Lo studio finanziato dal Ministero della Salute e pubblicato dal Direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in data 14.11.2024, dimostra l’inefficacia dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 a mRNA anche attualmente applicati e il connesso elevatissimo rischio per la salute (incluso lo sviluppo di cancro)
Richiesta la sospensione immediata della “campagna vaccinale”-Covid-19 e le dimissioni di tutti i responsabili a livello nazionale e locale dell’attuale “campagna vaccinale”-Covid-19 (Ministro Orazio Schillaci, Assessore alla Salute dell’Alto Adige Hubert Messner).
Con uno studiofinanziato dal Ministero della Salute econdotto dal Direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore della Sanità (Maurizio Federico) e pubblicatoil 14 novembre 2024
vengono identificati e spiegati l’inefficacia dei cosiddetti “vaccini” a mRNA anche attualmente in uso (Comirnaty di Pfizer/BioNTech, Spikevax di Moderna), nonché l’enorme rischio per la salute associato alla loro iniezione e la loro errata classificazione farmacologica come “vaccini”.
Il responsabile del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’ISS conferma tutto ciò che esperti riconosciuti a livello internazionale (come il Professore di Microbiologia dell’Università di Marsiglia Univ.Prof.Dr.Didier Raoult, il Professore Emerito di Microbiologia dell’Università di Mainz Univ.Prof.Dr. Sucharit Bhakdi e il Professore Emerito di Microbiologia dell’Università di Waterloo (Canada) Univ.Prof.Dr. Michael Palmer e altri) avevano giàspiegato in dettaglio, anche in ampie pubblicazioni, sin dalla fine del 2020:
Il virus Sars-Cov-2 entra attraverso il naso e la bocca, e quindi una difesa efficace deve avvenire nelle membrane mucose che ivi si trovano. La sostanza iniettata nel muscolo superiore del braccio non sviluppa praticamente alcuna effettiva risposta immunitaria nel tratto respiratorio superiore, ossia nel portale di ingresso del virus
La produzione incontrollabile (in quantità e tempo) della proteina spike (una tossina) nell’organismo, porta a malattie autoimmuni e persino allo sviluppo e alla riattivazione di tumori maligni!
Le particelle nano-lipide, in cui l’mRNA viene impacchettato e iniettato nell’organismo, entrano in tutte le cellule di ogni parte del corpo, compresi il muscolo cardiaco, il cervello, i linfonodi, le ovaie, i testicoli, ecc.
L’mRNA è stato trovato nel muscolo cardiaco anche mesi dopo la “vaccinazione” ed è responsabile della miocardite (indicata dal 2023 ufficialmente nel foglietto illustrativo anche con espresso riferimento a decessi).
L’mRNA è stato trovato nei linfonodi delle persone “vaccinate” anche dopo mesi a distanza dalla “vaccinazione”.
La indotta reazione eccessiva del sistema immunitario non solo favorisce gravi – anche a breve tempo mortali (morti improvvise e casi di cancri turbo) – problemi cardiaci, già dichiarati ufficialmente dall’autorità del farmaco, ma anche infiammazioni croniche di ogni tipo e lo sviluppo di tumori maligni!
I cosiddetti “vaccini” Covid-19 basati sull’mRNA non sono vaccini, ma un pro-farmacoche viene iniettato nel corpo in uno stato inattivo e agisce di fatto in modo incontrollabile attraverso una corrispondente reazione cellulare.
Che cosa faranno ora il Ministro alla Salute Orazio Schillaci e i responsabili a livello locale della politica della salute, come in Alto Adige/Sudtirolo l’Assessore Hubert Messner, con la loro irresponsabile “campagna di vaccinazione”Covid-19, con la quale raccomandano questa iniezione sperimentale che è anche mortale a breve termine (come confermato nel foglietto illustrativo), persino alle donne gravide e alle donne allattanti, oltreché a tutti gli ultrasessantenni, a tutto il personale sanitario (compresi gli studenti delle professioni sanitarie) e ai cosiddetti “pazienti fragili” il cui sistema immunitario è già in totale squilibrio, come nei pazienti oncologici in quelli affetti da malattie autoimmuni ?
Interromperanno immediatamente l’applicazione di queste sostanze sperimentali altamente pericolose?
E si dimetteranno dal loro incarico, come dovrebbero, se hanno un pizzico di decenza, dato che avrebbero dovuto sapere sin dal 2021 ciò che questo studio dell’Istituto Superiore della Sanità conferma, e di cui loro già da molto tempo sono stati messi a conoscenza, anche da parte della sottoscritta Consigliera Provinciale e Avvocato, in via diretta e pubblica.
In qualità di membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano chiedo le immediate dimissioni del Ministro alla Salute Orazio Schillaci e dell’Assessore alla Salute della Provincia Autonoma di Bolzano, Hubert Messner, nonché l’immediata sospensione della “campagna di vaccinazione” Covid-19 da parte della Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige (Christian Kofler) e della responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige (Silvia Spertini).
Il governo della Provincia Autonoma di Bolzano contrario alla revisione critica delle misure Covid – continua a negare persino fatti istituzionalmente confermati
Il Governo provinciale dell’Alto Adige – in primis l’Assessore responsabile della salute degli altoatesini/sudtirolesi Hubert Messner – non ha alcuna intenzione di provvedere ad una revisione critica delle misure pandemiche, revisione che è – invece – essenziale per il futuro. E questo nonostante una promessa – seppur poco convincente – nel programma di governo.
L’assessore Hubert Messner continua a sostenere che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 sarebbero stati autorizzati per la prevenzione dell’infezione virale e quindi per l’inibizione della trasmissione del virus! Da ultimo, rispondendo ad una delle mie interrogazioni, che evidentemente danno fastidio alla Giunta provinciale, in Aula del Consiglio Provinciale lo scorso 5 Novembre 2024.
Riguardava, tra le altre, la mia interrogazione sui motivi per i quali il Governo provinciale dell’Alto Adige non ha concesso (come confermato dall’Assessore competente Ulli Mair) agli inquilini “non-vaccinati” contro il Covid-19 di un appartamento dell’IPES (Istituto Provinciale dell’Edilizia Sociale) – che si trovano in difficoltà finanziari< a causa della sospensione dal lavoro senza retribuzione per tanti mesi – la riduzione dell’affitto sociale a cui per legge provinciale hanno diritto tutti coloro che si trovano in difficoltà economiche senza colpa, nonchè sui motivi per i quali a questi inquilini poi è stato addirittura disdetto dall’IPES il contratto di affitto.
Nella sua risposta alla mia interrogazione, l’Assessore Hubert Messner ha ripetuto una volta di più la gravissima disinformazione – diffusa dai politici sin dalla fine del dicembre 2020 – e secondo la quale i cosiddetti “vaccini” Covid-19 sarebbero stati autorizzati per la prevenzione dell’infezione virale e quindi per l’inibizione della trasmissione virale – e che quindi non vi sarebbe stato alcun uso off-label (cioè al di fuori dall’indicazione terapeutica del “vaccino”) sui cittadini obbligati a vaccinarsi ai fini della prevenzione del contagio con il virus SARS-CoV-2.
