L’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano continua nella propaganda priva di evidenza scientifica e promossa dall’OMS guidata da enormi conflitti di interesse

Secondo un comunicato stampa dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano, l’indossare una mascherina e il “distanziamento sociale” si sarebbero dimostrati utili nella lotta contro la “pandemia” e, quindi, sarebbero strumenti anche attualmente consigliabili. Wiedermann & Co. continuano inoltre a propagandare i cosiddetti “vaccini”-Covid-19.

E allo stesso tempo, denunciano le presunte “FAKE NEWS” che una “piccola ma rumorosa minoranza” di pazienti si sarebbe bevuta.

È sconvolgente e preoccupante che i responsabili dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health del Centro Universitario di Formazione per le Professioni Sanitarie Claudiana di Bolzano continuino ad aggrapparsi a una narrazione che è stata smentita da tempo e, dunque, continuino a diffondere in realtà FAKE NEWS in una nuda e cruda propaganda.

Non esiste alcuna prova scientifica che la trasmissione di virus possa essere prevenuta dalle mascherine chirurgiche. Uno studio META dell’Istituto Cochrane lo ha dimostrato da tempo. Vedi qui:

https://www.cochranelibrary.com/cdsr/doi/10.1002/14651858.CD006207.pub6/full

Tra l’altro, questo era già noto prima della cosiddetta pandemia del coronavirus, motivo per cui Fauci & Co. inizialmente sostenevano che le mascherine erano inutili, fino a quando improvvisamente, da un giorno all’altro, hanno affermato l’esatto contrario e tutti, inclusi i bambini delle scuole elementari, hanno dovuto indossare per un lungo periodo una mascherina per per tante ore al giorno!

Negli Stati Uniti, Fauci ha già dovuto ammettere nelle commissioni d’inchiesta del Congresso che non esisteva alcuna prova a favore dell’uso delle mascherine e del cosiddetto “distanziamento sociale”. Intanto, le conseguenze di queste misure sono state e sono catastrofiche.

https://www.dailymail.co.uk/news/article-13481839/dr-anthony-fauci-social-distancing-masks-prevent-covid.html

Se per il “social distancing” si intende che le persone con sintomi clinici di un’infezione virale (febbre, ecc.) dovrebbero rimanere a casa e guarire, questo corrisponde ad un vecchio truismo.

Se, invece, il “distanziamento sociale” significa rinchiudere e privare della loro libertà le persone senza sintomi clinici e che sono solo positive ad un test molecolare (tampone), allora si intende continuare con una pratica disumana che è il più grande scandalo (insieme all’uso in “campagne vaccinali” di sostanze sperimentali basate sull’ingegneria genetica) nella storia della medicina.

L’abuso del test molecolare (tampone PCR) deve essere indagato a fondo, anche perché i laboratori altoatesini continuano ad omettere di indicare delle informazioni decisive nel risultato scritto del test, come p.e. il numero di cicli di amplificazione (valore CT), come è stato confermato dall’Assessore Hubert Messner in risposta a una mia interrogazione nel Consiglio Provinciale.

È noto che un risultato “positivo” del test molecolare è completamente privo di valore dopo un certo numero di cicli di amplificazione. Inoltre, i prodotti dei test molecolari (tamponi) non sono ancora standardizzati.

Poiché si tratta di una situazione inaccettabile e ci vediamo costantemente minacciati di future “pandemie”, ho presentato una mozione nel Consiglio Provinciale dell’Alto Adige per garantire almeno uno standard minimo di trasparenza nell’uso di questo strumento di laboratorio, il cui abuso ha portato alla – anche ripetuta – sistematica privazione della libertà di tantissimi cittadini negli ultimi anni!

Qui la mia mozione scientificamente documentata n. 216/25 nel Consiglio Provinciale:

https://api-idap.landtag-bz.org/doc/IDAP_747618.pdf

Continuare nella raccomandazione della cosiddetta “vaccinazione” Covid-19 è estremamente irresponsabile, in considerazione del fatto che un numero in continuazione crescente di esperti e medici a livello internazionale chiede la revoca immediata dell’autorizzazione dei cosiddetti “vaccini” Covid-19 basati sull’mRNA, a causa degli enormi pericoli per la salute e la vita.

A livello internazionale, sono stati trovati quanità estremamente preoccupanti di plasmidi di DNA nei “vaccini” Covid-19 a base di mRNA, e oltre al rischio di morire per le conseguenze della miocardite causata dalla “vaccinazione” – fatto indicato dall’ottobre 2023 anche nel foglietto illustrativo dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19 a base di mRNA – gli esperti evidenziano da anni che i cosiddetti “vaccini”-Covid-19 sono associati ad un rischio enormemente elevato di malattie autoimmuni e tumorali.

Questo è stato confermato dal responsabile Dirigente dell’Istituto Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità, Dott. Maurizio Federico, in uno studio pubblicato a novembre 2024 e finanziato dal Ministero della Salute, e da lui ulteriormente approfondito nella mia conferenza stampa presso il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano il 4 dicembre 2024.

Il dirigente scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità ha spiegato e documentato che gli esperti al più tardi dal marzo 2021 sapevano che i cosiddetti “vaccini” Covid-19 non funzionano, e lo ha spiegato e documentato in dettaglio.

Ha concluso che, a causa dell’enorme rischio di genotossicità e cancerogenicità, rischi che non sono mai stati esclusi per i cosiddetti “vaccini”-Covid-19 con studi ufficiali prima dell’autorizzazione per l’immissione sul mercato – anzi, questi studi intenzionalmente non sono stati fatti (come espressamente dichiarato nel foglietto illustrativo di questi “vaccini”) – il trattamento con queste sostanze sperimentali non è consigliabile, soprattutto anche per le persone cosiddette “immunocompromesse”, in quanto il loro sistema immunitario verrebbe esposto ad un ulteriore attacco incontrollabile (in extremis comportante anche la morte).

Qui la documentazione:

https://www.renate-holzeisen.eu/die-sog-covid-19-impfstoffe-muessen-sofort-vom-markt-genommen-und-die-impfkampagne-umgehend-eingestellt-werden-alles-andere-ist-unverantwortlich/?amp=1

I responsabili dell’Istituto di Medicina Generale e Sanità Pubblica della Claudiana di Bolzano agiscono quindi, contrariamente alle evidenze scientifiche a livello internazionale, secondo lo schema di un autoritario sistema di Public Health, voluto dall’OMS come uno strumento di propaganda e di controllo per i burattinai dell’OMS, ossia per i grandi produttori di “vaccini” e di sperimentali iniezioni di tecnica genetica e, dunque, continuano a mettere a rischio la salute della popolazione altoatesina!

Questo è estremamente irresponsabile! Non può e non deve continuare in futuro!

RA/Avv. DDr. Renate Holzeisen

Abgeordnete zum Südtiroler Landtag – Membro del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano

Fraktion VITA – Gruppo Consiliare VITA

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