L’autismo anche tra i bambini altoatesini/sudtirolesi in forte crescita – La scuola altoatesina/sudtirolese, anche quella dell’infanzia, in grave difficoltà

La scuola altoatesina/sudtirolese, anche quella dell’infanzia, in grave difficoltà

Risultati dell’audizione nella Prima Commissione legislativa del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

L’autismo anche tra i bambini altoatesini/sudtirolesi in forte crescita

Ieri ha avuto luogo un’audizione da parte della Prima Commissione legislativa del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, di cui faccio parte, molto informativa di rappresentanti delle scuole secondarie, professionali e delle scuole dell’infanzia dell’Alto Adige/Sudtirolo.

Le presentazioni unanime, sia rispetto all’appartenenza al gruppo linguistico (tedesco, italiano e ladino) sia rispetto al territorio (a parte i problemi particolari delle singole aree), da parte di presidi, insegnanti ed ispettori delle gravi difficoltà affrontate dalle scuole dell’infanzia e dalle scuole secondarie di secondo grado dell’Alto Adige/Sudtirolo, hanno evidenziato in modo impressionante la necessità di urgentissime misure che non possono più essere rimandate.

Oltre alla necessità di un aumento tangibile degli stipendi (che deve reggere anche il confronto con i Paesi vicini) e al riconoscimento del ruolo centrale delle scuole (inclusa la scuola dell’infanzia) per l’indispensabile sviluppo del capitale umano di una società, e che deve essere espresso anche monetariamente (ma non solo), sono state presentate all’unisono altre situazioni insostenibili, che non consentono di rimandare ulteriormente le misure adeguate.

I rappresentanti del reparto dell’istruzione ci hanno esposto l’eccessiva burocrazia, che sottrae il tempo necessario per lavorare con i bambini e per la preparazione, ci hanno esposto la carenza di personale, la mancanza di insegnanti di integrazione ed esperti (psicologi, logopedisti, ecc.) che forniscono il necessario supporto ai bambini con esigenze speciali (che sono in continuo aumento), la mancanza di personale e di supporto specialistico per affrontare l’enorme sfida rappresentata dalla alunni derivanti da altri contesti linguistici e culturali, la percentuale molto alta di insegnanti privi di formazione professionale e la mancanza di risorse strutturali come le mense, il burn-out dei collaboratori del reparto e la migrazione degli insegnanti nei Paesi vicini (Svizzera, Austria), così come l’imminente e grave carenza di personale nelle scuole d’infanzia nonché il concetto di formazione che ovviamente non favorisce l’attrattiva del lavoro nelle scuole dell’infanzia, e molto altro.

Nel complesso, non sono stata solo io a percepire il grido d’ aiuto derivante dagli operatori nel settore dell’istruzione.

Poiché gli assessori provinciali responsabili del settore dell’istruzione sono a conoscenza della situazione insostenibile da tempo, ci siamo infine chiesti, in assenza degli assessori provinciali invitati all’audizione – ma che tranne un breve salto di saluto evidentemente non hanno trovato il tempo di rimanerci – insieme ai rappresentanti delle scuole dell’infanzia e delle scuole secondarie di secondo livello invitati all’audizione, perché non si sia posto rimedio a questa situazione intollerabile già da tempo.

Inoltre, è stato ieri all’unisono espressamente confermato anche un fatto specifico molto preoccupante da coloro che lavorano nelle diverse mansioni nelle scuole dell’infanzia: la percentuale di bambini affetti da autismo è in costante aumento anche in Alto Adige/Sudtirolo!

Ed è proprio anche questo fatto per il quale le scuole dell’infanzia e del successivo livello si trovano di fronte a delle sfide quasi ingestibili, perché non dispongono in modo adeguato di personale in termini di numeri e specializzazione.

Alla luce della percentuale in costante aumento di bambini affetti da autismo, è indispensabile uno studio trasparente della/e possibile/i causa/e, senza escluderne a priori nessuna!

In questo contesto, vorrei ricordare che da tempo esperti degli Stati Uniti indicano non solo le influenze ambientali, ma anche i vaccini pediatrici con i loro adiuvanti, che non sono mai stati testati in punto sicurezza, come possibili fattori scatenanti di questo aumento esplosivo del tasso di autismo tra i bambini dei Paesi con un alto tasso di copertura vaccinale.

Sotto il nuovo Segretario alla Salute e ai Servizi Umani degli Stati Uniti, Robert Kennedy Jr. e il suo team di esperti, verranno certamente condotti studi clinici su larga scala con veri gruppi di controllo. Sono proprio questi studi che finora sono stati evitati in modo assolutamente irresponsabile.

È incomprensibile come si possano iniettare ripetutamente sostanze contenenti l’alluminio e altri ingredienti chiaramente dannosi in tutti i bambini, prima ancora che si formi la loro barriera ematoencefalica (che non si forma prima dei due anni di età!), senza test farmacocinetici (cioè sulla distribuzione, l’assorbimento e l’effetto nell’organismo) e senza studi clinici con veri gruppi di controllo, nell’ambito di un piano vaccinale pediatrico in continua espansione – con l’imposizione di vaccinazioni obbligatorie e l’esclusione dei bambini non vaccinati dalle strutture di assistenza alla prima infanzia e dalla scuole dell’infanzia – escludendo a priori – senza alcuna base scientifica – qualsiasi connessione con l’inequivocabile forte aumento delle malattie autoimmuni, dell’autismo e del cancro tra i bambini!

Al contrario, tali studi clinici vengono evitati come il diavolo evita l’acqua santa!

C’è, dunque, anche questa emergenza che richiede di agire adeguatamente, ma con un Assessore Provinciale alla Salute, Hubert Messner, che celebra il dogma della vaccinazione come una mucca sacra intoccabile, non c’è alcun cambiamento in vista sotto l’attuale governo provinciale.

Nel frattempo, molti bambini altoatesini/sudtirolesi (completamente o parzialmente) non vaccinati rimangono esclusi dalle scuole dell’infanzia, nonostante che la sicurezza e l’efficacia dei vaccini pediatrici utilizzati in Alto Adige/Sudtirolo non siano mai state dimostrate in studi clinici con veri gruppi di controlli, e i vaccini vengano in parte persino utilizzati off-label.

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

COMUNICATO STAMPA

Richiesta all’Assessore alla Salute, al Governatore e al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige di voler sospendere immediatamente l’applicazione generale sui neonati del monoclonale Nirsevimab Beyfortus di Sanofi

Responsabilità personale dei responsabili della campagna per i danni causati ai neonati visto il parere negativo dell’Istituto Superiore della Sanità

Secondo informazioni pervenute, si inizia oggi in Alto Adige/Sudtirolo con il trattamento a tappeto dei neonati con l’anticorpo monoclonale RSV Niresevimab Beyfortus di Sanofi, nonostante che l’Istituto Superiore della Sanità si è dichiarato contrario ad una somministrazione a tappeto, perché il numero delle infezioni che hanno richiesto assistenza medica oppure ospedalizzazione è risultato piuttosto basso e il farmaco ha mostrato un modestissimo effetto in termini di riduzione del rischio di ospedalizzazione o ricorso all’assistenza medica, mentre il farmaco non è assolutamente privo di rischi per la salute e vita del neonato. 

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2024/10/04/le-indicazioni-delliss-al-ministero-il-farmaco-per-il-virus-sinciziale-non-sia-a-tappeto_a76c0be5-434b-4639-b889-fbfae2c3024f.html

https://www.dottnet.it/articolo/32537543/l-iss-il-farmaco-per-il-virus-sinciziale-non-a-tutti-ma-i-medici-sono-contrari