E ciò nonostante il fatto che il contrario emergesse in modo inequivocabile sin dall’inizio dai documenti di autorizzazione all’immissione in commercio e ora viene confermato anche da tribunali italiani!
Poiché anche l’Agenzia Europea del farmaco (EMA) e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) hanno ripetutamente ed esplicitamente confermato che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 non sono mai stati autorizzati per la prevenzione del contagio virale, ci possono essere solo due ragioni per la diffusione di falsità da parte dell’Assessore Messner: o l’Assessore Messner non è in grado di leggere i documenti ufficiali di autorizzazione dei farmaci ed è affetto da una dissonanza cognitiva persino rispetto a conferme esplicite da parte dell’EMA e dell’AIFA, oppure sta cercando di coprire il proprio irresponsabile operato degli ultimi anni, continuando a diffondere una eclatante disinformazione.
Entrambe le situazioni sono inaccettabili per un medico, ex primario e ora Assessore alla Salute.
Va ricordato che Hubert Messner si dichiarò favorevole pure alla “vaccinazione” Covid-19 dei bambini al fine di una presunta “immunità di gregge”!
È evidente che Hubert Messner è incorso in una enorme responsabilità personale per aver consigliato il trattamento di bambini e adolescenti con sostanze sperimentali pericolose (miocardite, morte indicati tra i possibili effetti collaterali anche nel foglietto illustrativo!) e che non sono mai state autorizzate allo scopo di inibire la trasmissione del virus, come invece da lui ancora oggi sostenuto!
E ovviamente tenta di sottrarsi a questa grave responsabilità negando pure l’innegabile!
Che Hubert Messner – che ha voluto e lanciato, con una campagna di gravissima disinformazione istituzionale della popolazione, l’applicazione a tappeto in Alto Adige dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab Beyfortus su tutti i neonati – nonostante la raccomandazione contraria dell’Istituto Superiore della Sanità e dei dati spaventosi dello studio clinico del produttore AstraZeneca (più decessi nel gruppo dei neonati trattati con Beyfortus rispetto al gruppo placebo a causa del rischio di trombosi!) – è inaccettabile, anzi pericoloso, come consigliere provinciale responsabile della salute dei cittadini altoatesini, è evidente!
Ma in un governo provinciale che intende “revisionare” le misure Covid, semplicemente incaricando l’EURAC con uno studio socio-scientifico, Hubert Messner si inserisce ovviamente alla perfezione.
L’EURAC ha un chiaro conflitto di interessi con i cittadini dell’Alto Adige/Sudtirolo, portatori del diritto ad un’indagine trasparente e imparziale sulle misure Covid.
Tra i 20 membri dell’EURAC si trovano la Provincia Autonoma di Bolzano, la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, i grandi Comuni altoatesini Bolzano, Bressanone e Merano – tutti responsabili di lockdown privi di evidenza scientifica e gravemente dannosi per la salute ed economia, dell’obbligo dell’uso della mascherina, dell’abuso dei tamponi, della discriminazione di “non-vaccinati” ecc. –nonché la più grande impresa nel campo dei media altoatesini, che – come tutti i media (con pochissime eccezioni) – ha partecipato attivamente alla disinformazione della popolazione sulle misure Covid.
Evidentemente si continua con la grave disinformazione e l’inganno della popolazione. E tutto questo con i soldi delle tasse e imposte pagate dai cittadini!
E se io, nella mia funzione istituzionale di membro del Consiglio Provinciale, contesto pubblicamente nel Consiglio Provinciale la diffusione di informazioni evidentemente false, il Presidente del Consiglio Provinciale Arnold Schuler mi toglie la parola e minaccia la mia espulsione dall’aula (tra gli applausi dal banco del Governo e dei Verdi).
Arnold Schuler evidentemente non agisce come Presidente del Consiglio Provinciale, ma invece come appartenente alla Südtiroler Volkspartei e come ex Assessore alla Protezione Civile durante la cosiddetta pandemia, e quindi in un netto e grave conflitto di interessi con i cittadini, che hanno diritto alla verità e alla trasparenza.
Se dipendesse dal governo altoatesino e da alcuni partiti di opposizione, la popolazione altoatesina non verrebbe mai messa a conoscenza della verità sulle gravissime violazioni di legge commesse negli ultimi quasi 5 anni non soltanto dagli organi statali, ma anche dal governo provinciale, i Comuni, l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige e altri organi amministrativi locali.
Ma il governo provinciale altoatesino non può più nascondere la verità, perché
la Provincia Autonoma di Bolzano non è immune alla Verità e non è certo autonoma rispetto alla Verità!
E servirà poco l’annuncio dell’Assessore Hubert Messner di non voler rispondere più alle mie interrogazioni, perché evidentemente teme lo smascheramento in seduta pubblica del Consiglio Provinciale delle falsità da lui propagandate.
Evidentemente Hubert Messner non è neanche consapevole del fatto che da Assessore è obbligato a rispondere alle chiare interrogazioni di un membro del Consiglio Provinciale eletto dai cittadini!
E, dunque, sono curiosa di vedere quando e con quale contenuto Hubert Messner risponderà alle mie due interrogazioni allo stato rimaste senza risposta e che dovranno, per normativa del Consiglio Provinciale, avere una risposta completa entro e non oltre il 15 Novembre:
Per la Giunta della Provincia Autonoma dell’Alto Adige, i cittadini non “vaccinati” contro il Covid-19 sono colpevoli della loro sospensione dal lavoro e dal reddito.
Non è in vista una revisione critica delle misure Covid, contrariamente a quanto la Giunta si è impegnata nel suo programma governativo evidentemente violato
I cittadini altoatesini a cui l’Istituto provinciale per l’edilizia sociale (IPES) ha assegnato un appartamento a canone sociale e che hanno sempre pagato l’affitto puntualmente, nel 2021/2022 hanno subito una riduzione fondamentale della loro forza economica con la sospensione dal lavoro per diversi mesi a causa della non effettuata cosiddetta “vaccinazione” contro il Covid-19.
I cittadini altoatesini, che in termini finanziari già “hanno vissuto alla giornata” e quindi avevano diritto ad un appartamento a canone sociale, hanno chiesto all’IPES la riduzione del canone, riduzione a cui avevano diritto secondo la normativa provinciale.
L’IPES ha negato la richiesta riduzione del canone, sostenendo che questi altoatesini sarebbero responsabili/colpevoli (“nicht unverschuldet”) della loro sospensione dal lavoro e della conseguente perdita dello stipendio che si è protratta per mesi.Nel frattempo, a cittadini altoatesini che si trovano in questa situazione, è stato addirittura notificato dall’IPES lo sfratto, perché non hanno pagato l’intero canone del periodo in cui non le era stato consentito di andare a lavorare!
L’articolo 29 (riduzione del canone sostenibile) del D.Pres.P. Bolzano n. 28 del 23 agosto 2023 stabilisce che il canone sostenibile può essere ridotto in casi straordinari caratterizzati da una riduzione permanente, non intenzionale, imprevedibile e significativa del fattore della situazione economica della famiglia.
