Consiglio a tutti che erano rimasti sospesi senza salario perché non “vaccinati” contro il Covid-19, di voler CON URGENZA interrompere la prescrizione dei crediti nei confronti del datore di lavoro per salario non pagato con una raccomandata/a.r. oppure pec sulla base della bozza che trovate qui in allegato.
Questo vale per tutti che non abbiano già pendente un processo del lavoro, con il quale hanno chiesto il pagamento dei crediti.
Denunce penali, azioni collettive che non riguardano specificamente i crediti dal lavoro nei confronti del datore di lavoro, non hanno interrotto il termine di prescrizione! Dunque, mandate la lettera adattata alla Vs. situazione con urgenza.
Consiglio di agire in giudizio solo quando la magistratura avrà deciso di accertare finalmente la cosiddetta “verità materiale” per poter applicare la legge. Allo stato il rischio processuale è ancora troppo alto vista la negazione di giustizia.
Dunque, si tratta di salvaguardare i propri crediti, interrompendo il decorso del termine di prescrizione.
Un nuovo studio peer-reviewed conferma ciò che gli esperti hanno spiegato fin dall’inizio: i nanolipidi iniettati con i cosiddetti “vaccini” Covid-19, in cui è racchiuso l’RNA modificato, superano facilmente la barriera placentare e raggiungono il feto entro un’ora, si accumulano nei suoi organi e sviluppa in modo incontrollato in tutte le cellule del feto la proteina spike, una tossina, che porta alla morte cellulare.
Questo spiega anche l’aumento dal 2021 nei paesi con un alto “tasso di copertura vaccinale” contro il Covid-19 degli aborti involontari, dei nati morti, delle malformazioni e dell’infertilità.
È difficile superare l’irresponsabilità dell’operato del Ministero della Salute e delle Aziende Sanitarie Locali, compresa l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, che continuano a raccomandare alle donne incinte la cosiddetta “vaccinazione” contro il Covid-19!
Siamo di fronte a un’emergenza di protezione civile che richiede la sospensione immediata dell’uso di queste sostanze sperimentali, in particolare sulle donne in gravidanza!
La Provincia Autonoma di Bolzanoha la competenza primaria per la protezione civile! E la Provincia Autonoma è, come le Regioni, responsabile della selezione e dell’uso legittimo dei vaccini.
Per questo motivo, il 15 gennaio 2025 ho presentato una mozione per la delibera nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano per ottenere la urgente sospensione dell’applicazione dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 in particolare per le donne incinte.
Ma nonostante le mie informazioni dettagliate, la maggioranza dei membri del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano (compresa la cosiddetta opposizione, TEAM K, Verdi, PD) non ha ritenuto necessario sostenere la mia mozione!
Con la presente, faccio un appello pubblico alla coscienza dei responsabili della politica sanitaria nazionale e locale, nonché dei medici: sospendete immediatamente l’uso di queste iniezioni sperimentali basate su tecnica genetica e altamente dannose e inutili, a meno che non vogliate sostenere che l’utilità sta nella riduzione della popolazione!
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
Il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano vota a maggioranza contro il rispetto delle norme di cautela imposte dal Diritto del Farmaco e contro la tutela della salute dei bambini
Il fatto che la maggioranza dei membri di organi legislativi voti contro il rispetto delle norme di cautela imposte dal Diritto del Farmaco e quindi contro la tutela della salute dei bambini, ci dimostra chiaramente quanto i cosiddetti “rappresentanti del popolo” siano “indottrinati” dalla lobby farmaceutica.
Ieri il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano ha deliberato sulla mia mozione intesa ad obbligare il governo provinciale altoatesino:
a voler garantire, tramite l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, che i vaccini pediatrici non vengano applicati senza la dovuta prescrizione medica;
a voler garantire, tramite l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, che non vengano applicati sui bambini prodotti vaccinali “off label”, cioè su sottocategorie pediatriche, per le quali non sono stati autorizzati;
a voler garantire, tramite l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, che vengano applicati solo prodotti vaccinali pediatrici, per i quali sia l’efficacia, sia la sicurezza sono stati confermati in studi clinici con veri gruppi di controllo;
a voler garantire che i bambini, i cui genitori non hanno acconsentito all’applicazione di prodotti vaccinali in mancanza della necessaria prescrizione medica, non vengano considerati per questo motivo “non in regola con il piano nazionale vaccinale” e, dunque, non vengano esclusi dalle strutture della prima infanzia e dalle scuole dell’infanzia dell’Alto Adige;
a voler garantire che i bambini, i cui genitori non hanno acconsentito all’applicazione “off label” di prodotti vaccinali, non vengano considerati per questo motivo “non in regola con il piano vaccinale nazionale” e, dunque, non vengano esclusi dalle strutture della prima infanzia e dalle scuole dell’infanzia dell’Alto Adige;
a voler garantire che i bambini, i cui genitori non hanno acconsentito all’applicazione di prodotti vaccinali, la cui efficacia e sicurezza non sono stati confermati in studi clinici con veri gruppi di controllo, non vengano considerati per questo motivo “non in regola con il piano vaccinale nazionale” e, dunque, non vengano esclusi dalle strutture della prima infanzia e dalle scuole dell’infanzia dell’Alto Adige.
Sebbene la Commissione Europea abbia stabilito, in applicazione del Diritto del Farmaco euro-unionale (recepito in Italia) come condizione per l’uso dei vaccini pediatrici la PRESCRIZIONE MEDICA nelle rispettive decisioni di autorizzazione, i vaccini pediatrici vengono sistematicamente somministrati senza prescrizione medica.
Il piano nazionale di prevenzione vaccinale (10 vaccinazioni obbligatorie per i bambini) deciso da POLITICI e non da medici, non prevede prodotti vaccinali specifici e si riferisce ad una popolazione pediatrica anonima e non ad un bambino specifico. E quindi, contrariamente a quanto affermato dall’Assessore Messner, non può sostituire la prescrizione medica!
Una prescrizione medica deve essere rilasciata da un medico in relazione ad un determinato prodotto vaccinale pediatrico e ad un determinato bambino.
Deve essere garantito che il medico prescriva il prodotto vaccinale in base a scienza e coscienza, senza condizionamenti politici, e in considerazione alle nature, alle caratteristiche e al profilo efficacia/rischio dello specifico prodotto vaccinale pediatrico, e tenendo conto della situazione dello specifico bambino.
Ma è esattamente ciò che non accade!
Inoltre, l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige applica il vaccino esavalente HEXYON, autorizzato dalla Commissione Europea solo per i bambini fino all’età di 24 mesi, anche ai bambini di età superiore ai 24 mesi, in una autentica applicazione off-label.
Questo è illegale, soprattutto perché avviene nell’ambito dell’imposto obbligo vaccinale!
Nella seduta di ieri, l’Assessore alla Salute Hubert Messner, una volta di più, ha fatto affermazioni non corrispondenti a verità. Ha affermato, ad esempio, che il prodotto vaccinale HEXYON sarebbe stato autorizzato per i bambini anche di età superiore ai 24 mesi e che comunque verrebbe utilizzato solo su bambini di età inferiore ai 24 mesi.L’assessore provinciale Messner o non sa cosa succede nell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, o fa finta di non saperlo, perché questo prodotto vaccinale esavalente viene somministrato dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, tra l’altro, ai bambini che vanno nella scuola d’infanzia (e, dunque, dell’età dei 3 anni in su). Sono in corso procedimenti giudiziari in merito.
Ecco la mia mozione bi-lingue, corredata da documenti istituzionali:
A proposito: l’Assessore si lamentava per la lunghezza della mia mozione. Ovviamente la verità documentata istituzionalmente è scomoda!
E la situazione potrebbe diventare ancora più spiacevole se il nuovo governo statunitense, con un Ministro alla Salute Robert F. Kennedy, inizierà seriamente sulla base di veri studi clinici, l’indagine sulla connessione tra le ripetute iniezioni di vaccini pediatrici de facto non testati, ad esempio, con la percentuale in costante aumento di bambini affetti da autismo (1 su 76 in Alto Adige!) e i risultati vengano confermati dalle autorità sanitarie statunitensi (FDA, CDC e NIH), nel frattempo ripulite dalla corruzione della lobby farmaceutica.
È incredibile che Consiglieri eletti dai cittadini si oppongano alla richiesta, affinché vengano rispettate dalle Aziende Sanitarie le disposizioni del Diritto del Farmaco che impongono cautele, come ad esempiola necessità di una prescrizione medica e il divieto di un uso off-label in massa in campagne di vaccinazione, e affinché le Aziende Sanitarie garantiscano che solo i vaccini pediatrici realmente testati in punto efficacia e sicurezza (nel contesto di studi clinici con veri gruppi di controllo) vengano utilizzati dall’autorità competente/amministrazione sanitaria.
I membri del Consiglio provinciale dell’SVP, del TEAM K, di FREIHEITLICHE, di LA CIVICA e di FORZA ITALIA si sono espressi contro il rispetto delle disposizioni di protezione della legislazione sui farmaci e contro la protezione della salute dei bambini.
I VERDI e Anna Scarafoni di FDI si sono astenuti.
