Il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano respinge a maggioranza la trasparenza sui risultati dei test molecolari (PCR-tamponi), consentendo così l’arbitrio totale anche in futuro

SVP, TEAM K, FREIHEITLICHE, FRATELLI D’ITALIA, FORZA ITALIA, LISTA CIVICA rifiutano un requisito fondamentale dello Stato di Diritto (trasparenza) soprattutto per quanto riguarda quello strumento, il cui abuso ha portato a restrizioni/violazioni della libertà personale e collettiva a partire dal 2020 e che ha consentito l’approvazione in via originariamente condizionata di “vaccini” sperimentali

La prossima pandemia arriverà sicuramente, solo che non sappiamo quando”: questo è stato il tenore anche alla recente “tavola rotonda” in TV alla RAI Südtirol.

La raccolta di dati che porta alla drastica limitazione dei diritti e delle libertà fondamentali e, in ultima analisi, all’approvazione di sostanze sperimentali che vengono somministrate in massa alla popolazione (anche nell’ambito di un obbligo di “vaccinale”) deve garantire la massima trasparenza.

Se ciò non avviene, non si può nemmeno lontanamente parlare di uno Stato di Diritto.

Ma proprio questa trasparenza, indispensabile per misure autoritarie di così vasta portata, è totalmente assente nell’uso del metodo di diagnostica di laboratorio PCR (Polymerase Chain Reaction).

Nella “pandemia” íl test PCR è stato dichiarato essere il cosiddetto gold standard per la rilevazione di un’infezione da Sars-CoV-2.

Un cosiddetto “caso positivo” ha comportato restrizioni estese alla libertà personale (quarantena) e collettiva (lockdown). E la somma di questi cosiddetti “casi positivi” è stata, tra le altre cose, il presupposto per la dichiarazione della presunta pandemia (PHEIC – pubblic health emergency of international concern) e un prerequisito per l’approvazione in via condizionata dei cosiddetti “vaccini” sperimentali basati sull’ingegneria genetica.

Tuttavia, i test non sono mai stati concepiti per questo scopo, poiché non sono in grado di distinguere il materiale genetico dagli agenti patogeni in grado di riprodursi. Un risultato positivo non dice nulla sull’infettività della persona testata.

Inoltre, esiste un’elevata probabilità  di risultati falsi positivi.

Poiché in Alto Adige/Sudtirolo amiamo prendere l’Austria come riferimento, va ricordato che l’ex capo del dipartimento per la salute pubblica dell’AGES (Agenzia austriaca per la salute e la sicurezza alimentare – paragonabile all’Istituto Superiore di Sanità in Italia), Franz Allerberger, ha dichiarato pubblicamente nell’autunno 2020 che era assolutamente insensato considerare il risultato positivo al test PCR come un caso di Covid, che non c’era mai prima stata nella storia della medicina una definizione radicalmente sbagliata di un caso di malattia come invece è accaduto con il Covid-19, e che senza il test PCR in Austria non ci sarebbe stata alcuna emergenza. Di conseguenza, l’esperto e dirigente dell’Istituto di Public Health della Repubblica Austriaca è stato brutalmente censurato dai media, prima di scegliere andarsene anticipatamente in pensione.

Un altro esperto e critico dell’uso improprio del test PCR, noto in Alto Adige/Sudtirolo, è l’esperto di Public Health, il dottor Martin Sprenger (Università di Graz, docente di Public Health, epidemiologia, medicina sociale).

Ha espresso molto chiaramente le sue critiche in interviste (ovviamente non sui media di sistema, dove queste dichiarazioni sono state sistematicamente censurate). Vedi tra l’altro meinbezirk.at. del 03.09.2020 (https://www.meinbezirk. at/niederoesterreich/c-regionauten-community/public-health-experte-martin-sprenger-im-interview-corona-schon-seit-herbst-2019-in-europa_a4220202) dove dice quanto segue: “bisogna sapere quanto sia significativo un test. … La mia critica principale è che finora i test positivi sono stati considerati casi di malati. Questo è completamente sbagliato, è sempre stato sbagliato e rimarrà sempre sbagliato. … Non si è discusso affatto se e quanto bene il test rilevi se qualcuno è contagioso o meno. …. Si può essere positivi alla PCR per settimane o mesi, ma non si è più contagiosi da molto tempo Anche il virologo Drosten sta già lentamente remando in questa direzione. Lui è anche un fenomeno in sé. Ho ascoltato quasi tutti i suoi podcast e mi sorprendo sempre di come cambi idea e dica cose diverse rispetto a settimane o mesi fa. Tutti possono cambiare idea, ma Drosten, che è uno specialista dei test PCR, sapeva fin dall’inizio che il test PCR non può rilevare l’infettività/contagiosità. E avrebbe dovuto comunicarlo chiaramente, nelle sue dichiarazioni pubbliche, ma anche ai politici. Il fatto che non l’abbia fatto lo trovo personalmente molto discutibile e meritevole di spiegazioni. Sa che il test PCR può rilevare solo la contaminazione virale. … Ma ancora più importante in una pandemia è sapere se qualcuno è contagioso o meno. … Il gold standard sarebbe l’isolamento del virus, cioè la rilevazione del virus stesso e non solo di frammenti di esso. Si tratta di rilevare un virus funzionante, cosa che si può fare in laboratorio.

Va ricordato che è stato il virologo di stato della Germania (e della Commissione Europea presieduta dalla Ursula von der Leyen) Christian Drosten, che (come è stato definitivamente rivelato ora (vedi gli articoli degli ultimi giorni) – insieme a Fauci & Co. ha attivamente partecipato all’occultamento dell’origine di laboratorio del SARS-CoV-2, di cui era a conoscenza, perché era (è) parte del gruppo di virologhi dedicati alla illegale gain of function, e ha pubblicamente screditato scienziati di fama internazionale, come il direttore designato del NIH Jay Bhattacharya (professore di politica sanitaria alla Stanford University), per le loro critiche alle dannose misure Covid.

In Italia, tra gli altri, era il Prof. Mariano Bizzarri (Università La Sapienza – Professore di Medicina Sperimentale) ad illustrare l’uso improprio del test PCR, anche in audizione in Commissione Affari Costituzionali del Senato (https://www.senato. it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/documento_evento_procedura_commissione/files/000/421/377/prof._Bizzarri.pdf

I test PCR devono quindi essere integrati nelle procedure di diagnosi differenziale.

I test di massa su persone sane e asintomatiche sono insensati!

La cosiddetta PCR quantitativa non solo rileva la presenza di una determinata area del materiale genetico, ma allo stesso tempo anche la quantità di materiale genetico virale. Di conseguenza, la PCR quantitativa viene utilizzata principalmente nella diagnosi delle infezioni per determinare la cosiddetta carica virale.

Il valore CT (valore limite dei cicli) indica quanti cicli di replicazione sono necessari affinché un rivelatore dia un segnale nel caso di una PCR quantitativa. Più basso è questo valore, meno replicazioni sono state necessarie fino al primo segnale, più materiale genetico (DNA o RNA) era presente fin dall’inizio.

La presenza di materiale genetico virale non è la prova di un agente patogeno in grado di riprodursi, in quanto potrebbe anche trattarsi di semplici particelle virali.

Questo è stato sottolineato molto tempo fa dall’inventore del metodo PCR, Kary Mullis, che purtroppo è deceduto nel 2019 e non ha potuto quindi contrastare personalmente l’abuso del suo metodo diagnostico di laboratorio.

Per rilevare un virus in grado di riprodursi, è necessario creare una coltura in laboratorio. È stato dimostrato che il virus è in grado di riprodursi solo se sono presenti sintomi della malattia, se questi sono iniziati non più di dieci giorni prima e se è presente un valore CT corrispondentemente basso.

Il test PCR è inoltre progettato per rilevare solo determinate sezioni dell’RNA virale e non l’intero RNA virale. In questo modo, non solo può accadere che un agente patogeno esistente venga trascurato, ma anche che altro materiale genetico venga scambiato per l’agente patogeno. In questo modo viene generato un cosiddetto segnale falso positivo. Questo è uno dei problemi fondamentali del cosiddetto protocollo Corman-Drosten (chiamato anche protocollo Charitè, che è stato ampiamente utilizzato anche in Alto Adige/Sudtirolo), perché reagisce anche al materiale genetico di altri organismi, il che ha portato al fatto che anche persone non infette da Covid-19 sono state messe in quarantena ingiustamente. Questo protocollo di test, pubblicato nel gennaio 2020, è stato fortemente criticato anche per altri motivi (tra cui un valore CT estremamente alto, superiore a 40).

Alla mia domanda nell’ambito delle interrogazioni in Aula del Consiglio Provinciale dell’8 ottobre 2024, l’Assessore alla Salute Hubert Messner ha confermato, sia oralmente che per iscritto, che il valore CT (numero di cicli di amplificazione del materiale DNA prelevato) non viene indicato nella trasmissione scritta del risultato del test PCR da parte dei laboratori operanti ed autorizzati dall’Azienda Sanitaria nella Provincia Autonoma di Bolzano.

Ciò significa che continua a non esserci alcuna trasparenza sul fatto che i laboratori altoatesini rispettino o meno lo standard scientifico nell’applicazione dei test PCR quantitativi.

A causa dell’uso completamente improprio dei test PCR durante la cosiddetta pandemia di coronavirus (che ha portato a un’enorme creazione di falsi casi positivi per il Sars-Cov2), tra l’altro perché il cosiddetto protocollo del test PCR di Corman-Drosten prevedeva cicli di amplificazione di 40 e più (vedi a questo proposito il parere di un gruppo internazionale di scienziati che nell’autunno 2020 ha richiesto il ritiro del protocollo del test PCR di Corman-Drosten nell’allegato n. 1, e il parere della Prof.ssa Dr. Ulrike Kämmerer, Università di Würzburg-Germania sui test PCR nell’allegato n. 2),

L’OMS, seppur con un enorme ritardo, nel dicembre 2020 e nel gennaio 2021 nel suo bollettino ha informato gli applicatori dei test PCR, tra l’altro, del fatto che un numero elevato di cicli di amplificazione, necessario per rilevare il materiale genetico del virus, non implica la presenza di un virus attivo, e che in linea di principio si deve sempre tenere conto dei sintomi di malattia.

Inoltre, a causa delle massicce proteste internazionali contro la inappropriata e scientificamente falsa applicazione dei test PCR ai fini del rilevamento dei cosiddetti “casi positivi di Covid-19”, l’OMS ha sottolineato, anche se con un ritardo imperdonabile, che il valore CT, cioè il numero di cicli di amplificazione necessari per rilevare il materiale del DNA/RNA virale, deve essere indicato nei risultati dei test dei laboratori.

Vedi a questo proposito:

WHO Information Notice for IVD Users 2020/05

Nucleic acid testing (NAT) technologies that use polymerase chain reaction (PCR) for detection of SARS-CoV-2

20 January 2021 |Medical product alert |Geneva |Reading time: 1 min (370 words)

 

Omissis

health care

providers must consider any result in combination with timing of sampling,

specimen type, assay specifics, clinical observations, patient history, confirmed

status of any contacts, and epidemiological information

 

Actions to be taken by IVD users:

 

  1. Please read carefully the IFU in its entirety.
  2. Contact your local representative if there is any aspect of the IFU that is unclear to
  3. Check the IFU for each incoming consignment to detect any changes to the
  4. Provide the Ct value in the report to the requesting health care

 

I laboratori altoatesini/sudtirolesi autorizzati per fare i test PCR non sono quindi conformi, almeno dal 31 gennaio 2021, allo standard internazionale raccomandato dall’OMS (ovviamente troppo tardi e – guarda caso – dopo l’approvazione dei primi cosiddetti “vaccini” contro il Covid-19) per la comunicazione e valutazione dei risultati dei test PCR.

Il fatto che il Ministero della Salute italiano, secondo l’Assessore alla Salute Hubert Messner, non abbia fornito alcuna indicazione al riguardo, è del tutto irrilevante.

È la Provincia Autonoma di Bolzano ad essere responsabile della garanzia che i laboratori altoatesini/sudtirolesi incaricati dall’Azienda Sanitaria adottino una procedura scientificamente corretta e trasparente, indispensabile in uno Stato di diritto!

Dato che, inoltre, i vari prodotti per i test PCR sono diversi, poiché finora non esiste alcuna standardizzazione (solo per la rilevazione del virus SARS-CoV-2 ci sono più di 400 prodotti commerciali sul mercato, anche molto diversi tra di loro), per la tracciabilità e valutazione di un risultato del test PCR, è necessario che i laboratori, oltre all’indicazione del valore CT, indichino nel risultato scritto del test il nome commerciale e il produttore del prodotto per il test PCR utilizzato.

Per questo motivo ho presentato la mozione, vedi in allegato e qui: https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_747618.pdf per imporre al governo provinciale di

garantire che i laboratori dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, nonché tutti i laboratori che effettuano test PCR per conto dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, indichino nella comunicazione scritta del risultato del test, il valore CT, il nome commerciale e il produttore del prodotto per test PCR utilizzato.

Ho allegato alla mia richiesta una parere scientifico bilingue della Prof.ssa Dr.ssa Ulrike Kämmerer (Università di Würzburg) – biologa cellulare e umana (ricercatrice sul cancro presso la Frauenklinik dell’Università di Würzburg), esperta riconosciuta nella tecnologia PCR.

SVP, TEAM K, Freiheitliche, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lista Civica hanno votato CONTRO la mia mozione destinata a garantire un minimo di standard della trasparenza necessario in uno Stato di diritto.

I Verdi si sono astenuti. Il deputato del PD, pur essendo presente, non ha partecipato alla votazione, così come, non hanno partecipato alla votazione, nonostante presenti, anche il Presidente della Provincia e il Consigliere Walcher (vedi risultato della votazione in allegato).

Già a novembre 2020, in un video, avevo richiamato, sulla base delle conoscenze scientifiche internazionali che avevo già a disposizione all’epoca, l’attenzione della popolazione altoatesina/sudtirolese sull’uso improprio dei test molecolari PCR.

Le reazioni a questo video sono state violente. Tra gli altri, il Consigliere del TEAM-K, il medico Franz Ploner, mi aveva ripetutamente chiesto di non continuare a parlare pubblicamente dei test PCR. Questo è stato per me il motivo per lasciare il partito TEAM K che avevo sbagliato nel considerare “liberale e rispettoso della dialettica nella scienza e nel discorso politico”.

Quindi la dura, anzi aggressiva reazione del dottor Franz Ploner mercoledì scorso in Consiglio provinciale alla mia mozione, non mi ha sorpreso, ma è stata per me la conferma che coloro che nel 2020 e negli anni seguenti propagandavano le misure anti-coronavirus non basate su prove scientifiche, come i test di massa della popolazione, non possono contribuire ad una elaborazione critica delle misure anti-coronavirus, ma, al contrario, continuano a reagire con attacchi puramente personali a proposte e critiche, invece, presentate in modo trasparente su basi scientifiche documentate. Perché tutto ciò che il dottor Ploner ha detto nella sua reazione alla mia mozione in Consiglio provinciale, ha completamente travisato la mia mozione.