Ho quindi chiesto all’attuale Governo provinciale e all’Assessora provinciale competente se anche loro sono del parere che la circostanza della riduzione del fattore della situazione economica,, dovuta alla sospensione dal lavoro a causa del legittimo rifiuto di farsi iniettare una sostanza sperimentale basata sull’ingegneria genetica, sia da classificare come una riduzione del fattore della situazione economica intenzionale, e, dunque, imputabile al cittadino non “vaccinato”.
Nella risposta allegata, Ulli Mair, Assessore provinciale all’Edilizia abitativa, conferma che la sospensione di coloro che non si sono fatti ‘vaccinare,’ contro il Covid-19 non sarebbe classificabile come disoccupazione involontaria!
La chiara risposta dell’Assessora del Partito dei FREIHEITLICHEN (sarebbero i “Liberali”), dimostra che il governo provinciale altoatesino, e la stessa Assessora, non hanno assolutamente alcuna intenzione – contrariamente al loro annuncio programmatico – di sottoporre ad una revisione critica le cosiddette misure Covid.
La risposta di Ulli Mair, Assessora provinciale all’edilizia sociale, è una vergogna per il governo provinciale dell’Alto Adige, che – sebbene ormai dovrebbe avere maggior consapevolezza della tematica – continua ad agire anche ex post in modo autoritario e assolutamente privo di ragionevolezza e proporzionalità a scapito dei deboli della società.
Evidentemente, il governo provinciale altoatesino non ha minimamente preso atto del contenuto dei documenti istituzionali e dei verbali del Robert Koch Institut (paragonabile all’Istituto Superiore della Sanità), a cui proprio il governo provinciale altoatesino aveva fatto assiduo riferimento durante la cosiddetta pandemia.
Nel frattempo, i tribunali in Germania stanno nuovamente sollevando la questione della legittimità costituzionale dell’ obbligo “vaccinale”-Covid-19 davanti alla Corte Costituzionale (Bundesverfassungsgerichtshof), a causa del contenuto inequivocabile dei verbali del Robert Koch Institut in merito alle riunioni con i rappresentanti del governo tedesco.
questioni di fondamentale importanza che il Governo provinciale altoatesino, in chiara violazione del suo programma governativo, non sta ovviamente affrontando.
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
QUELLO CHE NON VIENE DETTO NEL LIBRO “GESCHÄFT MIT DER ANGST” (AFFARI CON LA PAURA-di Ch.F. e A.O.), MA CHE OGNI CITTADINO SUDTIROLESE DEVE SAPERE”.
PREMESSA:
VITA è ovviamente a favore di un’azione penale seria, non selettiva per motivi soggettivi (influenza politica, economica, ecc.), nei confronti di coloro che hanno gravemente frodato i cittadini utilizzando fondi pubblici per arricchire sé stessi o altri.
Ci fa quindi piacere che i riflettori dei media siano puntati anche in Sudtirolo su speculazioni fraudolente, a danno di noi cittadini.
Anche noi abbiamo letto con interesse il libro scoop “Geschäft mit der Angst” (Affari con la paura), pubblicato la scorsa settimana e ci congratuliamo con gli autori per il loro lavoro.
Tuttavia, dobbiamo constatare che anche in questo libro non compaiono fatti essenziali, necessari per una “visione completa” del “business con la paura” fatto anche in Sudtirolo.
Ma non ci limiteremo a completare il “quadro morale oppressivo” (come lo definiscono i due autori) e questa storia di criminalità economica sudtirolese, ma mostreremo che le azioni criminali dei responsabili sudtirolesi – nel business con la paura dei cittadini – sono molto più grandi, molto più complesse e con conseguenze decisamente molto più drammatiche.
Le mascherine sono fondamentalmente inadatte come protezione dai virus. Finora, in tutto il mondo non è stato presentato alcuno studio scientifico randomizzato e revisionato (peer-reviewed), che provi il contrario.
Studi scientifici di altissimo livello qualitativo Cochrane
hanno dimostrato che le mascherine non hanno alcun effetto protettivo, o al massimo solo un effetto protettivo molto lieve e insignificante, contro le infezioni respiratorie virali.
La ragione di ciò è spiegata da uno dei revisori di studi dell’Istituto Cochrane di fama mondiale (Tom Jefferson) in un’intervista rilasciata al quotidiano nazionale italiano LaVerità il 22.09.2023:
Come spiegato fin dall’inizio da molti esperti e medici – che, fino ad allora erano molto stimati, ma poi improvvisamente, a causa della loro opinione critica, taciuti o addirittura dipinti come estremisti di destra – anche questo noto epidemiologo conferma quanto segue: i virus sono così piccoli, che i tessuti di queste mascherine (comprese quelle FFP2), li lasciano passare. Questa è una banalissima legge della fisica, che è stata deliberatamente e consapevolmente negata dai responsabili della salute pubblica e della protezione civile negli ultimi quasi quattro anni, a danno della popolazione!
Qual è il danno per noi cittadini?
Danno economico È assolutamente inaccettabile che siano state spese e si continuino a spendere enormi somme per questa cosiddetta “protezione bocca-naso”, del tutto inutile per la protezione dalle infezioni virali! In questo caso devono essere chiamati a risponderne tutti i responsabili soprattutto a livello locale, che – senza aver mai risposto alle documentate obiezioni sul fatto che queste mascherine non solo sono dannose (vedi sotto), ma anche completamente inutili per il presunto scopo – hanno imposto, senza alcun ritegno, questa assurdità dannosa per la salute a tutta la popolazione, compresi i bambini nelle scuole!
Danno alla salute Le mascherine danneggiano la salute fisica, tra l’altro perché aumentano drasticamente la quantità di anidride carbonica nell’aria che respiriamo, attraverso l’espirazione. Ne soffrono soprattutto i bambini, ma anche per gli adulti indossare le mascherine per ore al lavoro o sui mezzi pubblici è estremamente stressante. Le maschere FFP2 sono particolarmente dannose, in quanto aumentano il livello oltre ogni limite consentito. In Sudtirolo, le mascherine FFP2 erano obbligatorie per il personale dei negozi. Inoltre, il governo provinciale sudtirolese ha reso obbligatorie le mascherine anche all’aperto. Ai danni fisici si aggiungono quelli psicologicie psichici di questa misura.
Questa misura ha arrecato danno oltre che alla salute fisica anche alla salute psichica dei cittadini e non aveva e non ha alcuna evidenza scientifica, ma era evidentemente un mezzo per ricordare quotidianamente alla popolazione la presunta pericolosità di questo specifico virus e per “sottometterla”. Queste mascherine sono servite come strumento di pressione psicologica e di sottomissione per ulteriori misure autoritarie e disumane.
Chiediamo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano e alla Procura della Corte dei Conti di avviare immediatamente delle serie indagini! In caso contrario, consideriamo queste istituzioni di giustizia corresponsabili di un’ulteriore grave truffa ai danni dei cittadini (a favore di chi continua ad arricchirsi con essa e/o ad esercitare il proprio potere autoritario per minare la democrazia) e di un utilizzo dei fondi pubblici che non corrisponde allo scopo dichiarato (fermare la diffusione del virus)!