Ringrazio i membri dei Gruppi Consigliari del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano che hanno votato a favore della mia mozione: NOI CITTADINI, WIR BÜRGER, NEUS ZITADINS, JWA, SÜDTIROLER FREIHEIT.
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
Però eccetto pochissimi, i media locali non hanno ritenuto di dover informare su queste fondamentali informazioni per la salute e la vita dei cittadini!
E, invece, partecipano al concertato tamtam contro l’annullamento della sanzione di Euro 100 inflitta ai cittadini “non vaccinati”.
Questo non è giornalismo!
In questi giorni in cui i media vanno in fibrillazione per la dovuta cancellazione della sanzione di Euro 100, che era stata inflitta ai cittadini che del tutto legittimamente si sono rifiutati a farsi inoculare una sostanza sperimentale tanto inefficace, quanto pericolosa, devo esprimere la mia assoluta incomprensione per i media, i quali hanno completamente ignorato le importantissime informazioni fornite dal responsabile dirigente dell’Istituto Nazionale di Salute Globale dell’ISS.
Anziché partecipare al misero tamtam contro una misura governativa che è il minimo dovuto dal governo ai cittadini brutalmente discriminati, i media avrebbero dovuto portare la notizia che il dirigente responsabile del Centro Nazionale di Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità ha confermato nell’ambito di una conferenza stampa in sede istituzionale (Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano) in diretto collegamento dall’Istituto Superiore di Sanità che:
gli esperti del campo già nel Marzo 2021 sapevano che i cosiddetti “vaccini”-Covid-19 sono del tutto inefficaci. Fatto che peraltro, come spiegato dall’esperto dirigente dell’ISS sempre in conferenza stampa, vale anche per la vaccinazione antiinfluenzale! Fatto che, peraltro, è stato confermato in una pubblicazione del 2023 anche da Anthony Fauci che certamente non può essere considerato un complottista! Anche questo particolare è stato evidenziato con documento dall’esperto dirigente dell’ISS in conferenza stampa.
l’esperto dirigente dell’ISS ha spiegato inoltre, che i cosiddetti “vaccini”-Covid-19 in realtà non sono vaccini, ma un cosiddetto pro-farmaco e che, oltre al rischio di indurre una miocardite con possibile esito fatale (come risulta peraltro anche dal foglietto illustrativo di queste sostanze, ma ciononostante incredibilmente negato dall’Assessore alla Salute Hubert Messner in sede istituzionale in Aula del Consiglio Provinciale) possono indurre lo sviluppo di cancro e malattie autoimmuni. E l’esperto spiega nel dettaglio il rispettivo meccanismo!
dunque, non si può certo parlare di vaccini efficaci e sicuri!
l’esperto dirigente dell’ISS conclude, avvertendo che queste sostanze devono essere considerate “superate” e che bisogna studiare con la massima urgenza tutti i possibili effetti che queste sostanze possono avere anche a lungo periodo!
I dettagli delle spiegazioni del Dott. Maurizio Federico, a cui ogni cittadino ha diritto, li trovate qui:
La trascrizione dell’intervento dell’esperto dirigente dell’ISS la trovate in allegato.
Come sempre in allegato trovate il suo studio in lingua inglese e in lingua italiana.
Peraltro, il sindacato degli scienziati dell’Istituto Superiore di Sanità, ISS – ANIEF con un comunicato stampa del 28 maggio 2024 aveva confermato che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 sono sostanze sperimentali, che non hanno l’efficacia propagandata e che sono tutt’altro che sicuri. Vedi in allegato.
Invece di divulgare questa notizia importante per la salute e vita dei cittadini, i media (tranne rarissime eccezioni), una volta di più, hanno deciso di sottacere quanto, invece, sarebbe il loro preciso obbligo di portare all’attenzione dei cittadini.
Ciò vale a maggior ragione per tutti quei media che sono o emittenti pubbliche (come la RAI), oppure ricevono comunque contributi pubblici pagati con le imposte di noi cittadini/contribuenti, come quello per i quotidiani di una minoranza linguistica spesso in importi milionari per anno!
Da membro del Consiglio Provinciale dell’Alto Adige e del Consiglio Regionale del Trentino-Alto Adige non posso che esprimere la mia più profonda incomprensione per questo modo di presunto “giornalismo” che certo giornalismo non è, e che, dunque, certo non si merita di essere finanziato con le imposte e tasse di noi cittadini!
I media sarebbero il cosiddetto Quarto Potere in una democrazia funzionante.
Però negli ultimi quasi cinque anni, la stragrande parte dei rappresentanti dei media hanno dimostrato di essersi allontanati completamente da questa funzione indispensabile per una vera democrazia e non democrazia di mera facciata!
