Categoria: Elezioni provinciali
VITA: Riassunto della nostra Conferenza Stampa 25.09.23 sul tema “Ciò che non è riportato nel libro di scoop “Geschäft mit der Angst” (“Affari con la paura”) di C.F. e A.O., di cui però i cittadini sudtirolesi devono venire a conoscenza”
QUELLO CHE NON VIENE DETTO NEL LIBRO “GESCHÄFT MIT DER ANGST” (AFFARI CON LA PAURA-di Ch.F. e A.O.), MA CHE OGNI CITTADINO SUDTIROLESE DEVE SAPERE”.
PREMESSA:
VITA è ovviamente a favore di un’azione penale seria, non selettiva per motivi soggettivi (influenza politica, economica, ecc.), nei confronti di coloro che hanno gravemente frodato i cittadini utilizzando fondi pubblici per arricchire sé stessi o altri.
Ci fa quindi piacere che i riflettori dei media siano puntati anche in Sudtirolo su speculazioni fraudolente, a danno di noi cittadini.
Anche noi abbiamo letto con interesse il libro scoop “Geschäft mit der Angst” (Affari con la paura), pubblicato la scorsa settimana e ci congratuliamo con gli autori per il loro lavoro.
Tuttavia, dobbiamo constatare che anche in questo libro non compaiono fatti essenziali, necessari per una “visione completa” del “business con la paura” fatto anche in Sudtirolo.
Ma non ci limiteremo a completare il “quadro morale oppressivo” (come lo definiscono i due autori) e questa storia di criminalità economica sudtirolese, ma mostreremo che le azioni criminali dei responsabili sudtirolesi – nel business con la paura dei cittadini – sono molto più grandi, molto più complesse e con conseguenze decisamente molto più drammatiche.
Le mascherine sono fondamentalmente inadatte come protezione dai virus. Finora, in tutto il mondo non è stato presentato alcuno studio scientifico randomizzato e revisionato (peer-reviewed), che provi il contrario.
Studi scientifici di altissimo livello qualitativo Cochrane
https://de.wikipedia.org/wiki/Cochrane_(organizzazione)
hanno dimostrato che le mascherine non hanno alcun effetto protettivo, o al massimo solo un effetto protettivo molto lieve e insignificante, contro le infezioni respiratorie virali.
La ragione di ciò è spiegata da uno dei revisori di studi dell’Istituto Cochrane di fama mondiale (Tom Jefferson) in un’intervista rilasciata al quotidiano nazionale italiano LaVerità il 22.09.2023:
(“Gli Studi smontano le mascherine: nessuna prova che limiti i contagi” – L’epidemiologo: “Il virus è troppo piccolo per essere fermato dai dispositivi. Le ricerche parlano chiaro, ma sono censurate, perché la scienza è ormai un derby https://drive.google.com/file/d/1K58uwhsKJf6ACdCAk_lLWqSf3QxoUkUg/view?usp=drivesdk)
Come spiegato fin dall’inizio da molti esperti e medici – che, fino ad allora erano molto stimati, ma poi improvvisamente, a causa della loro opinione critica, taciuti o addirittura dipinti come estremisti di destra – anche questo noto epidemiologo conferma quanto segue: i virus sono così piccoli, che i tessuti di queste mascherine (comprese quelle FFP2), li lasciano passare. Questa è una banalissima legge della fisica, che è stata deliberatamente e consapevolmente negata dai responsabili della salute pubblica e della protezione civile negli ultimi quasi quattro anni, a danno della popolazione!
Qual è il danno per noi cittadini?
- Danno economico È assolutamente inaccettabile che siano state spese e si continuino a spendere enormi somme per questa cosiddetta “protezione bocca-naso”, del tutto inutile per la protezione dalle infezioni virali! In questo caso devono essere chiamati a risponderne tutti i responsabili soprattutto a livello locale, che – senza aver mai risposto alle documentate obiezioni sul fatto che queste mascherine non solo sono dannose (vedi sotto), ma anche completamente inutili per il presunto scopo – hanno imposto, senza alcun ritegno, questa assurdità dannosa per la salute a tutta la popolazione, compresi i bambini nelle scuole!
- Danno alla salute Le mascherine danneggiano la salute fisica, tra l’altro perché aumentano drasticamente la quantità di anidride carbonica nell’aria che respiriamo, attraverso l’espirazione. Ne soffrono soprattutto i bambini, ma anche per gli adulti indossare le mascherine per ore al lavoro o sui mezzi pubblici è estremamente stressante. Le maschere FFP2 sono particolarmente dannose, in quanto aumentano il livello oltre ogni limite consentito. In Sudtirolo, le mascherine FFP2 erano obbligatorie per il personale dei negozi. Inoltre, il governo provinciale sudtirolese ha reso obbligatorie le mascherine anche all’aperto. Ai danni fisici si aggiungono quelli psicologici e psichici di questa misura.
Questa misura ha arrecato danno oltre che alla salute fisica anche alla salute psichica dei cittadini e non aveva e non ha alcuna evidenza scientifica, ma era evidentemente un mezzo per ricordare quotidianamente alla popolazione la presunta pericolosità di questo specifico virus e per “sottometterla”. Queste mascherine sono servite come strumento di pressione psicologica e di sottomissione per ulteriori misure autoritarie e disumane.
- Chiediamo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano e alla Procura della Corte dei Conti di avviare immediatamente delle serie indagini! In caso contrario, consideriamo queste istituzioni di giustizia corresponsabili di un’ulteriore grave truffa ai danni dei cittadini (a favore di chi continua ad arricchirsi con essa e/o ad esercitare il proprio potere autoritario per minare la democrazia) e di un utilizzo dei fondi pubblici che non corrisponde allo scopo dichiarato (fermare la diffusione del virus)!
- E chiediamo al Commissariato di Governo e alla Giunta Provinciale sudtirolese di annullare immediatamente tutte le multe comminate ai cittadini quando questi non si sono lasciati togliere il diritto umano (all’aperto, tra l’altro!) di respirare liberamente, senza queste mascherine! Mantenendo anche una sola di queste multe, queste due istituzioni sarebbero sicuramente colpevoli di una violazione dei diritti umani.
Il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.) dei Carabinieri e la Procura della Repubblica non hanno in alcun modo adempiuto ai loro doveri
Questo vale non solo per la più volte denunciata inefficacia e nocività delle mascherine (soprattutto per i bambini), per il più volte denunciato uso improprio (dell’abuso) dei test PCR e dei test rapidi Covid-19, che ha portato alla creazione di un numero enorme di falsi positivi, di cosiddetti casi positivi, ma soprattutto per l’uso assolutamente criminale delle cosiddette “vaccinazioni” Covid-19.
L’Unità Speciale dei Carabinieri (N.A.S.) comandati dal Ten.Col. DAVIDE PERASSO (ora candidato con TEAM K alle elezioni provinciali) è stata incaricata con urgenti indagini nel gennaio 2021 dalla Procura della Repubblica di Bolzano (all’epoca procuratore dr. Sacchetti) vista la denuncia penale, presentata già nel novembre 2021 per circa cento (100) medici, infermieri e ostetriche sospesi (a causa del loro rifiuto di farsi iniettare sostanze sperimentali basate sull’ingegneria genetica), insieme a una richiesta di sequestro cautelare (tra gli altri per i reati di falso ideologico art. 479 c.p., tentate lesioni personali art. 610 c.p., abuso di potere art. 323 c.p.).
Qui la copia della denuncia penale
https://drive.google.com/file/d/1zDWs0YIRKNABtffBve_c2t_6W09LR1FH/view?usp=drivesdk
Qui l’integrazione della denuncia penale con istanza di sequestro preventivo
https://drive.google.com/file/d/1DPfRevRqAqql9aZkH3Dron7cFVMQ-vlm/view.
In tal modo, il pubblico ministero ha disposto che i risultati dell’indagine dovessero essere consegnati al pubblico ministero con assoluta urgenza entro 30 giorni dall’incarico (ovvero entro il 27.02.2022).
https://drive.google.com/file/d/1FmBWBBrZp4YWbQEJRBdjrJUZgmthJ-Gw/view?usp=drivesdk
Invece di indagare con urgenza sulle gravissime violazioni della legge farmaceutica e dei diritti umani, esposte e documentate nella denuncia penale, i N.A.S. hanno depositato solo il 16.11.2022 (cioè 9 mesi dopo) un documento a firma del Ten.Col. DAVIDE PERASSO, che è un mero scolastico collage di contenuti del sito web dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)
https://www.aifa.gov.it/vaccini
e dell’Istituto Superiore della Sanità,
https://www.epicentro.iss.it/vaccini/covid-19-sviluppo-valutazione-approvazione
e dove, peraltro, la stragrande parte del “collage di copia e incolla” composto dalla N.A.S. si riferisce a “vaccinazioni” convenzionali, che non hanno nulla a che vedere con le cosiddette “vaccinazioni” Covid 19.
Invece di affrontare le gravi violazioni legali denunciate, il Ten.Col. DAVIDE PERASSO (ora candidato alle elezioni provinciali del TEAM K) ha copiato stralci dei siti web proprio di quegli organi amministrativi, il cui operato (insieme a quello delle autorità responsabili a livello locale) è documentato e denunciato nella denuncia penale!
https://drive.google.com/file/d/1R1WDkWyBsuW8Bk140qUQ_CcUn_8o6HbO/view?usp=drivesdk
- Nella denuncia penale era stata, invece, esposta la gravissima disinformazione e quindi l’inganno della popolazione (tra gli altri, da parte dell’Assessore Provinciale alla Sanità, dei responsabili dell`Azienda Sanitaria locale e dei testimonial da loro utilizzati, tra cui l’onnipresente nei media sudtirolesi di lingua tedesca negli anni 2020, 2021 e 2022 dott. BERNHARD GÄNSBACHER, ora candidato alle elezioni provinciali nella lista dell’ex assessore provinciale alla sanità THOMAS WIDMANN, nonché l’ex primario HUBERT MESSNER, ora candidato per la SVP alle elezioni provinciali) in merito all’efficacia e alla sicurezza di queste sostanze sperimentali, basate sull’ingegneria genetica.
- I cosiddetti “vaccini” Covid-19 sono stati presentati alla popolazione – contrariamente a quanto risultava sin da subito dalla documentazione ufficiale dell’EMA (ad esempio dai rapporti di valutazione del rispettivo “vaccino” Covid-19 = Assessment Report) e dei produttori (Risk Management Plan = RMP per il rispettivo “vaccino” Covid-19) – come efficaci per l’interruzione della catena di infezione (e quindi per la protezione degli altri) e, inoltre, come sicure. E la popolazione è stata invitata quotidianamente a farsi iniettare queste sostanze sperimentali! Coloro che si opponevano venivano definiti persino irresponsabili e antisociali, untori (“Virenschleuder” il termine preferito da BERNHARD GÄNSBACHER), e venivano mobbizzati e umiliati.
- Ora di nuovo si lancia una “campagna di vaccinazione” contro il Covid 19!
- Da inizio settembre, nei foglietti illustrativi del Comirnaty della Pfizer/BioNTech e dello Spikevax della Moderna si legge che queste sostanze sperimentali, basate su ingegneria genetica, comportano un aumento del rischio di soffrire di miocarditi e pericarditi e che determinano anche dei decessi!
A causa dell’enorme numero di decessi e di altre gravi conseguenze irreversibili di queste iniezioni sperimentali, l’EMA e la Commissione Europea – che hanno agito in modo criminale – non hanno più potuto evitare di specificare, che queste iniezioni possono anche portare alla morte.
Qui il nuovo punto 4.4. dell’allegato I alla decisione della Commissione Europea di autorizzazione di immissione sul mercato di Comirnaty
E qui il documento completo:
https://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2023/20230831160389/anx_160389_it.pdf
Analogo è stato pubblicato da EMA/Commissione Europea per Spikevax di Moderna.
Peraltro, i dati ufficiali sono estremamente sottostimati, perché non esiste una farmacovigilanza attiva. Anche in Sudtirolo, in caso di morti improvvise e inaspettate, la “vaccinazione” Covid 19 solitamente non viene considerata dalle autorità come possibile causa… anzi! Ai cittadini viene sistematicamente dichiarato, che è esclusa ogni correlazione!
I dati della banca dati europea (EUROSTAT) mostrano una chiara correlazione tra il tasso di mortalità in eccesso e il tasso di “vaccinazione” Covid 19.
I paesi con un alto “tasso di vaccinazione” Covid 19 hanno un tasso di mortalità in eccesso significativamente alto!
- E sul sito web dell’Azienda Sanitaria locale è ancora pubblicato quanto segue, nonostante mesi fa avessimo chiesto all’Azienda Sanitaria del Sudtirolo di toglierlo finalmente dal sito.
Si continua a diffondere la falsa informazione, che i bambini dovrebbero essere trattati con queste sostanze sperimentali, non solo per prevenire infezioni (queste sostanze però non sono mai state testate e autorizzate per la protezione contro le infezioni e di fatto non funzionano a tal fine – i bambini in generale non corrono alcun rischio incontrando il virus SARS-CoV-2, però sono esposti a un enorme rischio per la loro salute e vita con l’iniezione sperimentale), ma anche per poter partecipare alla vita sociale! Non c’è cosa più sfacciata e criminale di questa disinformazione a danno dei bambini!
Perché vaccinare i bambini?
Secondo il parere della Commissione Tecnico Scientifica dell’AIFA (CTS), “sebbene l’infezione da SARS-CoV-2 sia sicuramente più benigna nei bambini, in alcuni casi essa può essere associata a conseguenze gravi come il rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-c), che può richiedere anche il ricovero in terapia intensiva”.
Inoltre, il CTS sottolinea che “oltre all’efficacia nel prevenire il contagio e le relative conseguenze, la vaccinazione comporta benefici quali la possibilità di frequentare la scuola e condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi, che sono particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età […]
Oltre ai benefici diretti, la vaccinazione dei bambini comporterebbe un aumento della copertura vaccinale dell’intera popolazione e, quindi, una maggiore protezione anche per i soggetti più fragili di tutte le età, soprattutto se conviventi con i bambini”.
Fonte: Ministero della Salute, Azienda Sanitaria dell’Alto Adige; Data: 07.12.2021
Questa volta non sollecitiamo solo ai responsabili dell’Azienda Sanitaria di rimuovere immediatamente questo avviso e gli analoghi avvisi per gli adulti, ma chiediamo pubblicamente anche alle autorità giudiziarie di intervenire immediatamente per garantire che i nostri bambini, ma anche il resto della popolazione, non siano ulteriormente esposti al pericolo di queste sostanze.
Se la Procura e i N.A.S. non intervengono immediatamente, dovranno essere considerati co-responsabili per morti e gravi danni fisici!
Dalle informazioni scaricate dal sito web del Servizio Sanitario del Sudtirolo, sembrerebbe che per queste sostanze siano stati fatti tutti gli studi, come per tutti gli altri vaccini.
Invece, per queste sostanze, che non hanno nulla a che vedere con i vaccini convenzionali, non sono mai stati fatti studi clinici per confermare l’efficacia e la sicurezza.
Si vedano i ricorsi di annullamento pendenti presso il Tribunale Europeo con i numeri T-108/23 e T-109/23 e relativi all’autorizzazione delle due sostanze a base di mRNA Comirnaty di Pfizer/BionTech e Spikevax di Moderna.
Qui l’azione di annullamento pendente con T-109/23
https://drive.google.com/file/d/135ahpPDhuUbQt74fYi_9932B0WZ0MPjo/view
Pubblicazione del sunto dell’azione in Gazzetta Ufficiale dell’UE:
https://drive.google.com/file/d/10kj4Sp00FYzrNJMNo1TvBj8jZh6IKdLs/view?usp=drivesdk
Dal foglietto illustrativo emergeva in modo chiaro fin dall’inizio, che non erano stati condotti studi sulla cancerogenicità e sulla genotossicità.
Inoltre, queste sostanze non sono mai state testate in punto mutagenicità, cioè in merito al rischio di alterare il genoma umano!
Ciò è particolarmente grave nel caso di sostanze sperimentali basate sull’ingegneria genetica!
E, intanto, i casi osservati di turbo-cancro e le malattie tumorali, soprattutto tra i giovani, stanno aumentando vertiginosamente in tutto il mondo, e sempre più scienziati – anche tra quelli che inizialmente si erano espressi a favore di questa “vaccinazione” – vanno in pubblico a segnalare il rischio concreto di alterazione del DNA, cioè del genoma umano, che può avere effetti catastrofici ancora incomprensibili nelle loro dimensioni.
Non per niente esiste un divieto di modifica del genoma umano, ancorato anche a livello di Nazioni Unite!
Residui di plasmidi (DNA estraneo) nei cosiddetti “vaccini” Covid-19 sono stati rilevati in queste sostanze da diversi laboratori in tutto il mondo, e inoltre è noto dagli anni ’70 che l’RNA può retrotrascriversi nel DNA.
Intanto anche i media nazionali ne parlano (LaVerità, Cresce l’allarme sul DNA nei vaccini: “I residui si concentrano nelle ovaie … Si rischia di colpire geni soppressori del cancro. Necessari controlli a campione… Più tumori nei giovani”. 24.09.2023)
https://drive.google.com/file/d/1nahb1cBGsWJ3CiLq91AKCkfDLZaelyGl/view?usp=drivesdk
Che queste sostanze non fossero né efficaci né sicure era risultato chiaro fin dall’inizio direttamente dai documenti ufficiali dell’EMA (Rapporto di Valutazione– Assessment Report)
https://drive.google.com/file/d/1cmRH8gK_jNltFjUdNEDdHyKWliLClf40/view?usp=drivesdk
e dei produttori (Piano di Gestione del Rischio – Risk Management Plan),
https://drive.google.com/file/d/1zoAYNntPxrbyC5giCfCMDuCrKOyiOtEp/view?usp=drivesdk
come dettagliatamente esposto nella denuncia penale e nell’opposizione alla richiesta di archiviazione. Inoltre, fin dall’inizio della cosiddetta campagna “vaccinale”, era stato segnalato in tutta Europa e in Italia un elevato numero di effetti collaterali, anche mortali.
Vedi a tal riguardo i dati della banca dati degli effetti collaterali dei farmaci dell’UE EudraVigilance.
Dalla corrispondenza e-mail – intercorsa tra i responsabili dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e del Ministero della Salute, nonché i responsabili delle autorità sanitarie delle province e delle regioni – pubblicata per settimane nella trasmissione FuoridalCoro (di Mario Giordano) su Rete4 (Mediaset), si evince che anche le autorità locali sapevano fin dall’inizio, che queste sostanze non proteggevano dall’infezione e soprattutto che potevano portare a gravi effetti collaterali, anche mortali.
Dai documenti trasmessi per settimane in prime time nella televisione italiana, emerge anche che le autorità sanitarie locali (quindi anche quelle sudtirolesi) avevano ricevuto dalle autorità nazionali l’ordine di mantenere il più assoluto silenzio su questi fatti, “per non compromettere la campagna di vaccinazione”!
Qui la registrazione delle trasmissioni di Fuoridal Coro:
https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/fuoridalcoro20222023/martedi-11-aprile_F312336201001401
Nei procedimenti penali e civili in corso presso i tribunali sudtirolesi, allo stato nessun giudice o pubblico ministero ha ritenuto necessario acquisire questa corrispondenza e-mail, cioè questa importante prova, nonostante le ripetute richieste in tal senso!
Chiediamo ai responsabili della giustizia sudtirolese perché omettono sistematicamente ad acquisire le prove nei procedimenti che riguardano i cosiddetti “vaccini”-Covid-19?
Anche la magistratura sudtirolese esegue istruzioni puramente politiche, come è evidentemente il caso dei responsabili dell’Azienda Sanitaria Sudtirolese?
Al momento tutto lascia pensare che sia così, perché non c’è altra spiegazione per questa grave violazione della Costituzione, trattandosi di omissione, anche penalmente rilevante, di una funzione essenziale dell’apparato giudiziario!
Chiediamo alla magistratura sudtirolese di esercitare finalmente la sua funzione essenziale, come previsto dal legislatore costituzionale per garantire l’esistenza di uno Stato di Diritto democratico e rispettoso dei Diritti Umani!
Per l’iniezione dei cosiddetti “vaccini” Covid-19, la prescrizione medica era ed è un prerequisito indispensabile secondo la Legge sui farmaci dell’UE e le condizioni stabilite dall’autorità centrale di autorizzazione (EMA/Commissione UE).
Ciò è chiaramente indicato nell’Allegato II, punto b) delle decisioni di esecuzione della Commissione UE sull’immissione in commercio di queste sostanze sperimentali e nell’art. 71 della Direttiva 2001/83 del Parlamento europeo e del Consiglio (Codice comunitario relativo ai medicinali).
Nella denuncia penale presentata nel novembre 2021 da un centinaio di medici e sanitari sudtirolesi e in altre denunce penali presentate alla Procura della Repubblica di Bolzano, in particolare a nome di medici sospesi, è stato ripetutamente evidenziato che ai cittadini venivano e vengono iniettate queste sostanze sperimentali in assoluta violazione della legge e senza alcuna prescrizione medica!
Se un farmaco è soggetto a prescrizione medica ai sensi dell’art. 71 della Direttiva 2001/83, ciò significa che tale farmaco (sono comprese anche le sostanze dichiarate essere “vaccini”)
- non può mai essere utilizzato né nel contesto di un obbligo vaccinale diretto per intere categorie professionali o per intere fasce d’età (oltre i 50 anni), né nel contesto di un obbligo vaccinale indiretto (greenpass) per la quasi totalità della popolazione. Il ragionevole e responsabile uso di un farmaco soggetto a prescrizione medica, secondo l’art. 71 della Direttiva 2001/83 del Parlamento e del Consiglio dell’Unione Europea (Codice dei Farmaci) e l’art. 13 del Codice deontologico nazionale dei Medici, deve essere valutato da un medico sulla base di una valutazione accurata caso per caso, della situazione individuale del paziente/vaccinando, nonché dell’effettiva natura del farmaco, della sua efficacia e della sua sicurezza, sulla base dei documenti ufficiali dell’autorità regolatoria e del produttore.
- Dai rapporti di valutazione (Assessment Report) dell’Agenzia Europea del Farmaco/EMA dei singoli “vaccini” Covid-19 – pubblicati sul sito web dell’EMA, essenziali nella procedura di autorizzazione di un farmaco, risultava in modo chiaro sin dall’inizio che non vi era alcuna prova che queste sostanze avessero un’efficacia preventiva dell’infezione e dell’infettività delle persone trattate con esse. Inoltre, da questi rapporti emergeva chiaramente che anche per quanto riguarda la prevenzione della malattia grave, c’era solo una speranza/presunzione, perché dagli scarsissimi studi clinici non era possibile trarre alcuna conclusione statisticamente rilevante.
Per questo motivo, si sarebbe dovuto accertare che era assolutamente inammissibile sottoporre a questa iniezione sperimentale, non solo il personale sanitario, ma anche altri gruppi professionali come gli insegnanti, le forze dell’ordine, nonché gli ultracinquantenni ecc., con la menzogna che era necessaria per la protezione degli altri! Questo è l’inganno più oltraggioso che si possa immaginare nei confronti dei cittadini!
Dai Piani di Gestione del Rischio (RMP) dei produttori per le singole sostanze (pubblicati dall’EMA), essenziali nella procedura di autorizzazione di immissione nel mercato di un farmaco, risultava in modo chiaro che ai produttori mancavano informazioni essenziali su queste sostanze!
https://drive.google.com/file/d/1zoAYNntPxrbyC5giCfCMDuCrKOyiOtEp/view?usp=drivesdk
Nella denuncia penale, tutto questo è stato spiegato in dettaglio. Tuttavia, né i N.A.S., comandati dal Ten.Col. DAVIDE PERASSO (ora candidato alle elezioni provinciali con il TEAM K), né la Procura si sono interessati di tutto ciò! Per esempio, non hanno preso alcuna posizione sulla sistematica mancanza della prescrizione medica, invece necessaria per la legittima iniezione dei cosiddetti “vaccini” Covid-19!