E chiediamo al Commissariato di Governo e alla Giunta Provinciale sudtirolese di annullare immediatamente tutte le multe comminate ai cittadini quando questi non si sono lasciati togliere il diritto umano (all’aperto, tra l’altro!) di respirare liberamente, senza queste mascherine! Mantenendo anche una sola di queste multe, queste due istituzioni sarebbero sicuramente colpevoli di una violazione dei diritti umani.
Il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.) dei Carabinieri e la Procura della Repubblica non hanno in alcun modo adempiuto ai loro doveri
Questo vale non solo per la più volte denunciata inefficacia e nocività delle mascherine (soprattutto per i bambini), per il più volte denunciato uso improprio (dell’abuso) dei test PCR e dei test rapidi Covid-19, che ha portato alla creazione di un numero enorme di falsi positivi, di cosiddetti casi positivi, ma soprattutto per l’uso assolutamente criminale delle cosiddette “vaccinazioni” Covid-19.
L’Unità Speciale dei Carabinieri (N.A.S.) comandati dal Ten.Col. DAVIDE PERASSO (ora candidato con TEAM K alle elezioni provinciali) è stata incaricata con urgenti indagini nel gennaio 2021 dalla Procura della Repubblica di Bolzano (all’epoca procuratore dr. Sacchetti) vista la denuncia penale, presentata già nel novembre 2021 per circa cento (100) medici, infermieri e ostetriche sospesi (a causa del loro rifiuto di farsi iniettare sostanze sperimentali basate sull’ingegneria genetica), insieme a una richiesta di sequestro cautelare (tra gli altri per i reati di falso ideologico art. 479 c.p., tentate lesioni personali art. 610 c.p., abuso di potere art. 323 c.p.).
In tal modo, il pubblico ministero ha disposto che i risultati dell’indagine dovessero essere consegnati al pubblico ministero con assoluta urgenza entro 30 giorni dall’incarico (ovvero entro il 27.02.2022).
Invece di indagare con urgenza sulle gravissime violazioni della legge farmaceutica e dei diritti umani, esposte e documentate nella denuncia penale, i N.A.S. hanno depositato solo il 16.11.2022 (cioè 9 mesi dopo) un documento a firma del Ten.Col. DAVIDE PERASSO, che è un mero scolastico collage di contenuti del sito web dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)
e dove, peraltro, la stragrande parte del “collage di copia e incolla” composto dalla N.A.S. si riferisce a “vaccinazioni” convenzionali, che non hanno nulla a che vedere con le cosiddette “vaccinazioni” Covid 19.
Invece di affrontare le gravi violazioni legali denunciate, il Ten.Col. DAVIDE PERASSO (ora candidato alle elezioni provinciali del TEAM K) ha copiato stralci dei siti web proprio di quegli organi amministrativi, il cui operato (insieme a quello delle autorità responsabili a livello locale) è documentato e denunciato nella denuncia penale!
Nella denuncia penale era stata, invece, esposta la gravissima disinformazione e quindi l’inganno della popolazione (tra gli altri, da parte dell’Assessore Provinciale alla Sanità, dei responsabili dell`Azienda Sanitaria locale e dei testimonial da loro utilizzati, tra cui l’onnipresente nei media sudtirolesi di lingua tedesca negli anni 2020, 2021 e 2022 dott. BERNHARD GÄNSBACHER, ora candidato alle elezioni provinciali nella lista dell’ex assessore provinciale alla sanità THOMAS WIDMANN, nonché l’ex primario HUBERT MESSNER, ora candidato per la SVP alle elezioni provinciali) in merito all’efficacia e alla sicurezza di queste sostanze sperimentali, basate sull’ingegneria genetica.
I cosiddetti “vaccini” Covid-19 sono stati presentati alla popolazione – contrariamente a quanto risultava sin da subito dalla documentazione ufficiale dell’EMA (ad esempio dai rapporti di valutazione del rispettivo “vaccino” Covid-19 = Assessment Report) e dei produttori (Risk Management Plan = RMP per il rispettivo “vaccino” Covid-19) – come efficaci per l’interruzione della catena di infezione (e quindi per la protezione degli altri) e, inoltre, come sicure. E la popolazione è stata invitata quotidianamente a farsi iniettare queste sostanze sperimentali! Coloro che si opponevano venivano definiti persino irresponsabili e antisociali, untori (“Virenschleuder” il termine preferito da BERNHARD GÄNSBACHER), e venivano mobbizzati e umiliati.
Ora di nuovo si lancia una “campagna di vaccinazione” contro il Covid 19!
Da inizio settembre, nei foglietti illustrativi del Comirnaty della Pfizer/BioNTech e dello Spikevax della Moderna si legge che queste sostanze sperimentali, basate su ingegneria genetica, comportano un aumento del rischio di soffrire di miocarditi e pericarditi e che determinano anche dei decessi!
A causa dell’enorme numero di decessi e di altre gravi conseguenze irreversibili di queste iniezioni sperimentali, l’EMA e la Commissione Europea – che hanno agito in modo criminale – non hanno più potuto evitare di specificare, che queste iniezioni possono anche portare alla morte.
Qui il nuovo punto 4.4. dell’allegato I alla decisione della Commissione Europea di autorizzazione di immissione sul mercato di Comirnaty
Analogo è stato pubblicato da EMA/Commissione Europea per Spikevax di Moderna.
Peraltro, i dati ufficiali sono estremamente sottostimati, perché non esiste una farmacovigilanza attiva. Anche in Sudtirolo, in caso di morti improvvise e inaspettate, la “vaccinazione” Covid 19 solitamente non viene considerata dalle autorità come possibile causa… anzi! Ai cittadini viene sistematicamente dichiarato, che è esclusa ogni correlazione!
I dati della banca dati europea (EUROSTAT) mostrano una chiara correlazione tra il tasso di mortalità in eccesso e il tasso di “vaccinazione” Covid 19.
I paesi con un alto “tasso di vaccinazione” Covid 19 hanno un tasso di mortalità in eccesso significativamente alto!
E sul sito web dell’Azienda Sanitaria locale è ancora pubblicato quanto segue, nonostante mesi fa avessimo chiesto all’Azienda Sanitaria del Sudtirolo di toglierlo finalmente dal sito.
Si continua a diffondere la falsa informazione, che i bambini dovrebbero essere trattati con queste sostanze sperimentali, non solo per prevenire infezioni (queste sostanze però non sono mai state testate e autorizzate per la protezione contro le infezioni e di fatto non funzionano a tal fine – i bambini in generale non corrono alcun rischio incontrando il virus SARS-CoV-2, però sono esposti a un enorme rischio per la loro salute e vita con l’iniezione sperimentale), ma anche per poter partecipare alla vita sociale! Non c’è cosa più sfacciata e criminale di questa disinformazione a danno dei bambini!
Perché vaccinare i bambini?