Anzi, a livello internazionale gli esperti, sulla base di studi clinici (vedi p.e. lo studio giapponese Med Check)

https://medcheckjp.org/wp-content/uploads/2024/09/Eng-no-30.pdf

avvertono dell’aumentata mortalità (aumentato rischio di trombosi) nei neonati trattati con Nirsevimab-Beyfortus rispetto al gruppo placebo o al gruppo di controllo trattato con l’anticorpo monoclonale utilizzato per molti anni solo per i neonati malati, e gli esperti consigliano di non iniettare  il Nirsevimab-Beyfortus ai neonati!

https://childrenshealthdefense.org/defender/death-infants-clinical-trials-beyfortus-rsv-shot/?utm_source=telegram&utm_medium=social&utm_campaign=defender&utm_id=20241010

Ho pertanto chiesto con una pec del lunedì 4 Novembre 2024 all’Assessore alla Salute Hubert Messner, al Governatore Arno Kompatscher e al Direttore Generale Christian Kofler di voler immediatamente sospendere la generale applicazione di Beyfortus su tutti i neonati in Alto Adige/Sudtirolo.

Contestualmente ho avvertito i tre responsabili della loro responsabilità personale, visto che a causa del parere negativo dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS) in merito all’applicazione a tappeto a tutti i neonati di questo anticorpo, e l’evidente disinformazione della popolazione (genitori) sulrapporto beneficio/rischi di questo farmaco, i responsabili politici che hanno deliberato questo trattamento e ne hanno dato l’avvio all’esecuzione, i responsabili dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige e i medici che rilasciano la prescrizione medica prevista nella decisione di autorizzazione per l’immissione sul mercato quale presupposto inderogabile per l’applicazione, sono personalmente responsabili per i danni causati ai neonati con questo trattamento. 

Si assumono una responsabilità personale pure tutti i rappresentanti dei media che nonostante gli avvertimenti basati su pareri di livello istituzionale e i miei ripetuti comunicati stampa al riguardo, evidentemente sottacciano intenzionalmente queste informazioni che sono di fondamentale importanza per la vita e salute dei neonati dell’Alto Adige/Sudtirolo!

PEC a Messner, Kompatscher e Kofler – immediata sospensione applicazione generale Beyfortus ai neonati 4.11.2024

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

COMUNICATO STAMPA

MESSNER VUOLE IL MONOCLONALE VRS PER TUTTI I NEONATI NONOSTANTE LA CONTRARIA RACCOMANDAZIONE DELL’ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITÁ E GLI AVVERTIMENTI SUI RISCHI DA ESPERTI A LIVELLO INTERNAZIONALE

La politica e una classe medica pilotata da big pharma, ma non la scienza, vuole iniettare a tutti i neonati il monoclonale VRS Nirsevimab-Beyfortus, nonostante che l’Istituto Superiore della Sanità – sotto una nuova direzione – si è dichiarato contrario ad una somministrazione a tappeto, perché il numero delle infezioni che hanno richiesto assistenza medica oppure ospedalizzazione è risultato piuttosto basso e il farmaco ha mostrato un modesto effetto in termini di riduzione del rischio di ospedalizzazione o ricorso all’assistenza medica, mentre il farmaco non è assolutamente privo di rischi.

https://www.dottnet.it/articolo/32537543/l-iss-il-farmaco-per-il-virus-sinciziale-non-a-tutti-ma-i-medici-sono-contrari

Anzi, a livello internazionale gli esperti, sulla base di studi clinici (vedi p.e. lo studio giapponese Med Check)

https://medcheckjp.org/wp-content/uploads/2024/09/Eng-no-30.pdf

avvertono dell’aumentata mortalità (aumentato rischio di trombosi) nei neonati trattati con Nirsevimab-Beyfortus rispetto al gruppo placebo o al gruppo di controllo trattato con l’anticorpo monoclonale utilizzato per molti anni solo per i neonati malati, e gli esperti consigliano di non iniettare  il Nirsevimab-Beyfortus ai neonati.

https://childrenshealthdefense.org/defender/death-infants-clinical-trials-beyfortus-rsv-shot/?utm_source=telegram&utm_medium=social&utm_campaign=defender&utm_id=20241010

Molti genitori in attesa della nascita del loro figlio sono preoccupati per il fatto che ai loro neonati possa essere iniettato automaticamente questo anticorpo nei reparti maternità.

