Per la Giunta della Provincia Autonoma dell’Alto Adige, i cittadini non “vaccinati” contro il Covid-19 sono colpevoli della loro sospensione dal lavoro e dal reddito.
Non è in vista una revisione critica delle misure Covid, contrariamente a quanto la Giunta si è impegnata nel suo programma governativo evidentemente violato
I cittadini altoatesini a cui l’Istituto provinciale per l’edilizia sociale (IPES) ha assegnato un appartamento a canone sociale e che hanno sempre pagato l’affitto puntualmente, nel 2021/2022 hanno subito una riduzione fondamentale della loro forza economica con la sospensione dal lavoro per diversi mesi a causa della non effettuata cosiddetta “vaccinazione” contro il Covid-19.
I cittadini altoatesini, che in termini finanziari già “hanno vissuto alla giornata” e quindi avevano diritto ad un appartamento a canone sociale, hanno chiesto all’IPES la riduzione del canone, riduzione a cui avevano diritto secondo la normativa provinciale.
L’IPES ha negato la richiesta riduzione del canone, sostenendo che questi altoatesini sarebbero responsabili/colpevoli (“nicht unverschuldet”) della loro sospensione dal lavoro e della conseguente perdita dello stipendio che si è protratta per mesi. Nel frattempo, a cittadini altoatesini che si trovano in questa situazione, è stato addirittura notificato dall’IPES lo sfratto, perché non hanno pagato l’intero canone del periodo in cui non le era stato consentito di andare a lavorare!
L’articolo 29 (riduzione del canone sostenibile) del D.Pres.P. Bolzano n. 28 del 23 agosto 2023 stabilisce che il canone sostenibile può essere ridotto in casi straordinari caratterizzati da una riduzione permanente, non intenzionale, imprevedibile e significativa del fattore della situazione economica della famiglia.
Ho quindi chiesto all’attuale Governo provinciale e all’Assessora provinciale competente se anche loro sono del parere che la circostanza della riduzione del fattore della situazione economica,, dovuta alla sospensione dal lavoro a causa del legittimo rifiuto di farsi iniettare una sostanza sperimentale basata sull’ingegneria genetica, sia da classificare come una riduzione del fattore della situazione economica intenzionale, e, dunque, imputabile al cittadino non “vaccinato”.
Nella risposta allegata, Ulli Mair, Assessore provinciale all’Edilizia abitativa, conferma che la sospensione di coloro che non si sono fatti ‘vaccinare,’ contro il Covid-19 non sarebbe classificabile come disoccupazione involontaria!
https://drive.google.com/file/d/154wTEevebVxkIpPbYJ2N-gySMcGiEcip/view?usp=drivesdk
La chiara risposta dell’Assessora del Partito dei FREIHEITLICHEN (sarebbero i “Liberali”), dimostra che il governo provinciale altoatesino, e la stessa Assessora, non hanno assolutamente alcuna intenzione – contrariamente al loro annuncio programmatico – di sottoporre ad una revisione critica le cosiddette misure Covid.
La risposta di Ulli Mair, Assessora provinciale all’edilizia sociale, è una vergogna per il governo provinciale dell’Alto Adige, che – sebbene ormai dovrebbe avere maggior consapevolezza della tematica – continua ad agire anche ex post in modo autoritario e assolutamente privo di ragionevolezza e proporzionalità a scapito dei deboli della società.
Evidentemente, il governo provinciale altoatesino non ha minimamente preso atto del contenuto dei documenti istituzionali e dei verbali del Robert Koch Institut (paragonabile all’Istituto Superiore della Sanità), a cui proprio il governo provinciale altoatesino aveva fatto assiduo riferimento durante la cosiddetta pandemia.
Nel frattempo, i tribunali in Germania stanno nuovamente sollevando la questione della legittimità costituzionale dell’ obbligo “vaccinale”-Covid-19 davanti alla Corte Costituzionale (Bundesverfassungsgerichtshof), a causa del contenuto inequivocabile dei verbali del Robert Koch Institut in merito alle riunioni con i rappresentanti del governo tedesco.
In generale, in Germania la politica (oltra alla magistratura) sta sollevando questioni profonde,
https://www.cicero.de/innenpolitik/corona-justiz-pandemie-der-unmenschlichkeit-rki-files
questioni di fondamentale importanza che il Governo provinciale altoatesino, in chiara violazione del suo programma governativo, non sta ovviamente affrontando.
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA