, VITA Sudtirolo
L’Azienda Sanitaria mette ad alto rischio salute e vita dei ns. bambini con la diffusione di gravissime falsità – è assolutamente necessario un intervento immediato!
“Con la massima incomprensione abbiamo constatato che l’Azienda Sanitaria continua a diffondere gravissime falsità che mettono pericolosamente a grave rischio la salute e vita dei nostri bambini.
Nella mia qualità di avvocato, membro del Direttivo di Children’s Health Defense Europe e coordinatrice di VITA Sudtirolo ho inviato sabato scorso alla Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria e alla Presidenza dell’Ordine dei Medici del Sudtirolo, via PEC, un’intimazione affinché cessino con effetto immediato la gravissima disinformazione e violazione in generale (anche penalmente rilevante) di obblighi a loro imposti dal Legislatore. Vedi in allegato.
Intraprenderemo senza sosta ulteriori azioni legali e non accetteremo, che la Giustizia locale rimanga totalmente passiva come, purtroppo, ad oggi ha fatto in altrettanto grave violazione di obblighi ad essa impartiti dalla Costituzione della Repubblica Italiana.
Intervento all‘International COVID Summit nel Parlamento Europeo
Il mio intervento all‘International COVID Summit nel Parlamento Europeo in merito all‘illegale autorizzazione dei cosiddetti „vaccini“-Covid-19
Tutti i documenti pertinenti riguardanti il mio discorso al Parlamento Europeo lo trovate sul sito di Children’s Health Defense Europe.
Hey Teachers! Leave the kids alone!
a mezzo pec
nei confronti di:
Ill.mo Sig. Mario DRAGHI – Presidente del Consiglio
Ill.mo Sig. Ministro Prof. Patrizio BIANCHI – Ministero dell’Istruzione
Ill.mo Sig. Ministro On. Roberto SPERANZA – Ministero della Salute
Direzioni Generali del Ministero dell’Istruzione
Ill.ma Sig.ra Ministro Maria Cristina MESSA – Ministero dell’Università e ricerca
a mezzo email
nei confronti di:
Fratelli d’Italia
Partito Democratico
Movimento 5 Stelle
Lega
Forza Italia
Azione
Più Europa
Sinistra Unita
Italia Viva
L’inizio dell’anno scolastico è stato segnato non dalla fine delle restrizioni previste dall’art. 3 del decreto-legge 52/2021 ma da una loro ripresa in altra e subdola forma mediante il ricorso a circolari, vademecum ed altri simili atti privi di ogni e qualsiasi valore legislativo e forza cogente.
La Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo fa presente, invitando le istituzioni in indirizzo a prenderne doverosamente atto:
-
che le restrizioni in ambito scolastico sono cessate con la fine dell’anno scolastico 2021/2022 ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 del decreto-legge 52/2021;
-
che l’unica disciplina rimasta in vigore è quella dell’auto-sorveglianza contenuta nell’art. 10 bis del medesimo decreto-legge 52/2021 che richiede, ai fini dell’imposizione dell’isolamento, l’accertamento della malattia Covid-19 e un provvedimento dell’autorità sanitaria, cioè del sindaco;
-
che l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 previsto in capo ai contatti stretti dei soggetti accertati positivi alla malattia Covid-19 – in disparte la sua incostituzionalità per la palese violazione del principio del rispetto della persona umana – non può riguardare gli alunni che abbiano semplicemente manifestato dei lievi sintomi (tosse, cefalea) in mancanza di qualsiasi altra indicazione di messa a rischio degli altri allievi, né tanto meno gli alunni sani che hanno solo la sfortuna di essere in classe con il soggetto con qualche sintomo o positivo, salva ovviamente la facoltà lasciata al singolo di indossare le mascherine laddove lo volesse;
-
che le mascherine FFP2 non sono presidi sanitari e non hanno natura di dispositivi di protezione individuale, tanto meno sono state testate ed approvate per i bambini ed i minorenni in generale https://www.altroconsumo.it/salute/dal-medico/speciali/ffp2-bambini e https://misterprotezione.it/ffp2-per-bambini/ ;
-
che inoltre l’uso prolungato delle mascherine è documentalmente connesso a gravi rischi per la salute, ben più gravi di quelli, blandi ed irrilevanti per i più giovani, del contagio con sindromi influenzali, comunque denominate;
-
che costringere un bambino o un adolescente all’uso prolungato di una mascherina FFP2 integra le fattispecie penali dell’abuso dei mezzi di correzione, dei maltrattamenti e, nei casi più gravi, di tortura soprattutto in considerazione del fatto che non vi è alcun dato scientifico che provi la loro utilità ed efficacia al fine di limitare o impedire il contagio col virus SARS-CoV-2;
-
che siffatte misure appaiono illogiche, immotivate e contraddittorie in considerazione che in altri contesti potenzialmente più a rischio delle scuole come trasporti, manifestazioni sportive ed artistiche al chiuso non vige più alcun obbligo di indossare mascherine;
-
che, infine, le istituzioni scolastiche sono sprovviste di alcun potere atto ad imporre l’utilizzo delle mascherine e a disporre l’allontanamento del personale e degli alunni che si rifiutino di indossarle;
Tutto ciò premesso, la Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo
INVITA E DIFFIDA
le istituzioni universitarie e scolastiche di ogni ordine e grado, il Governo in carica ed i partiti che saranno presenti in Parlamento a seguito dalle recenti elezioni, tutti come in indirizzo, a voler immediatamente revocare ogni restrizione imposta agli alunni all’interno delle scuole ed università in quanto illegittima, illegale e tale da determinare danni gravissimi ed irreparabili alla popolazione scolastica.
Con riserva di denunciare i responsabili alla competente magistratura penale.
Distinti Saluti.
Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo
Il Presidente
avv. Renate Holzeisen
Il Vice Presidente
avv. Alessandro Fusillo
“Vaccini”-Covid-19 a mRNA: dove è la documentazione sulle sperimentazioni in punto genotossicità, cancerogenicità e mutagenicità?
La lotta legale a tutela della salute e vita dell’intera popolazione e delle generazioni future:
Il 7 settembre 2022 è stato presentato dall’Avv.DDr. Renate Holzeisen ricorso con istanza cautelare al TAR del Lazio (R.Holzeisen ricorso con istanza cautelare) avverso il silenzio diniego da parte delle responsabili autorità italiane (Ministero della Salute, AIFA e Istituto Superiore della Sanità) della richiesta ostensione (CHD Avv. R. Holzeisen Istanza di ostensione 22.07.22) della documentazione relativa alle sperimentazioni in punto genotossicità, cancerogenicità e mutagenicità dei cosiddetti “vaccini-Covid-19” a mRNA (vedi qui CHD Avv. R. Holzeisen Istanza di ostensione 22.07.22 presentata dall’Avv.DDr. Renate Holzeisen in proprio e quale membro del Direttivo di Children’s Health Defense Europe).
La legge farmacologica europea (vedi per i dettagli sia l’istanza di ostensione, sia il ricorso al TAR) prevede che vengano categoricamente fatte prima dell’immissione sul mercato queste sperimentazioni. Invece, nel caso dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 queste fondamentali sperimentazioni non sono state fatte. E, dunque, l’intera popolazione dal 27.12.2020 è esposta ad un enorme rischio per la propria salute e vita.
Trovate qui (Scientific Report) la relazione scientifica che ricapitola le conoscenze scientifiche (tutte citate) dei rischi collegati a prodotti di questo genere e che è stata allegata al ricorso.
L’informazione sugli ulteriori sviluppi di questa importante ed urgente azione legale la troverete anche qui sul sito.