Poiché il consenso dei genitori è sempre richiesto anche per le vaccinazioni obbligatorie, presumo che anche in questo caso non avvenga automaticamente.

Però, anche a causa dei chiarimenti richiesti da molti genitori, ho presentato già il 18 ottobre per la prossima seduta del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano a Novembre all’Assessore Messner, la seguente interrogazione:

  • I genitori possono essere sicuri che il Nirsevimab-Beyfortus non verrà iniettato automaticamente ai loro bambini a partire dal novembre 2024, che verrà loro solo proposto questo anticorpo per i loro neonati e che per l’iniezione sarà necessario il consenso scritto dei genitori?
  • L’Azienda Sanitaria rispetta l’obbligo della prescrizione medica prevista inderogabilmente quale condizione per l’applicazione nella decisione di autorizzazione del farmaco?
  • I genitori sono informati dell’aumento del rischio di morte (rischio di trombosi) che il trattamento con il monoclonale comporta?
  • Qual è la procedura seguita nei reparti di maternità in Alto Adige/Sudtirolo?

 Considerato che anche in Alto Adige/Sudtirolo dal 2021 la natalità è in drammatico ulteriore calo e il fatto che la salute dei bimbi ci riguarda tutti, questa decisione – N.B. contraria alla raccomandazione dell’Istituto Superiore della Sanità – di voler iniettare a tutti i neonati (i cui genitori – perché non correttamente informati – non rigettano l’offerta) una sostanza che ha un molto modesto effetto positivo, ma che aumenta notevolmente il rischio di trombosi e con ciò la mortalità, determina una situazione insostenibile ed irresponsabile!

Chiedo all’Assessore Messner e al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige di voler informare senza lacune correttamente i genitori dei rischi accertati a livello internazionale e dell’effetto positivo molto modesto del monoclonale VRS Nirsevimab-Beyfortus, e di voler garantire che nel caso di genitori – che nonostante un’informazione completa e corretta – dovessero decidere di far iniettare la sostanza al proprio figlio, ciò non avvenga senza la necessaria prescrizione medica!

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

COMUNICATO STAMPA

VIOLAZIONE SISTEMATICA DELL’OBBLIGO DI INFORMAZIONE

Sollecito di informazioni corrette e complete – in merito all’obbligo di vaccinazione pediatrica e vaccinazione antitetanica per alunni/studenti e dipendenti – da parte delle direzioni delle strutture di assistenza alla prima infanzia, delle scuole materne, delle scuole e università e da parte dei datori di lavoro e dei medici del lavoro

In risposta alla mia interrogazione (qui allegata), l’Assessore alla Salute, Dr. Hubert Messner, ha confermato nella seduta del Consiglio Provinciale dell’8 ottobre 2024 che, come previsto dalla legge, c’è l’esonero dall’obbligo vaccinale, se viene dimostrato un sufficiente titolo anticorpale rispetto alla vaccinazione obbligatoria richiesta.

Nella stessa seduta del Consiglio dell’8 ottobre 2024, l’Assessore ha annunciato che avrebbe garantito che l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige finalmente fornisse ai genitori questa informazione necessaria nel sollecito relativo alla vaccinazione pediatrica.

Sono però le direzioni delle strutture di assistenza alla prima infanzia, delle scuole materne e delle scuole ad inviare  ai genitori il sollecito della prova della vaccinazione pediatrica.

E viene minacciata l’esclusione dei bambini dalle strutture di prima infanzia e dalle scuole materne, ma al contempo viene violato gravemente l’obbligo di fornire ai genitori una corretta e completa informazione!

Pertanto ho ieri con pec (vedi in allegato) ho chiesto che gli Assessorati Provinciali interessati per competenza (Assessorato alla Prevenzione e Salute, alla Famiglia, all’Istruzione tedesca, italiana e ladina) e all’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige di informare con urgenza le direzioni delle strutture di assistenza alla prima infanzia, le direzioni delle scuole materne e delle scuole, dell’obbligo di informare i genitori dell’esonero dall’obbligo vaccinale pediatrico dei loro figli, nel caso in cui con un test sierologico venga dimostrata l’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale.