A tutti quelli che partecipano ancora adesso alla nuda e cruda disinformazione dei cittadini, deve essere chiaro questo mio messaggio: le Vostre azioni/omissioni contribuiscono a mettere a rischio la vita dei cittadini, persino quella dei nascituri, dato che questi maledetti “vaccini”-Covid-19 vengono raccomandati e inoculati ancora oggi persino alle donne incinte, e ciò in una situazione di una natalità in caduta libera!
I tre assessori all’istruzione della Provincia autonoma di di Bolzano, Philipp Achamer (SVP) per la scuola dell’infanzia di lingua tedesca, Marco Galateo (Fratelli d’Italia) per la scuola dell’infanzia di lingua italiana e Daniel Alfreider (SVP) per la scuola dell’infanzia di lingua ladina, il 3 dicembre hanno deliberato i criteri e i dettagli per l’introduzione di un anno obbligatorio di scuola dell’infanzia a partire dall’anno scolastico 2025/2026. Rimane in atto l’obbligo della vaccinazione pediatrica.
Dal punto di vista legale, tuttavia, l’obbligo di frequentare la scuola dell’infanzia – in quanto corrisponderebbe proprio a detta del governo provinciale al diritto del bambino all’istruzione – e l’obbligo della vaccinazione pediatrica si escludono a vicenda.
Proprio per questo motivo, nel 2017 il Parlamento nella cosiddetta legge Lorenzin non ha previsto l’esclusione dei bambini non vaccinati dalla scuola primaria e secondaria.
Considerato che per i vaccini pediatrici utilizzati in Italia non è mai stata fornita la prova dell’efficacia e della sicurezza con studi clinici con veri gruppi di controllo, ed è, invece, scientificamente dimostrato che nessuno dei vaccini utilizzati previene la trasmissione virale (e batterica), e la percentuale di bambini autistici anche in Alto Adige/Sudtirolo è altissima (1 bambino su 75), concentrerò più che mai i miei sforzi per far cadere questo disumano obbligo vaccinale pediatrico.
Evidentemente né i rappresentanti della Südtiroler Volkspartei, né quelli di Fratelli d’Italia vedono la palese incostituzionalità e la violazione dei diritti umani nel rendere obbligatoria la frequenza della scuola dell’infanzia con un obbligo vaccinale pediatrico.
Anche se l’obbligo vaccinale pediatrico non rientra nella competenza legislativa della Provincia Autonoma di Bolzano, alla luce dei fatti sarebbe il chiaro dovere del governo provinciale di intervenire a Roma per l’abolizione dell’obbligo vaccinale pediatrico.
Consiglio a tutti i genitori interessati di iscrivere i loro bambini, totalmente o parzialmente non vaccinati, nella scuola pubblica dell’infanzia e di non optare per l’esenzione dall’obbligo di frequentazione e dunque per l’istruzione parentale.
È giuridicamente insostenibile obbligare un bambino a frequentare la scuola dell’infanzia (non tutti hanno la possibilità di organizzarsi per l’istruzione parentale) e poi escluderlo perché “non in regola con il piano vaccinale nazionale”.
Difenderemo il diritto dei bambini non vaccinati a frequentare la scuola dell’infanzia pubblica – con l’importante sostegno politico della prossima amministrazione degli Stati Uniti – legalmente e politicamente, ora più che mai!
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
La scuola altoatesina/sudtirolese, anche quella dell’infanzia, in grave difficoltà
Risultati dell’audizione nella Prima Commissione legislativa del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
L’autismo anche tra i bambini altoatesini/sudtirolesi in forte crescita
Ieri ha avuto luogo un’audizione da partedellaPrima Commissione legislativadel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, di cui faccio parte, molto informativa di rappresentanti delle scuole secondarie, professionali e delle scuole dell’infanzia dell’Alto Adige/Sudtirolo.
Le presentazioni unanime, sia rispetto all’appartenenza al gruppo linguistico (tedesco, italiano e ladino) sia rispetto al territorio (a parte i problemi particolari delle singole aree), da parte di presidi, insegnanti ed ispettori delle gravi difficoltà affrontate dalle scuole dell’infanzia e dalle scuole secondarie di secondo grado dell’Alto Adige/Sudtirolo, hanno evidenziato in modo impressionante la necessità di urgentissime misure che non possono più essere rimandate.