A causa della grave disinformazione, da parte delle autorità, dei cittadini sull’asserita efficacia e sicurezza di queste iniezioni sperimentali, i cittadini/”vaccinandi” non potevano nemmeno dare un consenso informato, e, quindi, in ogni caso (indipendentemente dal fatto che ci fosse o meno un “obbligo vaccinale”), il loro consenso non era e non è libero!
Perché un consenso ad un’iniezione è soltanto libero se è fondato su una corretta base informativa. Cittadini ingannati non possono prestare un consenso “libero”!
Tutte le dichiarazioni di consenso firmate dal 27 dicembre 2020 dai cittadini brutalmente truffati dalle autorità, sono NULLE, anzi, INESISTENTI!
Anche di questo fatto fondamentale né i N.A.S., comandati dal Ten.Col. DAVIDE PERASSO (ora candidato alle elezioni provinciali con il TEAM K), né la Procura presso il Tribunale di Bolzano si sono preoccupati!
Perché i N.A.S., comandati dal Ten.Col. DAVIDE PERASSO non hanno indagato su queste enormi violazioni della legge sul farmaco?
Perché non hanno indagato sulle condizioni per l’uso di questi cosiddetti “vaccini” stabiliti dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) e dalla Commissione UE quale condicio sine qua non per l’uso legittimo?
Chi ha dato loro l’istruzione di non indagare (oppure di nascondere l’esito di eventuali indagini occulte)?:
- circa la necessità imprescindibile della prescrizione medica,
- circa la palese e sistematica disinformazione, anzi il fondamentale inganno dei “vaccinandi”, e quindi la brutale violazione del dovere di informazione da parte dei responsabili delle autorità sanitarie (FLORIAN ZERZER & Co.) e dei loro testimonial (tra gli altri BERND GÄNSBACHER, candidato provinciale della Lista Widmann – HUBERT MESSNER, candidato provinciale della SVP) da parte dei responsabili politici (l’ex Assessore alla Sanità THOMAS WIDMANN, il responsabile della Protezione Civile, l’allora consigliere provinciale ARNOLD SCHULER, l’attuale Assessore Provinciale alla Sanità e governatore ARNO KOMPATSCHER), dei responsabili dei centri di vaccinazione, dei responsabili dell’Ordine dei Medici ecc.
Dopo le note e scandalose sentenze della Corte Costituzionale – che peraltro non si è occupata dei fatti sollevati e documentati dai circa 100 sanitari nelle sue sentenze (!) – fatti e circostanze che quindi avrebbero dovuto essere comunque oggetto di indagini, la Procura della Repubblica, sulla base del semplice scolastico collage di copie di estratti di internet del Ten. Col. DAVIDE PERASSO (ora candidato alle elezioni provinciali per il TEAM K), ha chiesto l’archiviazione delle indagini, che di fatto non sono mai state avviate, a meno che non dobbiamo supporre che i risultati dell’indagine siano stati soppressi a causa della disastrosa esplosività. Ovviamente, entrambe le ipotesi sono assolutamente inaccettabili!
https://drive.google.com/file/d/1QN9rrgTuKudTdfN8yi0SAkeUbWKUB7S4/view?usp=drivesdk
Avverso l’istanza di archiviazione delle indagini, è stata presentata opposizione.
https://drive.google.com/file/d/1K6buEILAtH6e2Q9AA05S4z8hS_IVfO5r/view?usp=drivesdk
Sono ormai 9 mesi che attendiamo la fissazione dell’udienza davanti al giudice delle indagini preliminari. La legge prevede un termine di 3 mesi per la fissazione dell’udienza!
Tra l’altro, questa non è l’unica denuncia penale che è stata presentata. Successivamente, sono state presentate altre denunce penali per diversi medici sospesi. In ogni caso, la Procura li ha archiviati con motivazioni scandalose, dopo un’indagine che evidentemente non è stata condotta (i fascicoli d’indagine sono di fatto vuoti).
In tutti questi i casi è stata presentata opposizione alla richiesta di archiviazione.