Per quanto riguarda l’obbligo di vaccinazione antitetanica attualmente in vigore per alcune categorie di dipendenti, nonché per gli alunni di scuole professionali e tecniche e per gli studenti universitari per lezioni/corsi pratici, agli alunni/studenti e ai dipendenti viene chiesto dalla direzione della scuola/università ossia dal datore di lavoro/medico di medicina del lavoro di fornire la prova della vaccinazione contro il tetano.

Però, viene sistematicamente e illegittimamente omesso di informare gli alunni/studenti e i dipendenti del fatto che sono esonerati dall’obbligo di vaccinazione se dimostrano un sufficiente stato anticorpale per la tossina tetanica (tossina tetanica IgG) tramite test sierologico.

Le direzioni delle scuole e università nonchè i datori di lavoro fungono da “esecutori” dell’obbligo di vaccinazione antitetanica attualmente in vigore, minacciando l’esclusione dalle lezioni/corsi pratici agli alunni/studenti e  misure di diritto del lavoro (sospensione, licenziamento) ai dipendenti, e al contempo però stanno violando in modo gravemente illegittimo il loro dovere di informazione.

Con comunicazione pec (vedi in allegato) ho pertanto chiesto ieri agli Assessori all’Istruzione tedesca, italiana e ladina e agli Assessori nella cui competenza cadono i settori economici interessati, a voler informare con urgenza le direzioni delle scuole e università e le associazioni di categoria dei datori di lavoro, dell’obbligo di indicare espressamente nella  richiesta della prova dell’avvenuta vaccinazione antitetanica, l’esonero dall’obbligo di vaccinazione antitetanica nel caso di prova dell’avvenuta immunizzazione naturale tramite un test sierologico.

Ho invitato, inoltre, i responsabili dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige a voler garantire che anche i medici del lavoro adempiano questo chiaro dovere di informazione.

Non è accettabile che informazioni che per legge devono essere fornite dalle autorità e da chiunque funge da “esecutore” dell’obbligo vaccinale (inclusi i datori di lavoro) non vengano fornite ai cittadini.

Si ha la netta sensazione che assoluta priorità abbia la continua e ripetuta “vaccinazione” dell’intera popolazione, a prescindere persino da un eventuale immunizzazione avvenuta in via naturale.

Richiesta garanzia di corretta e completa informazione in merito obbligo vaccinale

Seconda interrogazione Consiglio Provinciale Bz sessione ottobre 2024

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

 

ISTANZA D’URGENZA PER LA SOSPENSIONE IMMEDIATA DELL’OBBLIGO VACCINALE PEDIATRICO NOTIFICATO AI RESPONSABILI DEL GOVERNO MELONI

in allegato trovate l’istanza d’urgenza – inviata ieri al Ministro della Salute Schillaci, al Presidente del Governo Giorgia Meloni e ai responsabili del Ministero della Salute, dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS) – e con la quale, in qualità di procuratore speciale di genitori altoatesini, i cui figli sono stati esclusi dalla scuola dell’infanzia, e di Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, e quindi ai sensi dell’art. 48/bis DPR 670 del 31 agosto 1972 anche in rappresentanza della Provincia Autonoma di Bolzano, chiedo l’urgente sospensione dell’obbligo vaccinale pediatrico.

L’obbligo vaccinale pediatrico era stato introdotto nel 2017 con la cosiddetta legge Lorenzin e prevede l’inoculo obbligatorio di 10 vaccini.

Sulla base di F.O.I.A. (richieste di ostensione ex Legge 241/1990) presentate da genitori altoatesini all’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, sappiamo che in Alto Adige, ai fini dell’adempimento dell’obbligo di vaccinazione pediatrico, vengono utilizzati il vaccino esavalente Hexyon della Sanofi Pasteur Europe e il vaccino quadrivalente Proquad della Merck Sharp & Dohme.