Oltre alla necessità di un aumento tangibile degli stipendi (che deve reggere anche il confronto con i Paesi vicini) e al riconoscimento del ruolo centrale delle scuole (inclusa la scuola dell’infanzia) per l’indispensabile sviluppo del capitale umano di una società, e che deve essere espresso anche monetariamente (ma non solo), sono state presentate all’unisono altre situazioni insostenibili, che non consentono di rimandare ulteriormente le misure adeguate.
I rappresentanti del reparto dell’istruzione ci hanno esposto l’eccessiva burocrazia, che sottrae il tempo necessario per lavorare con i bambini e per la preparazione, ci hanno esposto la carenza di personale, la mancanza di insegnanti di integrazione ed esperti (psicologi, logopedisti, ecc.) che forniscono il necessario supporto ai bambini con esigenze speciali (che sono in continuo aumento), la mancanza di personale e di supporto specialistico per affrontare l’enorme sfida rappresentata dalla alunni derivanti da altri contesti linguistici e culturali, la percentuale molto alta di insegnanti privi di formazione professionale e la mancanza di risorse strutturali come le mense, il burn-out dei collaboratori del reparto e la migrazione degli insegnanti nei Paesi vicini (Svizzera, Austria), così come l’imminente e grave carenza di personale nelle scuole d’infanzia nonché il concetto di formazione che ovviamente non favorisce l’attrattiva del lavoro nelle scuole dell’infanzia, e molto altro.
Nel complesso, non sono stata solo io a percepire il grido d’ aiuto derivante dagli operatori nel settore dell’istruzione.
Poiché gli assessori provinciali responsabili del settore dell’istruzione sono a conoscenza della situazione insostenibile da tempo, ci siamo infine chiesti, in assenza degli assessori provinciali invitati all’audizione – ma che tranne un breve salto di saluto evidentemente non hanno trovato il tempo di rimanerci – insieme ai rappresentanti delle scuole dell’infanzia e delle scuole secondarie di secondo livello invitati all’audizione, perché non si sia posto rimedio a questa situazione intollerabile già da tempo.
Inoltre, è stato ieri all’unisono espressamente confermato anche un fatto specifico molto preoccupante da coloro che lavorano nelle diverse mansioni nelle scuole dell’infanzia: la percentuale di bambini affetti da autismo è in costante aumento anche in Alto Adige/Sudtirolo!
Ed è proprio anche questo fatto per il quale le scuole dell’infanzia e del successivo livello si trovano di fronte a delle sfide quasi ingestibili, perché non dispongono in modo adeguato di personale in termini di numeri e specializzazione.
Alla luce della percentuale in costante aumento di bambini affetti da autismo, è indispensabile uno studio trasparente della/e possibile/i causa/e, senza escluderne a priori nessuna!
In questo contesto, vorrei ricordare che da tempo esperti degli Stati Uniti indicano non solo le influenze ambientali, ma anche i vaccini pediatrici con i loro adiuvanti, che non sono mai stati testati in punto sicurezza, come possibili fattori scatenanti di questo aumento esplosivo del tasso di autismo tra i bambini dei Paesi con un alto tasso di copertura vaccinale.
Sotto il nuovo Segretario alla Salute e ai Servizi Umani degli Stati Uniti, Robert Kennedy Jr. e il suo team di esperti, verranno certamente condotti studi clinici su larga scala con veri gruppi di controllo. Sono proprio questi studi che finora sono stati evitati in modo assolutamente irresponsabile.
È incomprensibile come si possano iniettare ripetutamente sostanze contenenti l’alluminio e altri ingredienti chiaramente dannosi in tutti i bambini, prima ancora che si formi la loro barriera ematoencefalica (che non si forma prima dei due anni di età!), senza test farmacocinetici (cioè sulla distribuzione, l’assorbimento e l’effetto nell’organismo) e senza studi clinici con veri gruppi di controllo, nell’ambito di un piano vaccinale pediatrico in continua espansione – con l’imposizione di vaccinazioni obbligatorie e l’esclusione dei bambini non vaccinati dalle strutture di assistenza alla prima infanzia e dalla scuole dell’infanzia – escludendo a priori – senza alcuna base scientifica – qualsiasi connessione con l’inequivocabile forte aumento delle malattie autoimmuni, dell’autismo e del cancro tra i bambini!
Al contrario, tali studi clinici vengono evitati come il diavolo evita l’acqua santa!
C’è, dunque, anche questa emergenza che richiede di agire adeguatamente, ma con un Assessore Provinciale alla Salute, Hubert Messner, che celebra il dogma della vaccinazione come una mucca sacra intoccabile, non c’è alcun cambiamento in vista sotto l’attuale governo provinciale.