Secondo il parere della Commissione Tecnico Scientifica dell’AIFA (CTS), “sebbene l’infezione da SARS-CoV-2 sia sicuramente più benigna nei bambini, in alcuni casi essa può essere associata a conseguenze gravi come il rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-c), che può richiedere anche il ricovero in terapia intensiva”.
Inoltre, il CTS sottolinea che “oltre all’efficacia nel prevenire il contagio e le relative conseguenze, la vaccinazione comporta benefici quali la possibilità di frequentare la scuola e condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi, che sono particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età […]
Oltre ai benefici diretti, la vaccinazione dei bambini comporterebbe un aumento della copertura vaccinale dell’intera popolazione e, quindi, una maggiore protezione anche per i soggetti più fragili di tutte le età, soprattutto se conviventi con i bambini”.
Fonte: Ministero della Salute, Azienda Sanitaria dell’Alto Adige; Data: 07.12.2021
Questa volta non sollecitiamo solo ai responsabili dell’Azienda Sanitaria di rimuovere immediatamente questo avviso e gli analoghi avvisi per gli adulti, ma chiediamo pubblicamente anche alle autorità giudiziarie di intervenire immediatamente per garantire che i nostri bambini, ma anche il resto della popolazione, non siano ulteriormente esposti al pericolo di queste sostanze.
Se la Procura e i N.A.S. non intervengono immediatamente, dovranno essere considerati co-responsabili per morti e gravi danni fisici!
Dalle informazioni scaricate dal sito web del Servizio Sanitario del Sudtirolo, sembrerebbe che per queste sostanze siano stati fatti tutti gli studi, come per tutti gli altri vaccini.
Invece, per queste sostanze, che non hanno nulla a che vedere con i vaccini convenzionali, non sono mai stati fatti studi clinici per confermare l’efficacia e la sicurezza.
Si vedano i ricorsi di annullamento pendenti presso il Tribunale Europeo con i numeri T-108/23 e T-109/23 e relativi all’autorizzazione delle due sostanze a base di mRNA Comirnaty di Pfizer/BionTech e Spikevax di Moderna.
Qui l’azione di annullamento pendente con T-109/23
Dal foglietto illustrativo emergeva in modo chiaro fin dall’inizio, che non erano stati condotti studi sulla cancerogenicità e sulla genotossicità.
Inoltre, queste sostanze non sono mai state testatein punto mutagenicità, cioè in merito al rischio di alterare il genoma umano!
Ciò è particolarmente grave nel caso di sostanze sperimentali basate sull’ingegneria genetica!
E, intanto, i casi osservati di turbo-cancro e le malattie tumorali, soprattutto tra i giovani, stanno aumentando vertiginosamente in tutto il mondo, e sempre più scienziati – anche tra quelli che inizialmente si erano espressi a favore di questa “vaccinazione” – vanno in pubblico a segnalare il rischio concreto di alterazione del DNA, cioè del genoma umano, che può avere effetti catastrofici ancora incomprensibili nelle loro dimensioni.
Non per niente esiste un divieto di modifica del genoma umano, ancorato anche a livello di Nazioni Unite!
Residui di plasmidi (DNA estraneo) nei cosiddetti “vaccini” Covid-19 sono stati rilevati in queste sostanze da diversi laboratori in tutto il mondo, e inoltre è noto dagli anni ’70 che l’RNA può retrotrascriversi nel DNA.
Intanto anche i media nazionali ne parlano (LaVerità, Cresce l’allarme sul DNA nei vaccini: “I residui si concentrano nelle ovaie … Si rischia di colpire geni soppressori del cancro. Necessari controlli a campione… Più tumori nei giovani”. 24.09.2023)
Che queste sostanze non fossero né efficaci né sicure era risultato chiaro fin dall’inizio direttamente dai documenti ufficiali dell’EMA (Rapporto di Valutazione– Assessment Report)
come dettagliatamente esposto nella denuncia penale e nell’opposizione alla richiesta di archiviazione. Inoltre, fin dall’inizio della cosiddetta campagna “vaccinale”, era stato segnalato in tutta Europa e in Italia un elevato numero di effetti collaterali, anche mortali.
Vedi a tal riguardo i dati della banca dati degli effetti collaterali dei farmaci dell’UE EudraVigilance.
Dalla corrispondenza e-mail – intercorsa tra i responsabili dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e del Ministero della Salute, nonché i responsabili delle autorità sanitarie delle province e delle regioni – pubblicata per settimane nella trasmissione FuoridalCoro (di Mario Giordano) su Rete4 (Mediaset), si evince che anche le autorità locali sapevano fin dall’inizio, che queste sostanze non proteggevano dall’infezione e soprattutto che potevano portare a gravi effetti collaterali, anche mortali.
Dai documenti trasmessi per settimane in prime time nella televisione italiana, emerge anche che le autorità sanitarie locali (quindi anche quelle sudtirolesi) avevano ricevuto dalle autorità nazionali l’ordine di mantenere il più assoluto silenzio su questi fatti, “per non compromettere la campagna di vaccinazione”!
Qui la registrazione delle trasmissioni di Fuoridal Coro:
Nei procedimenti penali e civili in corso presso i tribunali sudtirolesi, allo stato nessun giudice o pubblico ministero ha ritenuto necessario acquisire questa corrispondenza e-mail, cioè questa importante prova, nonostante le ripetute richieste in tal senso!
Chiediamo ai responsabili della giustizia sudtirolese perché omettono sistematicamente ad acquisire le prove nei procedimenti che riguardano i cosiddetti “vaccini”-Covid-19?
Anche la magistratura sudtirolese esegue istruzioni puramente politiche, come è evidentemente il caso dei responsabili dell’Azienda Sanitaria Sudtirolese?
Al momento tutto lascia pensare che sia così, perché non c’è altra spiegazione per questa grave violazione della Costituzione, trattandosi di omissione, anche penalmente rilevante, di una funzione essenziale dell’apparato giudiziario!
Chiediamo alla magistratura sudtirolese di esercitare finalmente la sua funzione essenziale, come previsto dal legislatore costituzionale per garantire l’esistenza di uno Stato di Diritto democratico e rispettoso dei Diritti Umani!
Per l’iniezione dei cosiddetti “vaccini” Covid-19, la prescrizione medica era ed è un prerequisito indispensabile secondo la Legge sui farmaci dell’UE e le condizioni stabilite dall’autorità centrale di autorizzazione (EMA/Commissione UE).
Ciò è chiaramente indicato nell’Allegato II, punto b) delle decisioni di esecuzione della Commissione UE sull’immissione in commercio di queste sostanze sperimentali e nell’art. 71 della Direttiva 2001/83 del Parlamento europeo e del Consiglio (Codice comunitario relativo ai medicinali).
Nella denuncia penale presentata nel novembre 2021 da un centinaio di medici e sanitari sudtirolesi e in altre denunce penali presentate alla Procura della Repubblica di Bolzano, in particolare a nome di medici sospesi, è stato ripetutamente evidenziato che ai cittadini venivano e vengono iniettate queste sostanze sperimentali in assoluta violazione della legge e senza alcuna prescrizione medica!
