QUELLO CHE NON VIENE DETTO NEL LIBRO "GESCHÄFT MIT DER ANGST" (AFFARI CON LA PAURA-di Ch.F. e A.O.), MA CHE OGNI CITTADINO SUDTIROLESE DEVE SAPERE".

COMUNICATO STAMPA

INCREDIBILE DISINFORMAZIONE – FAKE NEWS –  DEL GOVERNO PROVINCIALE (ASSESSORE ALLA SALUTE HUBERT MESSNER)

 

Oggi pomeriggio ho fatto nella seduta del Consiglio Provinciale tra le altre la seguente interrogazione:

 Lei è al corrente dell’attuale Piano nazionale di comunicazione del rischio pandemico?

  • Se sì: La Provincia Autonoma di Bolzano ossia il governo provinciale è coinvolto nella prevenzione e nel contenimento della divulgazione di cosiddetta “disinformazione” e “fake news”?
  • Se sì: In quale forma è coinvolta la Provincia Autonoma ossia il governo provinciale?
  • E sempre che la Provincia Autonoma di Bolzano ossia il governo provinciale siano coinvolti nella prevenzione e nel contenimento della divulgazione di cosiddetta “disinformazione” ossia di “fake news”: chi decide che cosa debba essere inteso come “disinformazione” ossia “fake news”?

Il governatore non si è proprio degnato di rispondere e ha delegato la risposta all’Assessore alla Salute HUBERT MESSNER che, secondo il governatore, sarebbe informato al riguardo.

HUBERT MESSNER ha diffuso in aula una chiara disinformazione ossia FAKE NEWS!

Nonostante la mia insistenza ha dichiarato che il PIANO NAZIONALE DI COMUNICAZIONE DEL RISCHIO PANDEMICO non esisterebbe ancora e che, dunque, il Sudtirolo/Alto Adige non avrebbe fatto nulla al riguardo.

La verità è, che nella seduta del 20.11.2023 della CONFERENZA PERMANENTE STATO REGIONI (a cui in teoria avrebbe dovuto partecipare anche il governatore oppure un altro membro del governo sudtirolese/altoatesino) è stato dato ad interim l’avvio al Nuovo Piano Nazionale di Comunicazione del Rischio Pandemico che risulta anche pubblicato sul sito del Ministero della Salute.

https://www.statoregioni.it/it/conferenza-stato-regioni/sedute-2023/seduta-del-20-dicembre-2023/report-della-seduta-del-20-dicembre-2023/

https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_722_0_file.pdf

Nonostante che io chiedessi un’ulteriore volta, l’assessore HUBERT MESSNER insisteva dichiarando che il Piano Nazionale di Comunicazione del Rischio Pandemico non esisterebbe, non sarebbe in vigore e che pertanto il Sudtirolo/Alto Adige al riguardo non avrebbe fatto nulla.

Chi chiediamo se l’incredibile risposta dell’Assessore alla Salute HUBERT MESSNER, ossia questa nuda e cruda disinformazione diffusa in aula a camera accesa, è un’azione intenzionale allo scopo di evitare la risposta alle mie importanti domande, oppure se è il frutto di pura ignoranza?

Entrambe e alternative sono inaccettabili! Un unico abisso!

 

Avv./RA DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Consigliere della Provincia Autonoma di Bolzano

Presidente di Confederazione Legale per i Diritti dell’Uomo

https://www.renate-holzeisen.eu

5 commenti su “COMUNICATO STAMPA”

  1. Ipotesi 1. L’assessore alla salute non sa che esiste un piano nazionale di comunicazione del rischio pandemico e dato che non ne è al corrente vuol dire che è una “bufala”.
    Ipotesi 2. L’assessore sostiene che il piano nazionale non esiste ancora, perciò è sottinteso che secondo lui – per ora – non esiste. Quindi non è necessario fare nulla… se poi dovesse saltare fuori che il piano esiste davvero, potrà sempre dire che il suo assessorato, non essendone informato, non è responsabile di eventuali conseguenze create dal piano stesso.

  2. ….non ci sono parole né commenti da fare per atteggiamenti simili….la negazione della verità è ormai la strada intrapresa dalle istituzioni (scritto minuscolo) per mantenere un potere marcio.

  3. Grazie Dott. Holzeisen!
    Le sue battaglie per la verità e la giustizia, sono le nostre!
    Fiera di averla votata..
    Bressan Graziana

  4. Gentile dottoressa Holzaisen non mi meraviglio che questi signori detentori del potere si nascondino dietro false affermazioni, così come non le nascondo che la falsa magistratura italiana possa non tenere conto delle innumerevoli denunce presentate a suo nome in provincia dí Belluno, per la questione inerente al siero magico, non abbiano avuto seguito e penso siano state archiviate senza neanche dare una parvenza di spiegazione.

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