Nel frattempo, molti bambini altoatesini/sudtirolesi (completamente o parzialmente) non vaccinati rimangono esclusi dalle scuole dell’infanzia, nonostante che la sicurezza e l’efficacia dei vaccini pediatrici utilizzati in Alto Adige/Sudtirolo non siano mai state dimostrate in studi clinici con veri gruppi di controlli, e i vaccini vengano in parte persino utilizzati off-label.
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
Richiesta all’Assessore alla Salute, al Governatore e al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige di voler sospendere immediatamente l’applicazione generale sui neonati del monoclonale Nirsevimab Beyfortus di Sanofi
Responsabilità personale dei responsabili della campagna per i danni causati ai neonati visto il parere negativo dell’Istituto Superiore della Sanità
Secondo informazioni pervenute, si inizia oggi in Alto Adige/Sudtirolo con il trattamento a tappeto dei neonati con l’anticorpo monoclonale RSV Niresevimab Beyfortus di Sanofi, nonostante che l’Istituto Superiore della Sanitàsi è dichiarato contrario ad una somministrazione a tappeto, perché il numero delle infezioni che hanno richiesto assistenza medica oppure ospedalizzazione è risultato piuttosto basso e il farmaco ha mostrato un modestissimo effetto in termini di riduzione del rischio di ospedalizzazione o ricorso all’assistenza medica, mentre il farmaco non è assolutamente privo di rischi per la salute e vita del neonato.
avvertono dell’aumentata mortalità (aumentato rischio di trombosi) nei neonati trattati con Nirsevimab-Beyfortus rispetto al gruppo placebo o al gruppo di controllo trattato con l’anticorpo monoclonale utilizzato per molti anni solo per i neonati malati, e gli esperti consigliano di non iniettare il Nirsevimab-Beyfortus ai neonati!
Ho pertanto chiesto con una pec del lunedì 4 Novembre 2024 all’Assessore alla Salute Hubert Messner, al Governatore Arno Kompatscher e al Direttore Generale Christian Kofler di voler immediatamente sospendere la generale applicazione di Beyfortus su tutti i neonati in Alto Adige/Sudtirolo.
Contestualmente ho avvertito i tre responsabili della loro responsabilità personale, visto che a causa del parere negativo dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS)in merito all’applicazione a tappeto a tutti i neonati di questo anticorpo, e l’evidente disinformazione della popolazione (genitori) sulrapporto beneficio/rischi di questo farmaco, i responsabili politici che hanno deliberato questo trattamento e ne hanno dato l’avvio all’esecuzione, i responsabili dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige e i medici che rilasciano la prescrizione medica prevista nella decisione di autorizzazione per l’immissione sul mercato quale presupposto inderogabile per l’applicazione, sono personalmente responsabili per i danni causati ai neonati con questo trattamento.
Si assumono una responsabilità personale pure tutti i rappresentanti dei media che nonostante gli avvertimenti basati su pareri di livello istituzionale e i miei ripetuti comunicati stampa al riguardo, evidentemente sottacciano intenzionalmente queste informazioni che sono di fondamentale importanza per la vita e salute dei neonati dell’Alto Adige/Sudtirolo!
MESSNER VUOLE IL MONOCLONALE VRS PER TUTTI I NEONATI NONOSTANTE LA CONTRARIA RACCOMANDAZIONE DELL’ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITÁ E GLI AVVERTIMENTI SUI RISCHI DA ESPERTI A LIVELLO INTERNAZIONALE
La politica e una classe medica pilotata da big pharma, ma non la scienza, vuole iniettare a tutti i neonati il monoclonale VRS Nirsevimab-Beyfortus, nonostante che l’Istituto Superiore della Sanità – sotto una nuova direzione – si è dichiarato contrario ad una somministrazione a tappeto, perché il numero delle infezioni che hanno richiesto assistenza medica oppure ospedalizzazione è risultato piuttosto basso e il farmaco ha mostrato un modesto effetto in termini di riduzione del rischio di ospedalizzazione o ricorso all’assistenza medica, mentre il farmaco non è assolutamente privo di rischi.
avvertono dell’aumentata mortalità (aumentato rischio di trombosi) nei neonati trattati con Nirsevimab-Beyfortus rispetto al gruppo placebo o al gruppo di controllo trattato con l’anticorpo monoclonale utilizzato per molti anni solo per i neonati malati, e gli esperti consigliano di non iniettare il Nirsevimab-Beyfortus ai neonati.
Molti genitori in attesa della nascita del loro figlio sono preoccupati per il fatto che ai loro neonati possa essere iniettato automaticamente questo anticorpo nei reparti maternità.
Poiché il consenso dei genitori è sempre richiesto anche per le vaccinazioni obbligatorie, presumo che anche in questo caso non avvenga automaticamente.