Dopo aver esaminato la documentazione istituzionale ufficiale dell’autorizzazione centralizzata a livello euro-unionale da parte della Commissione Europea, abbiamo scoperto che l’efficacia e sicurezza di questi vaccini multivalenti non sono stati studiati e confermati in studi clinici.

Lo stesso vale per tutti i vaccini pediatrici.

Inoltre, la decisione di autorizzazione della Commissione europea e le corrispondenti determine dell’AIFA richiedono espressamente una prescrizione medica per l’iniezione di queste sostanze.

La prescrizione medica non può mai essere sostituita da un piano di vaccinazione nazionale deciso a livello politico.

È chiaro che non può esistere una vaccinazione obbligatoria con sostanze di fatto sperimentali e che l’esclusione dei bambini non vaccinati dalle scuole materne e dalle strutture di assistenza alla prima infanzia è discriminatoria e viola tutta una serie di principi costituzionali.

I dettagli, compreso i link ai documenti di autorizzazione istituzionali, sono riportati nell’istanza d’urgenza qui allegata.

L’unica reazione accettabile è l’immediata sospensione della vaccinazione obbligatoria dei bambini e l’immediata ammissione dei bambini “non in regola con il piano vaccinale nazionale” agli asili e alle strutture di assistenza alla prima infanzia.

Qualsiasi altra opzione equivarrebbe nell’ insistere in un operato gravemente anticostituzionale (violazione della dignità umana dei bambini, del diritto al lavoro dei genitori, ecc.).

Sono convinta che se i genitori sapessero cosa viene iniettato ai loro figli, difficilmente li esporrebbero a questa roulette russa.

Vista la palese situazione, la richiesta di sospensione immediata che ho notificato ieri ai responsabili del Governo, avrebbe dovuto essere presentata dall’Assessore alla Sanità e dal Governatore della Provincia Autonoma di Bolzano.

Anonimizzata Istanza urgente sospensione obbligo vaccinale pediatrico 18.09.2024

 

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

 

INVITO ALLA CONFERENZA STAMPA – 19 Settembre 2024 ore 10 nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano – Sala 1 – parterre

Invito alla Conferenza Stampa questo Giovedì, 19 Settembre 2024 ore 10 nel Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano – Sala 1 – parterre

Inaccettabile esclusione di tanti bambini dalla scuola materna e dalle strutture di assistenza alla prima infanzia perché non trattati con sostanze, di cui non è mai stata confermata l’efficacia e sicurezza.

L’istanza di urgente sospensione dell’obbligo vaccinale pediatrico presentata ai responsabili nazionali della Sanità Pubblica (Governo, AIFA e ISS) su incarico di genitori e in qualità di membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano e dunque di rappresentante della Provincia Autonoma di Bolzano ex art. 48/bis D.P.R. 31.08.1972 n. 670.

I dettagli in Conferenza Stampa

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

LAVORATORI-VACCINO CONTRO IL TETANO

Per tutti i lavoratori che sono confrontati con la richiesta da parte del datore di lavoro della vaccinazione contro il tetano, qui la bozza per l’istanza relativa all’Azione di Trasparenza Fase 1

BZ Bozza_istanza_per_accesso_documenti vaccino contro il tetano adulti

 

Avv. DDr Renate Holzeisen

Bolzano – viale Stazione 7 – holzeisen@holzeisen-legal.com

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano e del Consiglio della Regione Autonoma del Trentino-Alto Adige

MINORENNI-VACCINO CONTRO IL TETANO-SCUOLA E LAVORO

Per i genitori di minorenni con riguardo alla richiesta da parte della scuola/datore di lavoro della vaccinazione contro il tetano.

BZ Bozza_istanza_per_accesso_a_documenti_minorenni

 

Avv. DDr Renate Holzeisen

Bolzano – viale Stazione 7 – holzeisen@holzeisen-legal.com

Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano e del Consiglio della Regione Autonoma del Trentino-Alto Adige

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