Se un farmaco è soggetto a prescrizione medica ai sensi dell’art. 71 della Direttiva 2001/83, ciò significa che tale farmaco (sono comprese anche le sostanze dichiarate essere “vaccini”)
non può mai essere utilizzato né nel contesto di un obbligo vaccinale diretto per intere categorie professionali o per intere fasce d’età (oltre i 50 anni), né nel contesto di un obbligo vaccinale indiretto (greenpass) per la quasi totalità della popolazione. Il ragionevole e responsabile usodi un farmacosoggetto a prescrizione medica, secondo l’art. 71 della Direttiva 2001/83 del Parlamento e del Consiglio dell’Unione Europea (Codice dei Farmaci) e l’art. 13 del Codice deontologico nazionale dei Medici, deve essere valutato da un medico sulla base di una valutazione accurata caso per caso, della situazione individuale del paziente/vaccinando, nonché dell’effettiva natura del farmaco, della sua efficacia e della sua sicurezza, sulla base dei documenti ufficiali dell’autorità regolatoria e del produttore.
Dai rapporti di valutazione (Assessment Report) dell’Agenzia Europea del Farmaco/EMA dei singoli “vaccini” Covid-19 – pubblicati sul sito web dell’EMA, essenziali nella procedura di autorizzazione di un farmaco, risultava in modo chiaro sin dall’inizio che non vi era alcuna prova che queste sostanze avessero un’efficacia preventiva dell’infezione e dell’infettività delle persone trattate con esse. Inoltre, da questi rapporti emergeva chiaramente che anche per quanto riguarda la prevenzione della malattia grave, c’era solo una speranza/presunzione, perché dagli scarsissimi studi clinici non era possibile trarre alcuna conclusione statisticamente rilevante.
Per questo motivo, si sarebbe dovuto accertare che era assolutamente inammissibile sottoporre a questa iniezione sperimentale, non solo il personale sanitario, ma anche altri gruppi professionali come gli insegnanti, le forze dell’ordine, nonché gli ultracinquantenni ecc., con la menzogna che era necessaria per la protezione degli altri! Questo è l’inganno più oltraggioso che si possa immaginare nei confronti dei cittadini!
Dai Piani di Gestione del Rischio (RMP) dei produttori per le singole sostanze (pubblicati dall’EMA), essenziali nella procedura di autorizzazione di immissione nel mercato di un farmaco, risultava in modo chiaro che ai produttori mancavano informazioni essenziali su queste sostanze!
Nella denuncia penale, tutto questo è stato spiegato in dettaglio. Tuttavia, né i N.A.S., comandati dal Ten.Col. DAVIDE PERASSO (ora candidato alle elezioni provinciali con il TEAM K), né la Procura si sono interessati di tutto ciò! Per esempio, non hanno preso alcuna posizione sulla sistematica mancanza della prescrizione medica, invece necessaria per la legittima iniezione dei cosiddetti “vaccini” Covid-19!
A causa della grave disinformazione, da parte delle autorità, dei cittadini sull’asserita efficacia e sicurezza di queste iniezioni sperimentali, i cittadini/”vaccinandi” non potevano nemmeno dare un consenso informato, e, quindi, in ogni caso (indipendentemente dal fatto che ci fosse o meno un “obbligo vaccinale”), il loro consenso non era e non è libero!
Perché un consenso ad un’iniezione è soltanto libero se è fondato su una corretta base informativa. Cittadini ingannati non possono prestare un consenso “libero”!
Tutte le dichiarazioni di consenso firmate dal 27 dicembre 2020 dai cittadini brutalmente truffati dalle autorità, sono NULLE, anzi, INESISTENTI!
Anche di questo fatto fondamentale né i N.A.S., comandati dal Ten.Col. DAVIDE PERASSO (ora candidato alle elezioni provinciali con il TEAM K), né la Procura presso il Tribunale di Bolzano si sono preoccupati!
Perché i N.A.S., comandati dal Ten.Col. DAVIDE PERASSO non hanno indagato su queste enormi violazioni della legge sul farmaco?
Perché non hanno indagato sulle condizioni per l’uso di questi cosiddetti “vaccini” stabiliti dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) e dalla Commissione UE quale condicio sine qua non per l’uso legittimo?
Chi ha dato loro l’istruzione di non indagare (oppure di nascondere l’esito di eventuali indagini occulte)?:
circa la necessità imprescindibile della prescrizione medica,
circa la palese e sistematica disinformazione, anzi il fondamentale inganno dei “vaccinandi”, e quindi la brutale violazione del dovere di informazione da parte dei responsabili delle autorità sanitarie (FLORIAN ZERZER & Co.) e dei loro testimonial (tra gli altri BERND GÄNSBACHER, candidato provinciale della Lista Widmann – HUBERT MESSNER, candidato provinciale della SVP) da parte dei responsabili politici (l’ex Assessore alla Sanità THOMAS WIDMANN, il responsabile della Protezione Civile, l’allora consigliere provinciale ARNOLD SCHULER, l’attuale Assessore Provinciale alla Sanità e governatore ARNO KOMPATSCHER), dei responsabili dei centri di vaccinazione, dei responsabili dell’Ordine dei Medici ecc.
Dopo le note e scandalose sentenze della Corte Costituzionale – che peraltro non si è occupata dei fatti sollevati e documentati dai circa 100 sanitari nelle sue sentenze (!) – fatti e circostanze che quindi avrebbero dovuto essere comunque oggetto di indagini, la Procura della Repubblica, sulla base del semplice scolastico collage di copie di estratti di internet del Ten. Col. DAVIDE PERASSO (ora candidato alle elezioni provinciali per il TEAM K), ha chiesto l’archiviazione delle indagini, che di fatto non sono mai state avviate, a meno che non dobbiamo supporre che i risultati dell’indagine siano stati soppressi a causa della disastrosa esplosività. Ovviamente, entrambe le ipotesi sono assolutamente inaccettabili!
Sono ormai 9 mesi che attendiamo la fissazione dell’udienza davanti al giudice delle indagini preliminari. La legge prevede un termine di 3 mesi per la fissazione dell’udienza!
Tra l’altro, questa non è l’unica denuncia penale che è stata presentata. Successivamente, sono state presentate altre denunce penali per diversi medici sospesi. In ogni caso, la Procura li ha archiviati con motivazioni scandalose, dopo un’indagine che evidentemente non è stata condotta (i fascicoli d’indagine sono di fatto vuoti).
In tutti questi i casi è stata presentata opposizione alla richiesta di archiviazione.
Solo due casi sono già stati trattati in un procedimento davanti a un giudice per le indagini preliminari. A causa delle, in Sudtirolo da sempre problematiche relazioni di natura familiare e di altro tipo troppo strette tra membri della magistratura, leader politici e responsabili di altre istituzioni e l’addomesticazione politica della magistratura sviluppatasi nel corso dei decenni a causa della predominanza di un unico partito e il particolare modo di selezione locale dei magistrati, sia la Procura che il giudice (anche in questi due procedimenti) sono stati invitati a rivelare in questa, peraltro, ulteriormente particolare situazione, eventuali incompatibilità.