Però, anche a causa dei chiarimenti richiesti da molti genitori, ho presentato già il 18 ottobre per la prossima seduta del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano a Novembre all’Assessore Messner, la seguente interrogazione:
I genitori possono essere sicuri che il Nirsevimab-Beyfortus non verrà iniettato automaticamente ai loro bambini a partire dal novembre 2024, che verrà loro solo proposto questo anticorpo per i loro neonati e che per l’iniezione sarà necessario il consenso scritto dei genitori?
L’Azienda Sanitaria rispetta l’obbligo della prescrizione medica prevista inderogabilmente quale condizione per l’applicazione nella decisione di autorizzazione del farmaco?
I genitori sono informati dell’aumento del rischio di morte (rischio di trombosi) che il trattamento con il monoclonale comporta?
Qual è la procedura seguita nei reparti di maternità in Alto Adige/Sudtirolo?
Considerato che anche in Alto Adige/Sudtirolo dal 2021 la natalità è in drammatico ulteriore calo e il fatto che la salute dei bimbi ci riguarda tutti, questa decisione – N.B. contraria alla raccomandazione dell’Istituto Superiore della Sanità – di voler iniettare a tutti i neonati (i cui genitori – perché non correttamente informati – non rigettano l’offerta) una sostanza che ha un molto modesto effetto positivo, ma che aumenta notevolmente il rischio di trombosi e con ciò la mortalità, determina una situazione insostenibile ed irresponsabile!
Chiedo all’Assessore Messner e al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige di voler informare senza lacune correttamente i genitori dei rischi accertati a livello internazionale e dell’effetto positivo molto modesto del monoclonale VRS Nirsevimab-Beyfortus, e di voler garantire che nel caso di genitori – che nonostante un’informazione completa e corretta – dovessero decidere di far iniettare la sostanza al proprio figlio, ciò non avvenga senza la necessaria prescrizione medica!
RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen
Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano
VIOLAZIONE SISTEMATICA DELL’OBBLIGO DI INFORMAZIONE
Sollecito di informazioni corrette e complete – in merito all’obbligo di vaccinazione pediatrica e vaccinazione antitetanica per alunni/studenti e dipendenti – da parte delle direzioni delle strutture di assistenza alla prima infanzia, delle scuole materne, delle scuole e università e da parte dei datori di lavoro e dei medici del lavoro
In risposta alla mia interrogazione (qui allegata), l’Assessore alla Salute, Dr. Hubert Messner, ha confermato nella seduta del Consiglio Provinciale dell’8 ottobre 2024 che, come previsto dalla legge, c’è l’esonero dall’obbligo vaccinale, se viene dimostrato un sufficiente titolo anticorpale rispetto alla vaccinazione obbligatoria richiesta.
Nella stessa seduta del Consiglio dell’8 ottobre 2024, l’Assessore ha annunciato che avrebbe garantito che l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige finalmente fornisse ai genitori questa informazione necessaria nel sollecito relativo alla vaccinazione pediatrica.
Sono però le direzioni delle strutture diassistenza alla prima infanzia, delle scuole materne e delle scuole ad inviare ai genitori il sollecito della prova della vaccinazione pediatrica.
E viene minacciata l’esclusione dei bambini dalle strutture di prima infanzia e dalle scuole materne, ma al contempo viene violato gravemente l’obbligo di fornire ai genitori una corretta e completa informazione!
Pertanto ho ieri con pec (vedi in allegato) ho chiesto che gli Assessorati Provinciali interessati per competenza (Assessorato alla Prevenzione e Salute, alla Famiglia, all’Istruzione tedesca, italiana e ladina) e all’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige di informare con urgenza le direzioni delle strutture di assistenza alla prima infanzia, le direzioni delle scuole materne e delle scuole, dell’obbligo di informare i genitori dell’esonero dall’obbligo vaccinale pediatrico dei loro figli, nel caso in cui con un test sierologico venga dimostrata l’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale.
Per quanto riguarda l’obbligo di vaccinazione antitetanica attualmente in vigore per alcune categorie di dipendenti, nonché per gli alunni di scuole professionali e tecniche e per gli studenti universitari per lezioni/corsi pratici, agli alunni/studenti e ai dipendenti viene chiesto dalla direzione della scuola/università ossia dal datore di lavoro/medico di medicina del lavoro di fornire la prova della vaccinazione contro il tetano.
Però, vienesistematicamente e illegittimamente omesso di informare gli alunni/studenti e i dipendenti del fatto che sono esonerati dall’obbligo di vaccinazione se dimostrano un sufficiente stato anticorpale per la tossina tetanica (tossina tetanica IgG) tramite test sierologico.