La mia mozione non mirava a screditare uno strumento diagnostico di laboratorio, ma invece – proprio nello spirito dell’inventore del metodo PCR – a prevenire l’abuso di questo metodo, e a sottolinearne i suoi limiti e a richiedere la necessaria trasparenza, che uno Stato di diritto deve garantire, nell’interesse di tutti.

Durante la votazione di ieri, il dott. Franz Ploner non era presente, ma gli altri tre consiglieri del TEAM K hanno votato con l’SVP contro la necessaria trasparenza che uno Stato di diritto, che previene gli abusi autoritari, deve garantire.

Lo stesso vale per il deputato di Fratelli d’Italia Marco Galateo, che ovviamente appartiene ad un partito che fa annunci sui media altoatesini (STOL) con la dichiarata parola d’ordine “Stiamo smascherando la malagestione Covid- Ora tutta la Verità”, ma di fatto in Alto Adige fino ad oggi in Consiglio provinciale – tranne qualche imbarazzata astensione della collega Anna Scarafoni – ha sempre votato per la continuazione di errori fatali (impedimento della trasparenza dei test PCR e ulteriore pubblicità dei “vaccini” Covid-19 per le donne incinte, ecc.). Questo ha nulla a che fare con una politica coerente e credibile.

Ringrazio i colleghi deputati del Consiglio provinciale dell’Alto Adige che hanno votato a favore della futura garanzia di trasparenza dei risultati dei test PCR: Wir Bürger-Noi Cittadini-Neus Zitadins, Südtiroler Freiheit, JWA, Freie Fraktion, Für Südtirol mit Widmann.

Sono curiosa di sapere se il consigliere provinciale (ed ex Assessore alla sanità nel cosiddetto periodo del coronavirus) Thomas Widmann spiegherà di nuovo ai media il suo voto favorevole alla mia mozione come un mero errore/svista durante la votazione, oppure se ha riconosciuto la necessità di garantire la trasparenza e quindi la sostiene realmente. In quest’ultimo caso, lo valuterei essere un esempio di sviluppo positivo nello sforzo comune per prevenire in futuro misure dannose per la popolazione.

La trasparenza è necessaria soprattutto per prevenire infondate misure autoritarie: purtroppo, la maggior parte dei membri del Consiglio provinciale altoatesino non ha ancora compreso questo concetto, oppure semplicemente non li interessa se in futuro i cittadini saranno nuovamente privati dei loro diritti e delle loro libertà fondamentali in modo completamente ingiustificato. Per me, questo è motivo di grande preoccupazione e mi spinge a continuare il mio lavoro di sensibilizzazione ed informazione.

È indispensabile che il tema dell’abuso dei test molecolari vada sotto i riflettori della Commissione d’inchiesta parlamentare Covid.

Mi auguro che il Presidente della Commissione parlamentare, Senatore Avv. Marco Lisei, e gli altri membri appartenenti al suo partito, non facciano come Fratelli d’Italia qui in Alto Adige. Perché non ho ancora capito il significato di inserzioni come questa su media altoatesini, e un comportamento di voto (tranne astensioni di una consigliera imbarazzata) giusto contrario alla necessaria rivelazione della verità. Per quanto riguarda le mascherine, p.e., non si tratta solo di beccare l’avversario politico con le mani nella marmellata degli sporchi mega-affari con le “museruole”, ma si tratta anche di accertare che l’imposizione di usare le mascherine persino all’aperto e per i bambini a scuola (con applicazione di sanzioni pecuniarie incassate ancora oggi) difettava di ogni evidenza scientifica ed ha creato enorme danno psico-fisico!

Sarebbe inoltre opportuno che la nostra emittente pubblica RAI, sede locale, “dedicasse” la sua attenzione al tema fondamentale dell’abuso dei test molecolari PCR e il pericolosissimo difetto della trasparenza su rispettivi dati anche per il futuro! Perché ci viene detto: “La prossima pandemia arriverà, solo che non sappiamo quando“ ….

 

Beschlussantrag Transparenz PCR Test 216 25 Mozione Trasparenza test molecolare

1. ReviewCorman_Drosten_Paper_Final_Version_10-3-Public_final

3. WHO Information Notice for IVD Users 2020_05

Risultato votazione Consiglio Prov. BZ mozione 216 2025

Trad. IT Prof. U. Kämmerr parere scientifico_RT-PCR

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

ATTENZIONE – riguarda tutti che erano rimasti sospesi dal lavoro perché non “vaccinati contro il Covid-19! Bisogna urgentemente interrompere il termine di prescrizione dei crediti spettanti nei confronti del datore di lavoro per salari non pagati ecc.!

Consiglio a tutti che erano rimasti sospesi senza salario perché non “vaccinati” contro il Covid-19, di voler CON URGENZA interrompere la prescrizione dei crediti nei confronti del datore di lavoro per salario non pagato con una raccomandata/a.r. oppure pec sulla base della bozza che trovate qui in allegato.

Questo vale per tutti che non abbiano già pendente un processo del lavoro, con il quale hanno chiesto il pagamento dei crediti.

Denunce penali, azioni collettive che non riguardano specificamente i crediti dal lavoro nei confronti del datore di lavoro, non hanno interrotto il termine di prescrizione! Dunque, mandate la lettera adattata alla Vs. situazione con urgenza.

Consiglio di agire in giudizio solo quando la magistratura avrà deciso di accertare finalmente la cosiddetta “verità materiale” per poter applicare la legge. Allo stato il rischio processuale è ancora troppo alto vista la negazione di giustizia.

Dunque, si tratta di salvaguardare i propri crediti, interrompendo il decorso del termine di prescrizione.

Diffida-pagamento-stipendi-per-periodo-sospensione-Covid semplice

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

I peggiori timori sono confermati: i cosiddetti “vaccini” a base di mRNA contro il Covid-19 raggiungono il feto entro un’ora dall’iniezione ed espongono il nascituro alla produzione incontrollata della proteina spike che è una tossina – la “campagna di vaccinazione” contro il Covid-19 deve essere immediatamente sospesa, soprattutto per le donne incinte!

Un nuovo studio peer-reviewed conferma ciò che gli esperti hanno spiegato fin dall’inizio: i nanolipidi iniettati con i cosiddetti “vaccini” Covid-19, in cui è racchiuso l’RNA modificato, superano facilmente la barriera placentare e raggiungono il feto entro un’ora, si accumulano nei suoi organi e sviluppa in modo incontrollato in tutte le cellule del feto la proteina spike, una tossina, che porta alla morte cellulare.

I peggiori timori si confermano

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https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2162253125000435

Questo spiega anche l’aumento dal 2021 nei paesi con un alto “tasso di copertura vaccinale” contro il Covid-19 degli aborti involontari, dei nati morti, delle malformazioni e dell’infertilità.

È difficile superare l’irresponsabilità dell’operato del Ministero della Salute e delle Aziende Sanitarie Locali, compresa l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, che continuano a raccomandare alle donne incinte la cosiddetta “vaccinazione” contro il Covid-19!

Siamo di fronte a un’emergenza di protezione civile che richiede la sospensione immediata dell’uso di queste sostanze sperimentali, in particolare sulle donne in gravidanza!

La Provincia Autonoma di Bolzano ha la competenza primaria per la protezione civile! E la Provincia Autonoma è, come le Regioni, responsabile della selezione e dell’uso legittimo dei vaccini.

Per questo motivo, il 15 gennaio 2025 ho presentato una mozione per la delibera nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per ottenere la urgente sospensione dell’applicazione dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19  in particolare per le donne incinte.

Ma nonostante le mie informazioni dettagliate, la maggioranza dei membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano (compresa la cosiddetta opposizione, TEAM K, Verdi, PD) non ha ritenuto necessario sostenere la mia mozione!

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https://www.renate-holzeisen.eu/it/i-membri-del-consiglio-della-provincia-autonoma-di-bolzano-dei-partiti-del-governo-svp-freiheitliche-lega-fratelli-ditalia-galateo-la-civica-e-dei-partiti-di-opposizione-team-k-verdi-e-pd-v/?amp=1

Con la presente, faccio un appello pubblico alla coscienza dei responsabili della politica sanitaria nazionale e locale, nonché dei medici: sospendete immediatamente l’uso di queste iniezioni sperimentali basate su tecnica genetica e altamente dannose e inutili, a meno che non vogliate sostenere che l’utilità sta nella riduzione della popolazione!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

I membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano dei partiti del governo (SVP, FREIHEITLICHE, LEGA, Fratelli d’Italia – Galateo, La Civica) e dei partiti di opposizione TEAM K, VERDI e PD votano all’unanimità contro l’obbligo imposto dal Legislatore di fornire corrette informazioni su efficacia e sicurezza dei cosiddetti “vaccini” Covid-19, votano contro il rispetto dell’obbligo di prescrizione medica e votano a favore della continuata raccomandazione attiva delle “vaccinazioni” sperimentali a mRNA anche per le donne in gravidanza.

Con una mozione (n. 202/24 – vedi allegato sotto) basata sulle conclusioni scientifiche del Direttore dell’Istituto per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità (Dott. Maurizio Federico) – vista la  notorietà dell’inefficacia (dal 2021, come spiegato dal Dott. Federico nella conferenza stampa del 4 dicembre 2024 nel Consiglio Provinciale) e dell’enorme pericolosità (miocardite, malattie autoimmuni e tumorali) dei cosiddetti “vaccini” Covid-19 – ho chiesto ieri ai colleghi nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano di voler obbligare la Giunta provinciale con una delibera a rispettare in primo luogo gli obblighi previsti dalla Legge sui medicinali, e, dunque:

  • a voler garantire tramite l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige subito una informazione completa dei cittadini sul profilo di (in)efficacia e (in-)sicurezza dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 a mRNA, informazione con la quale i cittadini devono essere informati che la presunta efficacia e sicurezza dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 a mRNA non è stata provata, ma che queste sostanze, invece, possono comportare anche la morte (come risulta già dal foglietto illustrativo) e altri gravi effetti collaterali irreversibili;
  • a voler terminare insieme all’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige con urgenza la raccomandazione attiva – in ogni forma – dell’inoculo dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 a mRNA anche alle donne incinte, alle persone fragili e ai sanitari;
  • a voler richiedere ai responsabili dell’Azienda Sanitaria di rispettare le condizioni di autorizzazione dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 e, dunque, di omettere ogni ulteriore inoculazione di questi cosiddetti “vaccini”-Covid-19 in assenza di una prescrizione medica e completa informazione del cittadino sul profilo (in-)efficacia/(in-)sicurezza del cosiddetto “vaccino”-Covid-19 a mRNA.

La maggioranza dei membri del Consiglio (tutti i membri di SVP, FREIHEITLICHE, TEAM K, VERDI, LEGA, PD, LA CIVICA e Galateo di Fratelli d’Italia) hanno votato contro la mia mozione, e si sono quindi assunti la responsabilità politica del fatto che questi cosiddetti “vaccini” sperimentali basati sull’ingegneria genetica continueranno ad essere raccomandate dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige anche alle donne incinte.

E ciò, nonostante che è noto da tempo che le particelle nano-lipidiche, in cui è impacchettato l’mRNA, attraversano la barriera placentare e quindi espongono il feto a questa iniezione sperimentale di ingegneria genetica e alla produzione incontrollabile della proteine spike (si veda lo studio scientifico del Dott. Federico allegata alla mozione) e che può provocare, tra l’altro, il distacco prematuro della placenta.

La decisione politica presa ieri dal Consiglio Provinciale altoatesino/sudtirolese è tanto più grave, in quanto nei Paesi con un alto “tasso di vaccinazione”-Covid-19, il tasso di natalità è diminuito drasticamente dall’inizio della “campagna di vaccinazione”- Covid-19 nel 2021, e la tendenza continua, mentre il desiderio di avere figli rimane lo stesso, come dimostrano recenti indagini in Francia e Germania.

Ci sono prove sempre più evidenti che le giovani donne trattate con queste sostanze genetiche sperimentali sono sempre più alle prese con problemi di infertilità e che il numero di nati morti e di malformazioni è aumentato in modo significativo.

Il fatto che la scienza internazionale – che secondo l’ammissione recente del CEO di META, Mark Zuckerberg, è stata censurata dall’amministrazione USA uscente brutalmente proprio sul tema dei “vaccini” di Covid-19  – consideri i consideri queste sostanza sperimentali responsabili non solo per la miocardite (inclusa dal 2023 nel foglietto illustrativo come possibile effetto collaterale con conseguenze fatali) che può portare a “morte improvvisa e inaspettata” anche anni dopo la “vaccinazione” (come spiegano i cardiologi di tutto il mondo), ma per una moltitudine di patologie, e scienziati e medici lancino l’allarme, tra l’altro anche per l’altissima concentrazione di plasmidi di DNA trovati in queste sostanze (come ho esposto e documentato nella mia mozione) per il concreto rischio dell’inserzione nel genoma umano,

pare non interessare e preoccupare la maggioranza del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano.

La maggioranza dei membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano ha deciso di non insistere nell’osservanza da parte dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige dell’obbligo della corretta informazione e della prescrizione medica, invece imposta dall’Autorità del farmaco (EMA) sulla base del cogente Diritto dei Medicinali.

Nel suo studio scientifico pubblicato a novembre 2024, il Dott. Federico ha evidenziato, sulla base dello stato attuale della scienza internazionale, che l’uso di questi cosiddetti “vaccini” basati sull’mRNA è altamente problematico, proprio anche per il cosiddetto gruppo di popolazione vulnerabile, in quanto il loro sistema immunitario, già instabile, è esposto a un ulteriore massiccio attacco di destabilizzazione con queste iniezioni sperimentali.

Il comportamento di voto di ieri dei singoli membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano (si veda in allegato sotto il verbalizzato risultato del voto in dettaglio) ha un’importanza storico-documentale, poiché con ogni probabilità, nei prossimi mesi, le evidenze scientifiche non più censurate negli Stati Uniti, e quindi la drammatica verità su queste sostanze sperimentali, saranno accertate ufficialmente dalle autorità statunitensi (FDA, NIH, CDC) con rilevanza mondiale (quindi anche per l’Alto Adige).

E allora i membri della SVP, del TEAM K, dei VERDI, dei FREIHEITLICHE, della LEGA, del PD, della LISTA CIVICA e l’Assessore di FRATELLI D’ITALIA non potranno poi dire “con le conoscenze di oggi, avremmo deciso diversamente ”,  perché le “conoscenze” sono state presentate a loro in dettaglio al più tardi con la mia mozione n. 202/24.

E l’incredibile negazione da parte di questi membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano delle norme cogenti di tutela previste dalla Legge sui Medicinali (come l’obbligo di corretta informazione e l’obbligo della prescrizione medica) è incomprensibile e in ogni caso imperdonabile!

Ho l’impressione che non siano ancora consapevoli dell’entità della responsabilità che si assumono con un voto di questo genere!

In allegato il risultato di voto verbalizzato, nonché la mozione, con la quale ho voluto garantire la tutela della salute e vita della popolazione altoatesina attraverso il richiamo al rispetto dei chiari obblighi imposti sulla base della legge farmaceutica dall’autorità del farmaco.