Sebbene – come si è scoperto solo dopo il processo – la giudice si sia fatta fotografare nel hub “vaccinale” come testimonial della “campagna di vaccinazione” Covid 19 per articoli usciti con foto sui due quotidiani della casa editrice Athesia, e si sia congratulata pubblicamente con i responsabili del hub vaccinale per l’asserita ottima organizzazione, e sebbene il marito della giudice, in qualità di rappresentante di Confindustria, abbia dichiarato pubblicamente ai media di essere favorevole a un “obbligo di vaccinazione” Covid-19 per i dipendenti in generale, la giudice non si è sentita in dovere di astenersi dal pronunciarsi sui caso in questione
Questo è un altro esempio lampante dell’incredibile disfunzione della giustizia sudtirolese!
Constatiamo che il Nucleo N.A.S. dei Carabinieri e la Procura presso il Tribunale di Bolzano non indagano, e che i cittadini, che lottano per il rispetto del loro Diritto Umano di non farsi iniettare una sostanza sperimentale, devono fare i conti con una magistratura evidentemente fortemente di parte che, nonostante l’evidente parzialità, non si astiene dalla decisione, ma, ignorando/snobbando dati e fatti ufficiali, sospende i Diritti Umani dei sudtirolesi.
Anche in questo caso sorge spontanea la domanda: su indicazione di chi avviene tutto ciò? Oppure dipende da pregiudizi puramente personali?
Entrambe le ipotesi sono ovviamente inaccettabili perché non rispettano né il principio della necessaria indipendenza e imparzialità dei giudici, sancito dal legislatore costituzionale all’art. 111, né il principio del giusto processo (art. 111 Cost. e art. 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo).
Chiediamo un immediato chiarimento di questa situazione insostenibile e chiediamo l’avvio immediato di serie indagini contro tutti i responsabili, indipendentemente dal loro status sociale e dall’influenza politica, perché “Davanti alla legge sono tutti uguali”!
É una questione di vita o di morte! Di tutela della dignità umana!
Ed è proprio per questo che chiediamo che i nostri giornalisti/media finalmente prestino la loro massima attenzione a questo TEMA FONDAMENTALE PER LA SOPRAVVIVENZA DI TUTTI. In gioco c’è molto di più dei – certamente enormi – importi di denaro pubblico per, comunque, inutili mascherine!
Avv. DDr. Renate Holzeisen
Membro del Direttivo di Children’s Health Defense Europe –
Presidente di Confederazione Legale per i Diritti dell`Uomo – Milano
Capolista di VITA per le elezioni al Consiglio Provinciale del Sudtirolo
A causa dell’enorme numero di morti improvvise – proprio anche tra i giovani – l’Autorità per il Farmaco Europea (EMA) e la Commissione Europea ora ammettono nella versione nuova dell’allegato I alle decisioni di autorizzazione di immissione sul mercato dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna, che queste due sostanze basate su mRNA, causando miocarditi e pericarditi, provocano morti e altri gravissimi danni irreversibili!
Estratto dall’Allegato I Comirnaty di Pfizer/BioNTech punto 4.4. (pagina 4)
Allegato I pubblicato nel settembre 2023 per Comirnaty di Pfizer/BioNTech nel Registro Europeo dei Medicinali: Allegato I Comirnaty
Estratto dall’Allegato I Spikevax di Moderna punto 4.4. (pagina 6)
Allegato I pubblicato nel settembre 2023 per Spikevax di Moderna nel Registro Europeo dei Medicinali: Allegato I Spikevax
Dalla Corte (In-)Costituzionale alle (Non)-Procure della Repubblica hanno consegnato la popolazione al massacro!
Questo è imperdonabile!
Noi Avvocati abbiamo dal 2021 – con crescente disperazione (perché sapevamo che cosa sarebbe successo, perché sapevamo che queste sostanze avrebbero causato ad un enorme numero di persone a breve, medio o lungo termine un gravissimo danno alla salute e perfino la morte!) – sulla base di documentazione ufficiale, come il RMP (Risk Management Plan = piano di gestone del rischio) dei produttori, abbiamo evidenziato che mancavano informazioni fondamentali in punto sicurezza di queste sostanze sperimentali basate su ingegneria genetica. I dati ufficiali hanno evidenziato subito che queste sostanze provocano un enorme numero di morti e altri casi di danni gravi irreversibili. Non possiamo perdonare ai responsabili della giustizia questo default totale e letale per i cittadini!
Vi siete nascosti dietro evidenti bugie, Vi siete piegati ad un autoritarismo brutale, anziché adempiere al Vs. dovere, – che è quello di tutelare la popolazione (tra cui i bambini!)-, sulla base della mole di documentazione ufficiale, istituzionale che abbiamo prodotto in giudizio sin da Luglio 2021 (al Tribunale di Bolzano).
Questo è il fallimento totale di quel potere che faccio fatica definire “Giustizia”! Avete sulla Vostra coscienza anche tantissime vite giovani!
Chiedo che si dimettano innanzitutto subito i giudici della Corte (In-)Costituzionale, affinché la corte diventi di nuovo una Corte Costituzionale! E che comincino a fare finalmente il loro dovere, come impartito dal Legislatore Costituzionale, e dunque dal popolo (e non dall’industria farmaceutica!), le Procure e i Carabinieri NAS, che quantomeno a Bolzano e Trento hanno dato il peggio di loro!
Si veda l’allegato comunicato stampa rispetto alle “conclusioni” dei responsabili della sanità pubblica in Sudtirolo in merito allo “scetticismo vaccinale” della popolazione sudtirolese.
Ill.mo Sig. Mario DRAGHI – Presidente del Consiglio
Ill.mo Sig. Ministro Prof. Patrizio BIANCHI – Ministero dell’Istruzione
Ill.mo Sig. Ministro On. Roberto SPERANZA – Ministero della Salute
Direzioni Generali del Ministero dell’Istruzione
Ill.ma Sig.ra Ministro Maria Cristina MESSA – Ministero dell’Università e ricerca
a mezzo email
nei confronti di:
Fratelli d’Italia
Partito Democratico
Movimento 5 Stelle
Lega
Forza Italia
Azione
Più Europa
Sinistra Unita
Italia Viva
L’inizio dell’anno scolastico è stato segnato non dalla fine delle restrizioni previste dall’art. 3 del decreto-legge 52/2021 ma da una loro ripresa in altra e subdola forma mediante il ricorso a circolari, vademecum ed altri simili atti privi di ogni e qualsiasi valore legislativo e forza cogente.
La Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo fa presente, invitando le istituzioni in indirizzo a prenderne doverosamente atto:
che le restrizioni in ambito scolastico sono cessate con la fine dell’anno scolastico 2021/2022 ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 del decreto-legge 52/2021;
che l’unica disciplina rimasta in vigore è quella dell’auto-sorveglianza contenuta nell’art. 10 bis del medesimo decreto-legge 52/2021 che richiede, ai fini dell’imposizione dell’isolamento, l’accertamento della malattia Covid-19 e un provvedimento dell’autorità sanitaria, cioè del sindaco;
che l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 previsto in capo ai contatti stretti dei soggetti accertati positivi alla malattia Covid-19 – in disparte la sua incostituzionalità per la palese violazione del principio del rispetto della persona umana – non può riguardare gli alunni che abbiano semplicemente manifestato dei lievi sintomi (tosse, cefalea) in mancanza di qualsiasi altra indicazione di messa a rischio degli altri allievi, né tanto meno gli alunni sani che hanno solo la sfortuna di essere in classe con il soggetto con qualche sintomo o positivo, salva ovviamente la facoltà lasciata al singolo di indossare le mascherine laddove lo volesse;
che inoltre l’uso prolungato delle mascherine è documentalmente connesso a gravi rischi per la salute, ben più gravi di quelli, blandi ed irrilevanti per i più giovani, del contagio con sindromi influenzali, comunque denominate;
che costringere un bambino o un adolescente all’uso prolungato di una mascherina FFP2 integra le fattispecie penali dell’abuso dei mezzi di correzione, dei maltrattamenti e, nei casi più gravi, di tortura soprattutto in considerazione del fatto che non vi è alcun dato scientifico che provi la loro utilità ed efficacia al fine di limitare o impedire il contagio col virus SARS-CoV-2;
che siffatte misure appaiono illogiche, immotivate e contraddittorie in considerazione che in altri contesti potenzialmente più a rischio delle scuole come trasporti, manifestazioni sportive ed artistiche al chiuso non vige più alcun obbligo di indossare mascherine;
che, infine, le istituzioni scolastiche sono sprovviste di alcun potere atto ad imporre l’utilizzo delle mascherine e a disporre l’allontanamento del personale e degli alunni che si rifiutino di indossarle;
Tutto ciò premesso, la Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo
INVITA E DIFFIDA
le istituzioni universitarie e scolastiche di ogni ordine e grado, il Governo in carica ed i partiti che saranno presenti in Parlamento a seguito dalle recenti elezioni, tutti come in indirizzo, a voler immediatamente revocare ogni restrizione imposta agli alunni all’interno delle scuole ed università in quanto illegittima, illegale e tale da determinare danni gravissimi ed irreparabili alla popolazione scolastica.
Con riserva di denunciare i responsabili alla competente magistratura penale.
La lotta legale a tutela della salute e vita dell’intera popolazione e delle generazioni future:
Il 7 settembre 2022 è stato presentato dall’Avv.DDr. Renate Holzeisen ricorso con istanza cautelare al TAR del Lazio (R.Holzeisen ricorso con istanza cautelare) avverso il silenzio diniego da parte delle responsabili autorità italiane (Ministero della Salute, AIFA e Istituto Superiore della Sanità) della richiesta ostensione (CHD Avv. R. Holzeisen Istanza di ostensione 22.07.22) della documentazione relativa alle sperimentazioni in punto genotossicità, cancerogenicità e mutagenicità dei cosiddetti “vaccini-Covid-19” a mRNA (vedi qui CHD Avv. R. Holzeisen Istanza di ostensione 22.07.22 presentata dall’Avv.DDr. Renate Holzeisen in proprio e quale membro del Direttivo di Children’s Health Defense Europe).
La legge farmacologica europea (vedi per i dettagli sia l’istanza di ostensione, sia il ricorso al TAR) prevede che vengano categoricamente fatte prima dell’immissione sul mercato queste sperimentazioni. Invece, nel caso dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 queste fondamentali sperimentazioni non sono state fatte. E, dunque, l’intera popolazione dal 27.12.2020 è esposta ad un enorme rischio per la propria salute e vita.
Trovate qui (Scientific Report) la relazione scientifica che ricapitola le conoscenze scientifiche (tutte citate) dei rischi collegati a prodotti di questo genere e che è stata allegata al ricorso.
L’informazione sugli ulteriori sviluppi di questa importante ed urgente azione legale la troverete anche qui sul sito.
Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo, associazione di natura forense, inoltra in allegato il proprio Manifesto per la moratoria dell’obbligo vaccinale anti-Covid-19, redatto e sottoscritto dai soci fondatori della medesima, al quale hanno spontaneamente aderito 167.221 cittadini italiani, i cui nominativi sono pure elencati in allegato.
Noi, Avvocati di Confederazione Legale, unitamente ai firmatari del Manifesto sollecitiamo la S.V. ad adoperarsi, per quanto nella propria competenza, affinché ogni obbligo vaccinale anti-Covid-19 venga al più presto sospeso nei confronti di tutti i destinatari.
È ormai sotto gli occhi di tutti come i trattamenti farmacologici sperimentali proposti ed imposti non siano efficaci nel contrasto alla diffusione del contagio, a fronte di profili di sicurezza del tutto inadeguati.
Dalla pronuncia dell’ordinanza del C.G.A. della Regione Sicilia, che ha sollevato la questione di legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario – cui, ancora oggi, si nega vergognosamente il diritto costituzionale al lavoro ed allo stipendio, in caso di inottemperanza – non è passato giorno senza che venissero pubblicati articoli, documenti e studi scientifici che hanno progressivamente evidenziato il deficit di efficacia e di sicurezza dei prodotti inoculati.
Ci preme segnalare la presenza, tra questi, anche di documenti interni delle case farmaceutiche produttrici, portanti significative ammissioni circa l’insicurezza dei preparati.
Al contempo, la Magistratura ordinaria – da ultimo il Tribunale di Padova – ha infine denunciato, oltre al profilo dell’insicurezza, anche quello della radicale inadeguatezza degli strumenti utilizzati rispetto al fine dichiarato della legislazione, ossia la prevenzione dal contagio e la protezione dei cd. soggetti fragili. Inoltre, il Tribunale di Padova ha giustamente messo in luce la mancanza di proporzionalità delle misure adottate dal legislatore rispetto allo scopo proposto.
Gli argomenti in base ai quali Confederazione Legale ha promosso la presente iniziativa sono compendiati nella relazione allegata, ricognitiva delle ragioni scientifiche e giuridiche che impongono un immediato ripensamento della legislazione in parola.
Poiché in progresso di tempo non potrà che evidenziarsi ulteriormente la fallacia dei presupposti su cui poggiano gli obblighi, già oggi lampante a chiunque non rifiuti di vederla, è necessario agire con urgenza affinché, quantomeno, ogni cittadino possa da subito determinarsi rispetto alla vaccinazione in piena libertà, senza alcun condizionamento di natura economica e sociale.
La verità emerge col tempo, ma quanto noto già oggi è più che sufficiente perché domani non si possa invocare una pretesa buona fede, facendosi scudo di una ignoranza, a questo punto, colpevole.
Non attivarsi ora per la sospensione degli obblighi vaccinali significa rendersi corresponsabili, in piena consapevolezza, dei gravissimi danni subiti e subendi da coloro che saranno ancora costretti od indotti a vaccinarsi o che, non intendendo comunque farlo, vengono ingiustamente penalizzati.
È intenzione di Confederazione Legale porre in essere ogni iniziativa affinché tali corresponsabilità possano essere accertate in tutte le sedi competenti e sanzionate a norma di legge, e perché nessun soggetto danneggiato rimanga privo del dovuto ristoro, secondo i princìpi cardine dello stato di diritto.