Solo due casi sono già stati trattati in un procedimento davanti a un giudice per le indagini preliminari. A causa delle, in Sudtirolo da sempre problematiche relazioni di natura familiare e di altro tipo troppo strette tra membri della magistratura, leader politici e responsabili di altre istituzioni e l’addomesticazione politica della magistratura sviluppatasi nel corso dei decenni a causa della predominanza di un unico partito e il particolare modo di selezione locale dei magistrati, sia la Procura che il giudice (anche in questi due procedimenti) sono stati invitati a rivelare in questa, peraltro, ulteriormente particolare situazione, eventuali incompatibilità.
Sebbene – come si è scoperto solo dopo il processo – la giudice si sia fatta fotografare nel hub “vaccinale” come testimonial della “campagna di vaccinazione” Covid 19 per articoli usciti con foto sui due quotidiani della casa editrice Athesia, e si sia congratulata pubblicamente con i responsabili del hub vaccinale per l’asserita ottima organizzazione, e sebbene il marito della giudice, in qualità di rappresentante di Confindustria, abbia dichiarato pubblicamente ai media di essere favorevole a un “obbligo di vaccinazione” Covid-19 per i dipendenti in generale, la giudice non si è sentita in dovere di astenersi dal pronunciarsi sui caso in questione
https://drive.google.com/file/d/1LGt05ulnC2W3rnmRyl9epapb5b5ftOEv/view?usp=drivesdk
Questo è un altro esempio lampante dell’incredibile disfunzione della giustizia sudtirolese!
Constatiamo che il Nucleo N.A.S. dei Carabinieri e la Procura presso il Tribunale di Bolzano non indagano, e che i cittadini, che lottano per il rispetto del loro Diritto Umano di non farsi iniettare una sostanza sperimentale, devono fare i conti con una magistratura evidentemente fortemente di parte che, nonostante l’evidente parzialità, non si astiene dalla decisione, ma, ignorando/snobbando dati e fatti ufficiali, sospende i Diritti Umani dei sudtirolesi.
Anche in questo caso sorge spontanea la domanda: su indicazione di chi avviene tutto ciò? Oppure dipende da pregiudizi puramente personali?
Entrambe le ipotesi sono ovviamente inaccettabili perché non rispettano né il principio della necessaria indipendenza e imparzialità dei giudici, sancito dal legislatore costituzionale all’art. 111, né il principio del giusto processo (art. 111 Cost. e art. 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo).
Chiediamo un immediato chiarimento di questa situazione insostenibile e chiediamo l’avvio immediato di serie indagini contro tutti i responsabili, indipendentemente dal loro status sociale e dall’influenza politica, perché “Davanti alla legge sono tutti uguali”!
É una questione di vita o di morte! Di tutela della dignità umana!
Ed è proprio per questo che chiediamo che i nostri giornalisti/media finalmente prestino la loro massima attenzione a questo TEMA FONDAMENTALE PER LA SOPRAVVIVENZA DI TUTTI. In gioco c’è molto di più dei – certamente enormi – importi di denaro pubblico per, comunque, inutili mascherine!
Avv. DDr. Renate Holzeisen
Membro del Direttivo di Children’s Health Defense Europe –
Presidente di Confederazione Legale per i Diritti dell`Uomo – Milano
Capolista di VITA per le elezioni al Consiglio Provinciale del Sudtirolo
https://www.renate-holzeisen.eu
+39 335 5723234
VITA: 25/09/2023 – Salorno – INCONTRO CON LA POPOLAZIONE
25 Settembre 2023 h. 17.30
Ristorante Amalia Pernter 1896
Salorno (Piazza S. Andrea 3)
INCONTRO CON LA POPOLAZIONE
AVREMO ANCORA L’AUTONOMIA IN SUDTIROLO FRA DUE ANNI?
L’Autonomia del Sudtirolo è garantita solo se la Repubblica Italiana rimane sovrana.
Gli attuali sviluppi sia a livello mondiale, sia unionale, inducono alla massima allerta.
Cliccare sul link sottostante per leggere il resoconto della conferenza stampa odierna di VITA dal titolo “AVREMO ANCORA L’AUTONOMIA IN SUDTIROLO FRA DUE ANNI?