Le direzioni delle scuole e università nonchè i datori di lavoro fungono da “esecutori” dell’obbligo di vaccinazione antitetanica attualmente in vigore, minacciando l’esclusione dalle lezioni/corsi pratici agli alunni/studenti e misure di diritto del lavoro (sospensione, licenziamento) ai dipendenti, e al contempo però stanno violando in modo gravemente illegittimo il loro dovere di informazione.
Con comunicazione pec (vedi in allegato) ho pertanto chiesto ieri agli Assessori all’Istruzione tedesca, italiana e ladina e agli Assessori nella cui competenza cadono i settori economici interessati, a voler informare con urgenza le direzioni delle scuole e università e le associazioni di categoria dei datori di lavoro, dell’obbligo di indicare espressamente nella richiesta della prova dell’avvenuta vaccinazione antitetanica, l’esonero dall’obbligo di vaccinazione antitetanica nel caso di prova dell’avvenuta immunizzazione naturale tramite un test sierologico.
Ho invitato, inoltre, i responsabili dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige a voler garantire che anche i medici del lavoro adempiano questo chiaro dovere di informazione.
Non è accettabile che informazioni che per legge devono essere fornite dalle autorità e da chiunque funge da “esecutore” dell’obbligo vaccinale (inclusi i datori di lavoro) non vengano fornite ai cittadini.
Si ha la netta sensazione cheassoluta priorità abbia la continua e ripetuta “vaccinazione” dell’intera popolazione, a prescindere persino da un eventuale immunizzazione avvenuta in via naturale.
in allegato trovate l’istanza d’urgenza – inviata ieri al Ministro della Salute Schillaci, al Presidente del Governo Giorgia Meloni e ai responsabili del Ministero della Salute, dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS) – e con la quale, in qualità di procuratore speciale di genitori altoatesini, i cui figli sono stati esclusi dalla scuola dell’infanzia, e di Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, e quindi ai sensi dell’art. 48/bisDPR 670 del 31 agosto 1972 anche in rappresentanzadella Provincia AutonomadiBolzano, chiedo l’urgente sospensione dell’obbligo vaccinale pediatrico.
L’obbligo vaccinale pediatrico era stato introdotto nel 2017 con la cosiddetta legge Lorenzin e prevede l’inoculo obbligatorio di 10 vaccini.
Sulla base di F.O.I.A. (richieste di ostensione ex Legge 241/1990) presentate da genitori altoatesini all’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, sappiamo che in Alto Adige, ai fini dell’adempimento dell’obbligo di vaccinazione pediatrico, vengono utilizzati il vaccino esavalente Hexyon della Sanofi Pasteur Europe e il vaccino quadrivalente Proquad della Merck Sharp & Dohme.
Dopo aver esaminato la documentazione istituzionale ufficiale dell’autorizzazione centralizzata a livello euro-unionale da parte della Commissione Europea, abbiamo scoperto che l’efficacia e sicurezza di questi vaccini multivalenti non sono stati studiati e confermati in studi clinici.
Lo stesso vale per tutti i vaccini pediatrici.
Inoltre, la decisione di autorizzazione della Commissione europea e le corrispondenti determine dell’AIFA richiedono espressamente una prescrizione medica per l’iniezione di queste sostanze.
La prescrizione medica non può mai essere sostituita da un piano di vaccinazione nazionale deciso a livello politico.
È chiaro che non può esistere una vaccinazione obbligatoria con sostanze di fatto sperimentali e che l’esclusione dei bambini non vaccinati dalle scuole materne e dalle strutture di assistenza alla prima infanzia è discriminatoria eviola tutta una serie di principi costituzionali.
I dettagli, compreso i link ai documenti di autorizzazione istituzionali, sono riportati nell’istanza d’urgenza qui allegata.
L’unica reazione accettabile è l’immediata sospensione della vaccinazione obbligatoria dei bambini e l’immediata ammissione dei bambini “non in regola con il piano vaccinale nazionale” agli asili e alle strutture di assistenza alla prima infanzia.
Qualsiasi altra opzione equivarrebbe nell’ insistere in un operato gravemente anticostituzionale (violazione della dignità umana dei bambini, del diritto al lavoro dei genitori, ecc.).
Sono convinta che se i genitori sapessero cosa viene iniettato ai loro figli, difficilmente li esporrebbero a questa roulette russa.
Vista la palese situazione, la richiesta di sospensione immediata che ho notificato ieri ai responsabili del Governo, avrebbe dovuto essere presentata dall’Assessore alla Sanità e dal Governatore della Provincia Autonoma di Bolzano.