Renate Holzeisen

Renate Holzeisen

Renate Holzeisen, avvocatessa ed economista (laureata in economia politica), è ormai da anni nota al pubblico non solo italiano per combattere insieme ad altri avvocati, medici e scienziati a livello nazionale e internazionale in difesa dei diritti umani, lesi sin dall’inizio 2020 dal  totalitarismo instaurato in Italia ed in alcuni Paesi Europei.

Nata nel 1966, cresciuta a Bolzano, laureata in giurisprudenza e economia politica a Innsbruck, lavorava già durante gli studi come insegnante in diverse scuole superiori in Alto Adige e poi anche come docente presso l’Università di Innsbruck. Dopo un praticantato a Milano è ritornata a Bolzano, dove ha operato da subito come dottore commercialista e poi anche come avvocato, con particolare specializzazione nel diritto tributario, in qualità di consulente d’imprese.

Oggi Renate Holzeisen è attiva esclusivamente come avvocato nel suo studio legale Holzeisen Legal, che opera a livello europeo e internazionale. Da tanti anni Renate Holzeisen è conosciuta in Alto Adige anche per il suo impegno nella lotta per trasparenza e legalità dell’attività amministrativa/governativa. Ha evidenziato pubblicamente delle situazioni in generale inaccettabili per il cittadino/contribuente sempre quando, a causa di omertà, nessun altro lo faceva. Ha iniziato battaglie giuridiche per ottenere l’ostensione di importanti contratti firmati dal governo provinciale e ha evidenziato in modo circostanziato il grave problema della mancanza dell’indipendenza della magistratura.

Renate Holzeisen

Renate Holzeisen ha sottolineato pubblicamente già nel 2020 la mancanza di prove scientifiche, di logica e di ragionevolezza delle misure di Covid 19, nonché la radicale violazione dei diritti e delle libertà fondamentali e, quindi, dei diritti umani.

Insieme a medici altoatesini e trentini, Renate Holzeisen ha pubblicato già nel 2020 un video  nel quale si evidenziava sia la mancanza di benefici, sia la sussistenza di rischi per la salute derivanti dall’uso delle mascherine e, dunque, la grave violazione dei diritti fondamentali.

Grazie al fatto di essere dal 2020 in una rete internazionale di scienziati, medici e legali con un accesso privilegiato a conoscenze scientifiche, Renate Holzeisen è stata subito nel 2020 in grado di denunciare pubblicamente l’uso abusivo del test PCR nonché degli invasivi test applicati in massa su tutta la popolazione.

Subito dopo l´immissione nel mercato, iniziata a fine 2020, da parte della Commissione Europea delle sostanze sperimentali a base genica (ossia dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19), imposte in Italia a tutta la popolazione con una campagna “vaccinale” particolarmente aggressiva, Renate Holzeisen, in stretta collaborazione con scienziati di fama internazionale, ha iniziato delle azioni legali contro l’illegale autorizzazione condizionata di queste sostanze.

Quando in aprile 2021 in Italia è stato introdotto l’obbligo di “vaccinazione”-Covid 19 per gli operatori sanitari, Renate Holzeisen ha avviato immediatamente a livello nazionale e internazionale un’azione legale a tutela degli operatori sanitari, azione che continua tuttora.

Poi, quando è stato introdotto l’obbligo di “vaccinazione”-Covid 19 per tutti i cittadini italiani di età superiore ai 50 anni, Renate Holzeisen ha messo a disposizione di tutti i cittadini interessati una memoria difensiva extragiudiziale  (istanza di autotutela) pubblicandola anche qui sul sito.

Renate Holzeisen ha fornito assistenza legale a una miriade di cittadini di tutta Italia appartenenti a specifiche categorie professionali (dai piloti di linea ai membri delle forze dell’ordine – polizia, ecc.).Aiuta i genitori contro l’autorizzazione, richiesta dall’altro genitore al tribunale, del trattamento dei loro figli con le iniezioni sperimentali Covid-19.



A gennaio 2022 la Commissione per gli Affari Costituzionali del Senato ha chiesto a Renate Holzeisen di fornire un parere legale in merito alla questione del green-pass rafforzatoNel suo parere pubblicato sul sito del Senato https://www.senato.it/3485 Renate Holzeisen, basandosi esclusivamente su documentazione ufficiale delle istituzioni nazionali ed europee nonché dei produttori dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19, ha fornito la prova che dal 27 dicembre 2020 e, comunque, al più tardi dal 1° aprile 2021 (introduzione dell’obbligo vaccinale per i sanitari, poi ampliato ad altre categorie e agli over-50enni) in Italia viene in continuazione violato il Codice di Norimberga.

Renate Holzeisen è stata contattata da molti imprenditori che non volevano sottoporre i loro dipendenti alle misure disumane del governo. Ha supportato gli imprenditori nella difesa del loro DirittoFondamentale alla libera attività imprenditoriale (art. 41 della Costituzione) e, quindi, nel non essere complici della violazione dei Diritti Umani dei loro dipendenti.Renate Holzeisen ha fornitoconsulenza e difesa legale a imprenditori che non volevano essere ridotti a esecutori di disumane misure di regime. Così, ad esempio, alla fine del 2020, imprenditori, con l’aiuto legale di Renate Holzeisen, si sono astenuti dal sottoporre, nell’ambito dei test di massa ordinati dal governo provinciale dell’Alto Adige, i loro dipendenti agli invasivi test nasali.

In un pubblico appello a mezzo video, Renate Holzeisen ha esortato gli imprenditori a non sospendere dal lavoro i dipendenti di età superiore ai 50 anni che avevano deciso di non sottoporsi all’iniezione sperimentale (alias “vaccino”-Covid-19) come, invece, a loro richiesto dal regime.

Nella sua qualità di membro del direttivo di Children’s Health Defense Europe, un’organizzazione costituita da Robert Kennedy Jr. per difendere la salute dei bambini, nonché da cittadina italiana, in data 22 Luglio 2022 Renate ha notificato ai responsabili della Commissione Europea, dell’EMA nonché delle autorità italiane responsabili per la tutela della salute pubblica, una fondamentale istanza di ostensione e F.O.I.A. (https://childrenshealthdefense.eu/it/euro-news/un-appello-alle-nostre-agenzie-sanitarie-agli-organi-direttivi-dellunione-europea-e-allitalia-ce-un-urgente-bisogno-di-completa-trasparenza-sui-gravi-pericoli-dei-prodotti-a-base-di-mrna/) È riferita alla circostanza che per le sostanze a mRNA (Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna), visto il loro meccanismo (iniezione di mRNA ai fini della produzione nell’ambito dell’espressione cellullare di una proteina esogena), sono obbligatoriamente previsti dalla normativa farmaceutica europea degli studi sperimentali per garantire l’assenza del rischio della genotossicità, cangerogenicità e mutagenicità anche per le future generazioni. Tali studi devono ovviamente essere fatti obbligatoriamente prima dell’applicazione in massa sulla popolazione sana! Ma proprio ciò non venne fatto! E, pertanto, questo fatto gravissimo costituisce il finale e dirompente motivo che deve portare all’immediata revoca dell’autorizzazione all’immissione sul mercato di queste sostanze sperimentali. Lo sviluppo di tale importantissima azione legale prevede a breve anche l’instaurazione di procedimenti giudiziari sia in Italia (TAR Lazio), sia in Lussemburgo (Tribunale dell’UE) e può essere seguito in tempo reale anche su questo sito.