Beschlussantrag 202 24 Mozione

Abstimmungsergebnis Punkt 1 – Risultato voto premesse – 202 24

Abstimmungsergebnis Punkt 1 – Risultato voto punto 1 – 202 24

Abstimmungsergebnis Punkt 2 – Risultato voto punto 2 – 202 24

Abstimmungsergebnis Punkt 3 – risultato voto punto 3 – 202 24

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

MOZIONE nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano – Insostenibile campagna “vaccinale” con sostanze inefficaci e pericolose

Nella mia conferenza stampa che ebbe luogo il 4 dicembre 2024 nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, il responsabile dirigente dell’Istituto Nazionale di Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità, dott. Maurizio Federico, ha esposto e documentato l’inefficacia e alta pericolosità degli attualmente ancora applicati cosiddetti “vaccini”-Covid-19 a mRNA, che oltre all’infiammazione del muscolo cardiaco (miocardite ecc.) già inserita nel foglietto illustrativo da settembre 2023, comportano il grave rischio di malattie autoimmuni e tumorali, e, dunque, non sono consigliabili proprio anche alle persone cosiddette vulnerabili, come spiegato dal dott. Federico nel suo studio scientifico pubblicato a Novembre 2024.

Visto che l’iniezione di queste sostanze sperimentali altamente pericolose continua ad essere effettuata senza adeguata informazione dei cittadini e in totale violazione dell’obbligo, imposto dalla Commissione Europea sulla base del diritto del farmaco cogente, di applicare queste sostanze solo in presenza di una prescrizione medica, e visto che queste sostanze continuano ad essere consigliate da parte dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige persino alle donne incinte,

ho presentato la seguente mozione che verrà discussa e votata domani in Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano:

VITA R. Holzeisen Südt. Landtag Beschlussantrag 202 24 Mozione Cons.Prov.BZ

 

Tanto premesso,

il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano obbliga la Giunta della Provincia Autonoma di Bolzano:

  1. a voler garantire tramite l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige subito una informazione completa dei cittadini sul profilo di (in)efficacia e (in-)sicurezza dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 a mRNA, informazione con la quale i cittadini devono essere informati che la presunta efficacia e sicurezza dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 a mRNA non è stata provata, ma che queste sostanze, invece, possono comportare anche la morte (come risulta già dal foglietto illustrativo) e altri gravi effetti collaterali irreversibili;
  2. a voler terminare insieme all’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige con urgenza la raccomandazione attiva – in ogni forma – dell’inoculo dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 a mRNA anche alle donne incinte, alle persone fragili e ai sanitari;
  3. a voler richiedere ai responsabili dell’Azienda Sanitaria di rispettare le condizioni di autorizzazione dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 e, dunque, di omettere ogni ulteriore inoculazione di questi cosiddetti “vaccini”-Covid-19 in assenza di una prescrizione medica e completa informazione del cittadino sul profilo (in-)efficacia/(in-)sicurezza del cosiddetto “vaccino”-Covid-19 a mRNA

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

Il responsabile dirigente dell’Istituto Nazionale di Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) spiega in modo documentato in una conferenza stampa nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano che gli esperti sapevano dal Marzo 2021 che i cosiddetti “vaccini”-Covid-19 sono del tutto inefficaci e che sono molto pericolosi.

 

Però eccetto pochissimi, i media locali non hanno ritenuto di dover informare su queste fondamentali informazioni per la salute e la vita dei cittadini!

E, invece, partecipano al concertato tamtam contro l’annullamento della sanzione di Euro 100 inflitta ai cittadini “non vaccinati”.

Questo non è giornalismo!

In questi giorni in cui i media vanno in fibrillazione per la dovuta cancellazione della sanzione di Euro 100, che era stata inflitta ai cittadini che del tutto legittimamente si sono rifiutati a farsi inoculare una sostanza sperimentale tanto inefficace, quanto pericolosa, devo esprimere la mia assoluta incomprensione per i media, i quali hanno completamente ignorato le importantissime informazioni fornite dal responsabile dirigente dell’Istituto Nazionale di Salute Globale dell’ISS.

Anziché partecipare al misero tamtam contro una misura governativa che è il minimo dovuto dal governo ai cittadini brutalmente discriminati, i media avrebbero dovuto portare la notizia che il dirigente responsabile del Centro Nazionale di Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità ha confermato nell’ambito di una conferenza stampa in sede istituzionale (Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano) in diretto collegamento dall’Istituto Superiore di Sanità che:

  • gli esperti del campo già nel Marzo 2021 sapevano che i cosiddetti “vaccini”-Covid-19 sono del tutto inefficaci. Fatto che peraltro, come spiegato dall’esperto dirigente dell’ISS sempre in conferenza stampa, vale anche per la vaccinazione antiinfluenzale! Fatto che, peraltro, è stato confermato in una pubblicazione del 2023 anche da Anthony Fauci che certamente non può essere considerato un complottista! Anche questo particolare è stato evidenziato con documento dall’esperto dirigente dell’ISS in conferenza stampa.
  • l’esperto dirigente dell’ISS ha spiegato inoltre, che i cosiddetti “vaccini”-Covid-19 in realtà non sono vaccini, ma un cosiddetto pro-farmaco e che, oltre al rischio di indurre una miocardite con possibile esito fatale (come risulta peraltro anche dal foglietto illustrativo di queste sostanze, ma ciononostante incredibilmente negato dall’Assessore alla Salute Hubert Messner in sede istituzionale in Aula del Consiglio Provinciale) possono indurre lo sviluppo di cancro e malattie autoimmuni. E l’esperto spiega nel dettaglio il rispettivo meccanismo!
  • dunque, non si può certo parlare di vaccini efficaci e sicuri!
  • l’esperto dirigente dell’ISS conclude, avvertendo che queste sostanze devono essere considerate “superate” e che bisogna studiare con la massima urgenza tutti i possibili effetti che queste sostanze possono avere anche a lungo periodo!

I dettagli delle spiegazioni del Dott. Maurizio Federico, a cui ogni cittadino ha diritto, li trovate qui:

https://odysee.com/@renateholzeisen:e/DottMaurizioFederico-ResponsabileCentroNazionaleSaluteGlobale%2CISS-InterventoinConferenzaStampaAvvDDrRenateHolzeisenpressoilConsiglioProvinciadiBolzano4dicembre2024:7

La trascrizione dell’intervento dell’esperto dirigente dell’ISS la trovate in allegato.

Come sempre in allegato trovate il suo studio in lingua inglese e in lingua italiana.

Peraltro, il sindacato degli scienziati dell’Istituto Superiore di Sanità, ISS – ANIEF con un comunicato stampa del 28 maggio 2024 aveva confermato che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 sono sostanze sperimentali, che non hanno l’efficacia propagandata e che sono tutt’altro che sicuri. Vedi in allegato.

Invece di divulgare questa notizia importante per la salute e vita dei cittadini, i media (tranne rarissime eccezioni), una volta di più, hanno deciso di sottacere quanto, invece, sarebbe il loro preciso obbligo di portare all’attenzione dei cittadini.

Ciò vale a maggior ragione per tutti quei media che sono o emittenti pubbliche (come la RAI), oppure ricevono comunque contributi pubblici pagati con le imposte di noi cittadini/contribuenti, come quello per i quotidiani di una minoranza linguistica spesso in importi milionari per anno!

Da membro del Consiglio Provinciale dell’Alto Adige e del Consiglio Regionale del Trentino-Alto Adige non posso che esprimere la mia più profonda incomprensione per questo modo di presunto “giornalismo” che certo giornalismo non è, e che, dunque, certo non si merita di essere finanziato con le imposte e tasse di noi cittadini!

I media sarebbero il cosiddetto Quarto Potere in una democrazia funzionante.

Però negli ultimi quasi cinque anni, la stragrande parte dei rappresentanti dei media hanno dimostrato di essersi allontanati completamente da questa funzione indispensabile per una vera democrazia e non democrazia di mera facciata!

A tutti quelli che partecipano ancora adesso alla nuda e cruda disinformazione dei cittadini, deve essere chiaro questo mio messaggio: le Vostre azioni/omissioni contribuiscono a mettere a rischio la vita dei cittadini, persino quella dei nascituri, dato che questi maledetti “vaccini”-Covid-19 vengono raccomandati e inoculati ancora oggi persino alle donne incinte, e ciò in una situazione di una natalità in caduta libera!

36.1. IT Vaccines Study mRNA vaccines Maurizio Federico 14.11.24

36.2. Vaccines study mRNA vaccines Maurizio Federico ISS 14.11.2024

38. Slides dimostrati da Dott. M. Federico in CS Consiglio Provincia Autonoma Bolzano 4.12.24

39. trascrizione intervento dott. Maurizio Federico 4.12.24 in Consiglio Provincia Autonoma Bolzano

42. CV Dott. Maurizio FEDERICO italiano ISS

48. Comunicato Sindacale ANIEF ISS – 28 maggio 2024. pdf

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

I cosiddetti “vaccini”-Covid-19 devono essere ritirati subito dal mercato e la campagna “vaccinale” deve essere terminata immediatamente Tutt’altro è irresponsabile!

CONFERENZA STAMPA

Inizio della necessaria revisione critica delle misure Covid

4 dicembre 2024
Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, Sala di Rappresentanza
,

organizzata dal Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

con rappresentanti del comparto sanitario e l’associazione sociale WIR-NOI

e con collegamento da Roma del Dott. Maurizio Federico, responsabile dirigente del National Center for Global Health – Istituto Superiore di Sanità (ISS)

Qui il link della cartella stampa con tutta la documentazione scientifica:  

Cartella Stampa CS VITA

Link del video della conferenza stampa:  

https://odysee.com/@renateholzeisen:e/Die-Covid-19-Impfstoffe-sofort-vom-Markt-nehmen-Ritiro-immediato-dal-mercato-dei-vaccini-Covid-19:a

Una revisione critica delle cosiddette misure Covid è particolarmente necessaria per evitare ulteriori decisioni politiche disastrose ora e in futuro.

Il governo provinciale dell’Alto Adige/Sudtirolo non solo non ha fatto nulla a questo proposito, ma ha chiaramente dimostrato di non essere affatto interessato a una revisione critica.

In risposta pubblica ad una interrogazione nel Consiglio Provinciale dell’Alto Adige/Sudtirolo, l’Assessore alla Sanità Hubert Messner la settimana scorsa ha negato persino i rischi risultanti dal foglio illustrativo dei cosiddetti “vaccini” Covid-19 e ha denigrato un importante studio pubblicato di recente dal responsabile del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Istituto Superiore della Sanità, Dott. Maurizio Federico che è in collegamento diretto da Roma.

La vaccinazione Covid-19 continua ad essere propagandata, peraltro con il denaro dei contribuenti, e i cittadini continuano ad essere completamente disinformati. In particolare, le donne incinte vengono incoraggiate a sottoporsi a questa iniezione sperimentale altamente pericolosa.

E il problema del forte calo delle nascite (tanti nati morti) ufficialmente non viene collegato in alcun modo con la cosiddetta “vaccinazione”-Covid-19, sebbene sia noto che queste sostanze sperimentali superano la barriera placentare. Mai prima d’ora nella storia i bambini non ancora nati sono stati sistematicamente “vaccinati” ossia sottoposti a iniezioni sperimentali.

Un gruppo di medici, farmacisti e uno psicologo altoatesini e trentini all’avvio della cosiddetta “campagna di vaccinazione” Covid-19 all’inizio 2021 aveva realizzato un video per fornire ai cittadini informazioni importantissime per la loro salute e la loro vita.

La reazione dei responsabili della Salute Pubblica in poche parole: insulti, denigrazione, diffamazione anche a mezzo stampa, e persino azioni disciplinari da parte degli Ordini professionali di appartenenza, in particolare da parte dell’Ordine dei Medici di Bolzano e Trento.

Gli articoli di giornale di questo periodo mostrano come opinionisti, tra cui l’attuale Assessore alla Salute Hubert Messner, invece di affrontare il contenuto degli importanti messaggi, li hanno semplicemente liquidati come anti-scientifici, pericolosi e irresponsabili

Oggi ho invitato in conferenza stampa questo gruppo di sanitari, operanti secondo il principio dell’evidenza scientifica e il principio del „primun non nocere“ quasi quattro anni dopo il loro lodevole impegno – denigrato come “video-shock” – nella tutela dei cittadini, per un cosiddetto factchecking, tanto en vogue da quasi cinque anni.

È in collegamento diretto da Roma il dott. Maurizio Federico, responsabile dirigente del Centro Nazionale della Salute Globale, Istituto Superiore della Sanità, che ci esporrà i punti salienti del suo importantissimo studio che il 14 novembre 2024 è stato pubblicato, e le cui conclusioni non potranno rimanere senza conseguenze.

 

RA DDr. Renate Holzeisen

Mitglied des Südtiroler Landtages – Membro del Consiglio della Prov. Autonoma di Bolzano

Richiesta delle dimissioni del Ministro alla Salute e dell’Assessore Hubert Messner

Lo studio finanziato dal Ministero della Salute e pubblicato dal Direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in data 14.11.2024, dimostra l’inefficacia dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 a mRNA anche attualmente applicati e il connesso elevatissimo rischio per la salute (incluso lo sviluppo di cancro)

Richiesta la sospensione immediata della “campagna vaccinale”-Covid-19 e le dimissioni di tutti i responsabili a livello nazionale e locale dell’attuale “campagna vaccinale”-Covid-19 (Ministro Orazio Schillaci, Assessore alla Salute dell’Alto Adige Hubert Messner).

Con uno studio finanziato dal Ministero della Salute e condotto dal Direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore della Sanità (Maurizio Federico) e pubblicato il 14 novembre 2024

https://www.mdpi.com/2076-393X/12/11/1281

vengono identificati e spiegati l’inefficacia dei cosiddetti “vaccini” a mRNA anche attualmente in uso (Comirnaty di Pfizer/BioNTech, Spikevax di Moderna), nonché l’enorme rischio per la salute associato alla loro iniezione e la loro errata classificazione farmacologica come “vaccini”.

Il responsabile del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’ISS conferma tutto ciò che esperti riconosciuti a livello internazionale (come il Professore di Microbiologia dell’Università di Marsiglia Univ.Prof.Dr.Didier Raoult, il Professore Emerito di Microbiologia dell’Università di Mainz Univ.Prof.Dr. Sucharit Bhakdi e il Professore Emerito di Microbiologia dell’Università di Waterloo (Canada) Univ.Prof.Dr. Michael Palmer e altri) avevano già spiegato in dettaglio, anche in ampie pubblicazioni, sin dalla fine del 2020:

  1. Il virus Sars-Cov-2 entra attraverso il naso e la bocca, e quindi una difesa efficace deve avvenire nelle membrane mucose che ivi si trovano. La sostanza iniettata nel muscolo superiore del braccio non sviluppa praticamente alcuna effettiva risposta immunitaria nel tratto respiratorio superiore, ossia nel portale di ingresso del virus
  2. La produzione incontrollabile (in quantità e tempo) della proteina spike (una tossina) nell’organismo, porta a malattie autoimmuni e persino allo sviluppo e alla riattivazione di tumori maligni!
  3. Le particelle nano-lipide, in cui l’mRNA viene impacchettato e iniettato nell’organismo, entrano in tutte le cellule di ogni parte del corpo, compresi il muscolo cardiaco, il cervello, i linfonodi, le ovaie, i testicoli, ecc.
  4. L’mRNA è stato trovato nel muscolo cardiaco anche mesi dopo la “vaccinazione” ed è responsabile della miocardite (indicata dal 2023 ufficialmente nel foglietto illustrativo anche con espresso riferimento a decessi).
  5. L’mRNA è stato trovato nei linfonodi delle persone “vaccinate” anche dopo mesi a distanza dalla “vaccinazione”.
  6. La indotta reazione eccessiva del sistema immunitario non solo favorisce gravi – anche a breve tempo mortali (morti improvvise e casi di cancri turbo) – problemi cardiaci, già dichiarati ufficialmente dall’autorità del farmaco, ma anche infiammazioni croniche di ogni tipo e lo sviluppo di tumori maligni!
  7. I cosiddetti “vaccini” Covid-19 basati sull’mRNA non sono vaccini, ma un pro-farmaco che viene iniettato nel corpo in uno stato inattivo e agisce di fatto in modo incontrollabile attraverso una corrispondente reazione cellulare.
  • Che cosa faranno ora il Ministro alla Salute Orazio Schillaci e i responsabili a livello locale della politica della salute, come in Alto Adige/Sudtirolo l’Assessore Hubert Messner, con la loro irresponsabile “campagna di vaccinazioneCovid-19, con la quale raccomandano questa iniezione sperimentale che è anche mortale a breve termine (come confermato nel foglietto illustrativo), persino alle donne gravide e alle donne allattanti, oltreché a tutti gli ultrasessantenni, a tutto il personale sanitario (compresi gli studenti delle professioni sanitarie) e ai cosiddetti “pazienti fragili” il cui sistema immunitario è già in totale squilibrio, come nei pazienti oncologici in quelli affetti da malattie autoimmuni ?
  • Interromperanno immediatamente l’applicazione di queste sostanze sperimentali altamente pericolose?
  • E si dimetteranno dal loro incarico, come dovrebbero, se hanno un pizzico di decenza, dato che avrebbero dovuto sapere sin dal 2021 ciò che questo studio dell’Istituto Superiore della Sanità conferma, e di cui loro già da molto tempo sono stati messi a conoscenza, anche da parte della sottoscritta Consigliera Provinciale e Avvocato, in via diretta e pubblica.

In qualità di membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano chiedo le immediate dimissioni del Ministro alla Salute Orazio Schillaci e dell’Assessore alla Salute della Provincia Autonoma di Bolzano, Hubert Messner, nonché l’immediata sospensione della “campagna di vaccinazione” Covid-19 da parte della Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige (Christian Kofler) e della responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige (Silvia Spertini).

MDPI Istituto Superiore Sanità 14.11. 2024 (002)

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

COMUNICATO STAMPA

Il governo della Provincia Autonoma di Bolzano contrario alla revisione critica delle misure Covid – continua a negare persino fatti istituzionalmente confermati

Il Governo provinciale dell’Alto Adige – in primis l’Assessore responsabile della salute degli altoatesini/sudtirolesi Hubert Messner – non ha alcuna intenzione di provvedere ad una revisione critica delle misure pandemiche, revisione che è – invece – essenziale per il futuro. E questo nonostante una promessa – seppur poco convincente – nel programma di governo.

L’assessore Hubert Messner continua a sostenere che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 sarebbero stati autorizzati per la prevenzione dell’infezione virale e quindi per l’inibizione della trasmissione del virus! Da ultimo, rispondendo ad una delle mie interrogazioni, che evidentemente danno fastidio alla Giunta provinciale, in Aula del Consiglio Provinciale lo scorso 5 Novembre 2024.

Riguardava, tra le altre, la mia interrogazione sui motivi per i quali il Governo provinciale dell’Alto Adige non ha concesso (come confermato dall’Assessore competente Ulli Mair) agli inquilini “non-vaccinati” contro il Covid-19 di un appartamento dell’IPES (Istituto Provinciale dell’Edilizia Sociale) – che si trovano in difficoltà finanziari< a causa della sospensione dal lavoro senza retribuzione per tanti mesi – la riduzione dell’affitto sociale a cui per legge provinciale hanno diritto tutti coloro che si trovano in difficoltà economiche senza colpa, nonchè sui motivi  per i quali a questi inquilini poi è stato addirittura disdetto dall’IPES il contratto di affitto.

https://drive.google.com/file/d/1Rd2fOysZeAroqu3QPNyQaXJ5vcEhUHNy/view?usp=drivesdk

Nella sua risposta alla mia interrogazione, l’Assessore Hubert Messner ha ripetuto una volta di più la gravissima disinformazione – diffusa dai politici sin dalla fine del dicembre 2020 – e secondo la quale i cosiddetti “vaccini” Covid-19 sarebbero stati autorizzati per la prevenzione dell’infezione virale e quindi per l’inibizione della trasmissione virale – e che quindi non vi sarebbe stato alcun uso off-label (cioè al di fuori dall’indicazione terapeutica del “vaccino”) sui  cittadini obbligati a vaccinarsi ai fini della prevenzione del contagio con il virus SARS-CoV-2.

E ciò nonostante il fatto che il contrario emergesse in modo inequivocabile sin dall’inizio dai documenti di autorizzazione all’immissione in commercio e ora viene confermato anche da tribunali italiani!

Poiché anche l’Agenzia Europea del farmaco (EMA) e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) hanno ripetutamente ed esplicitamente confermato che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 non sono mai stati autorizzati per la prevenzione del contagio virale, ci possono essere solo due ragioni per la diffusione di falsità da parte dell’Assessore Messner: o l’Assessore Messner non è in grado di leggere i documenti ufficiali di autorizzazione dei farmaci ed è affetto da una dissonanza cognitiva persino rispetto a conferme esplicite da parte dell’EMA e dell’AIFA, oppure sta cercando di coprire il proprio irresponsabile operato degli ultimi anni, continuando a diffondere una eclatante disinformazione.

Entrambe le situazioni sono inaccettabili per un medico, ex primario e ora Assessore alla Salute.

Va ricordato che Hubert Messner si dichiarò favorevole pure alla “vaccinazione” Covid-19 dei bambini al fine di una presunta “immunità di gregge”!

È evidente che Hubert Messner è incorso in una enorme responsabilità personale per aver consigliato il trattamento di bambini e adolescenti con sostanze sperimentali pericolose (miocardite, morte indicati tra i possibili effetti collaterali anche nel foglietto illustrativo!) e che non sono mai state autorizzate allo scopo di inibire la trasmissione del virus, come invece da lui ancora oggi sostenuto!

E ovviamente tenta di sottrarsi a questa grave responsabilità negando pure l’innegabile!

Che Hubert Messner –  che ha voluto e lanciato, con una campagna di gravissima disinformazione istituzionale della popolazione, l’applicazione a tappeto in Alto Adige dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab Beyfortus su tutti i neonati – nonostante la raccomandazione contraria dell’Istituto Superiore della Sanità e dei dati spaventosi dello studio clinico del produttore AstraZeneca (più decessi nel gruppo dei neonati trattati con Beyfortus rispetto al gruppo placebo a causa del rischio di trombosi!) – è inaccettabile, anzi pericoloso, come consigliere provinciale responsabile della salute dei cittadini altoatesini, è evidente!

Ma in un governo provinciale che intende “revisionare” le misure Covid, semplicemente incaricando l’EURAC con uno studio socio-scientifico, Hubert Messner si inserisce ovviamente alla perfezione.

L’EURAC ha un chiaro conflitto di interessi con i cittadini dell’Alto Adige/Sudtirolo, portatori del diritto ad un’indagine trasparente e imparziale sulle misure Covid.

Tra i 20 membri dell’EURAC si trovano la Provincia Autonoma di Bolzano, la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, i grandi Comuni altoatesini Bolzano, Bressanone e Merano – tutti responsabili di lockdown privi di evidenza scientifica e gravemente dannosi per la salute ed economia, dell’obbligo dell’uso della mascherina, dell’abuso dei tamponi, della discriminazione di “non-vaccinati” ecc. – nonché la più grande impresa nel campo dei media altoatesini, che – come tutti i media (con pochissime eccezioni) – ha partecipato attivamente alla disinformazione della popolazione sulle misure Covid.

Evidentemente si continua con la grave disinformazione e l’inganno della popolazione. E tutto questo con i soldi delle tasse e imposte pagate dai cittadini!

E se io, nella mia funzione istituzionale di membro del Consiglio Provinciale, contesto pubblicamente nel Consiglio Provinciale la diffusione di informazioni evidentemente false, il Presidente del Consiglio Provinciale Arnold Schuler mi toglie la parola e minaccia la mia espulsione dall’aula (tra gli applausi dal banco del Governo e dei Verdi).

Arnold Schuler evidentemente non agisce come Presidente del Consiglio Provinciale, ma invece come appartenente alla Südtiroler Volkspartei e come ex Assessore alla Protezione Civile durante la cosiddetta pandemia, e quindi in un netto e grave conflitto di interessi con i cittadini, che hanno diritto alla verità e alla trasparenza.

Se dipendesse dal governo altoatesino e da alcuni partiti di opposizione, la popolazione altoatesina non verrebbe mai messa a conoscenza della verità sulle gravissime violazioni di legge commesse negli ultimi quasi 5 anni non soltanto dagli organi statali, ma anche dal governo provinciale, i Comuni, l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige e altri organi amministrativi locali.

Ma il governo provinciale altoatesino non può più nascondere la verità, perché

la Provincia Autonoma di Bolzano non è immune alla Verità e non è certo autonoma rispetto alla Verità!

E servirà poco l’annuncio dell’Assessore Hubert Messner di non voler rispondere più alle mie interrogazioni, perché evidentemente teme lo smascheramento in seduta pubblica del Consiglio Provinciale delle falsità da lui propagandate.

Evidentemente Hubert Messner non è neanche consapevole del fatto che da Assessore è obbligato a rispondere alle chiare interrogazioni di un membro del Consiglio Provinciale eletto dai cittadini!

E, dunque, sono curiosa di vedere quando e con quale contenuto Hubert Messner risponderà alle mie due interrogazioni allo stato rimaste senza risposta e che dovranno, per normativa del Consiglio Provinciale, avere una risposta completa entro e non oltre il 15 Novembre:

https://drive.google.com/file/d/1wwcAsmYXOyRw0-1W0JQp0LFAYsQtBhub/view?usp=drivesdk

https://drive.google.com/file/d/1FeQf9fUZHRa8I99R_SFPEuUaKJDJ-yN_/view?usp=drivesdk

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

COMUNICATO STAMPA

 

Per la Giunta della Provincia Autonoma dell’Alto Adige, i cittadini non “vaccinati” contro il Covid-19 sono colpevoli della loro sospensione dal lavoro e dal reddito.

Non è in vista una revisione critica delle misure Covid, contrariamente a quanto la Giunta si è impegnata nel  suo programma governativo evidentemente violato

I cittadini altoatesini a cui l’Istituto provinciale per l’edilizia sociale (IPES) ha assegnato un appartamento a canone sociale e che hanno sempre pagato l’affitto puntualmente, nel 2021/2022 hanno subito una riduzione fondamentale della loro forza economica con la sospensione dal lavoro per diversi mesi a causa della non effettuata cosiddetta “vaccinazione” contro il Covid-19.

I cittadini altoatesini, che in termini finanziari già “hanno vissuto alla giornata” e quindi avevano diritto ad un appartamento a canone sociale, hanno chiesto all’IPES la riduzione del canone, riduzione a cui avevano diritto secondo la normativa provinciale.

L’IPES ha negato la richiesta riduzione del canone, sostenendo che questi altoatesini sarebbero responsabili/colpevoli (“nicht unverschuldet”) della loro sospensione dal lavoro e della conseguente perdita dello stipendio che si è protratta per mesi. Nel frattempo, a cittadini altoatesini che si trovano in questa situazione, è stato addirittura notificato dall’IPES lo sfratto, perché non hanno pagato l’intero canone del periodo in cui non le era stato consentito di andare a lavorare!

L’articolo 29 (riduzione del canone sostenibile) del D.Pres.P. Bolzano n. 28 del 23 agosto 2023 stabilisce che il canone sostenibile può essere ridotto in casi straordinari caratterizzati da una riduzione permanente, non intenzionale, imprevedibile e significativa del fattore della situazione economica  della famiglia.

Ho quindi chiesto all’attuale Governo provinciale e all’Assessora provinciale competente se anche loro sono del parere che la circostanza della riduzione del fattore della situazione economica,, dovuta alla sospensione dal lavoro a causa del legittimo rifiuto di farsi iniettare una sostanza sperimentale basata sull’ingegneria genetica, sia da classificare come una riduzione del fattore della situazione economica intenzionale, e, dunque, imputabile al cittadino non “vaccinato”.

Nella risposta allegata, Ulli Mair, Assessore provinciale all’Edilizia abitativa, conferma che la sospensione di coloro che non si sono fatti ‘vaccinare,’ contro il Covid-19 non sarebbe classificabile come disoccupazione involontaria!

https://drive.google.com/file/d/154wTEevebVxkIpPbYJ2N-gySMcGiEcip/view?usp=drivesdk

La chiara risposta dell’Assessora del Partito dei FREIHEITLICHEN (sarebbero i “Liberali”), dimostra che il governo provinciale altoatesino, e la stessa Assessora, non hanno assolutamente alcuna intenzione – contrariamente al loro annuncio programmatico – di sottoporre ad una revisione critica le cosiddette misure Covid.

La risposta di Ulli Mair, Assessora provinciale all’edilizia sociale, è una vergogna per il governo provinciale dell’Alto Adige, che – sebbene ormai dovrebbe avere maggior consapevolezza della tematica – continua ad agire anche ex post in modo autoritario e assolutamente privo di ragionevolezza e proporzionalità a scapito dei deboli della società.

Evidentemente, il governo provinciale altoatesino non ha minimamente preso atto del contenuto dei documenti istituzionali e dei  verbali del Robert Koch Institut (paragonabile all’Istituto Superiore della Sanità), a cui proprio il governo provinciale altoatesino aveva fatto assiduo riferimento durante la cosiddetta pandemia.

Nel frattempo, i tribunali in Germania stanno nuovamente sollevando la questione della legittimità costituzionale dell’ obbligo “vaccinale”-Covid-19 davanti alla Corte Costituzionale (Bundesverfassungsgerichtshof), a causa del contenuto inequivocabile dei verbali del Robert Koch Institut in merito alle riunioni con i rappresentanti del governo tedesco.

https://www.berliner-zeitung.de/open-source/steilvorlage-fuer-die-corona-aufarbeitung-richter-in-osnabrueck-wuerdigen-rki-protokolle-li.2251612

In generale, in Germania la politica (oltra alla magistratura) sta sollevando questioni profonde,

https://www.cicero.de/innenpolitik/corona-justiz-pandemie-der-unmenschlichkeit-rki-files

questioni di fondamentale importanza che il Governo provinciale altoatesino, in chiara violazione del suo programma governativo, non sta ovviamente affrontando.

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

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